Ubaldo Chiarotti – AIMAG-HERA – Carpe diem?

Ubaldo Chiarotti – AIMAG-HERA – Carpe diem?

30 Settembre 2025 0

AIMAG-HERA; CARPE DIEM?

Il mese di luglio 2025 resterà negli annali della politica mirandolese in primis, ma anche in quelli di tutta la Bassa, per il voltafaccia della Giunta Comunale di centro destra, che per anni ha accusato il PD e il centro sinistra di voler vendere AIMAG ad HERA e  dopo aver solennemente promesso in campagna elettorale 2024 che in caso di vittoria avrebbe preservato AIMAG contro HERA, con una giravolta a 190°, si è accodata ai voleri del PD di Carpi, Modena e Bologna, proprio mentre il PD di Mirandola e della Bassa, escluso Concordia, decideva di rompere i rapporti con la federazione modenese…..

Carpe diem? 

Il centro destra mirandolese avrebbe potuto cogliere l’attimo storico della grande frattura che si é generata tra il PD di Mirandola e della Bassa verso la federazione di Modena proprio su AIMAG-HERA, portandosene a casa il merito, invece si è meschinamente accodato alle pretese del PD modenese e carpigiano.

Il 14 Luglio 2025 a Mirandola la maggioranza di centrodestra, dopo aver convocato un falso Consiglio Comunale Aperto, dove nessun cittadino ha potuto effettuare domande, ha deciso di allinearsi ai comuni svenditori e di regalare la possibilità di fagocitare AIMAG da parte di HERA

Perché uso la parola fagocitare?

Come può chiamarsi altrimenti la clausola che prevede che i comuni non possano vendere le proprie azioni a gruppi concorrenti di HERA? Questo vuol dire che il prezzo delle azioni AIMAG, le deciderà HERA!

Il PD carpigiano sin dal 2009 ci ha lavorato tanto per rubarci AIMAG e ora l’amministrazione comunale di centrodx di Mirandola lo ha accontentato.

Ecco perché su AIMAG-HERA ci voleva una alleanza “storica” tra maggioranza ed opposizione a Mirandola, per dire insieme NO ai disegni del PD carpigiano e al PD della federazione modenese!

Mi sorge un grosso dubbio; non é possibile da giugno 2024 a settembre – ottobre 2024, aver cambiato idea così repentinamente, senza confrontarsi con l’elettorato e accordarsi coi sindaci svenditori, partendo da Carpi. 

E’ lecito pensare che il centrodestra di Mirandola, già in campagna elettorale abbia ingannato tutti, portando avanti un accordo sottobanco coi carpigiani, rivelato sin dal primo incontro coi sindaci svenditori dii AIMAG.

Dunque falsi e spergiuri?

Cosa possiamo imparare da tutto questo? Semplice, chiunque vince nella nostra Bassa, viene ricattato/sollecitato dai vertici della propria parte politica modenese, per portare via dal nostro territorio le nostre ricchezze, proprio come avevano fatto gli Estensi nel settecento, che senza il Ducato della Mirandola, non avevano di che sfamarsi, tramandando l’usanza fino ai giorni nostri.

Anche se alle elezioni questa giunta di centrodestra ha ottenuto 200 voti in più del centrosx sulla metà dell’elettorato, quindi un quarto di esso, non aveva diritto di svendere AIMAG, oltretutto tradendo gli impegni elettorali presi, senza consultare i cittadini, veri proprietari, con un referendum.

Tutti i comuni del consorzio di AIMAG della Bassa, tranne Cavezzo e S.Prospero hanno deciso di svendere AIMAG. Onore alla schiena dritta dei rispettivi sindaci. E’ di questi giorni la decisione della CORTE DEI CONTI che ha bocciato il patto forzato voluto dal C.D.A. di AIMAG, già controllato da HERA grazie alla subalternità dimostrata dai Sindaci svenditori, a cominciare da Mirandola, FONDATRICE della Municipalizzata dal 1964, che  anziché  ostacolare i sindaci svenditori, addirittura ha voluto essere la prima a dare loro appoggio e supporto.

In questa “operazione speciale” programmata da Bologna, col supporto della federazione modenese del PD,  anche i sindaci di sinistra aderenti al patto che ha consegnato la guida di AIMAG in mano ad HERA, dovranno spiegare ai loro cittadini la motivazione di questa svendita fuorilegge come sancito dalla Corte dei Conti di Bologna.

La decisione della Corte dei Conti è chiara e netta nella condanna, dice che realizzato in questo modo il patto con HERA, di fatto privatizza AIMAG, sottraendola al controllo pubblico addirittura senza gara; quindi tutto da rifare.

Chissà se questa volta si riuscirà a far emergere i bisogni e i diritti della popolazione della Bassa.

Di nuovo chiedo carpe diem? Rivolto a tutti gli amministratori della Bassa e non solo a Mirandola.

Mirandola 30/09/2025

Ubaldo Chiarotti

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