Mirandola – Secoli di spoliazioni – Distruzioni estensi e post-unitarie del patrimonio edilizio e architettonico

Mirandola – Secoli di spoliazioni – Distruzioni estensi e post-unitarie del patrimonio edilizio e architettonico

14 Maggio 2025 0

In questa pagina, come in quelle che seguono, si apre una rapida finestra su uno dei capitoli più nefasti della storia urbanistica mirandolese: la cancellazione fìsica di interi brani architettonici ed edilizi della città, senza la ben che minima traccia documentata di dibattiti o dissensi, quasi a voler dire che tale attività sia stata tacitamente approvata dai più e svolta senza troppe difficoltà e rimpianti. Distruzioni che hanno coinvolto fabbricati rimasti in piedi durante i grandi assedi militari del XVI secolo, perpetuate a partire dalla soppressione degli ordini mo­nacali, dalla dissoluzione delle loro proprietà, ed agendo indifferente­mente su scale diverse: dalle mura alle porte della città, dal castello dei duchi all’edilizia minuta, testimoni e baluardi di una cittadina ormai pri­vata di molta della propria memo­ria storica. Le espansioni successive saranno perciò sottratte ad un con­fronto con le strutture rinascimen­tali non più esistenti; dialogo che sarebbe stato invece auspicabile.

Porta Mantova e corso Vittorio Emanuele – Particolare della porta demolita intorno al 1868

Un esempio di trasformazione si­gnificativa dei fronti urbani (ed in parte anche fondiaria), documen­tata attraverso le immagini delle fasi principali, è la demolizione del fabbricato della regia Pretura e del­le carceri mandamentali, qui a lato proposta (fìgg. 21 -22-23).

In realtà l’isolato era già stato ogget­to di modifiche importanti a partire dal 1766 per la realizzazione delle Antiche Fabbriche Ospedaliere, poi trasferite in contrada Terra Nuova (oggi via Francesco Montanari) nel 1783. Gli spazi nuovamente resi­si liberi furono utilizzati dal 1784 dall’ordine delle Mendicanti nuove e poco tempo dopo per le funzioni di pubblica sicurezza fino al 1929, anno in cui, con la compravendita dell’adiacente palazzo Maffei, che ospitava infatti la Pretura, la Pub­blica Sicurezza e la Sottoprefettura, si diede avvio al completo abbatti­mento della fabbrica, compresa la chiesa del suddetto ordine religio­so, per la realizzazione della caser­ma Mussolini, sede della Milizia Vo­lontaria per la Sicurezza Nazionale. Un regio decreto aveva già abroga­to nel 1923 il carattere mandamen­tale dell’istituzione mirandolese.

Pretura, carceri mandamentali e chiesa di Santa Maria Bianca (poi delle Mendicanti) con le botteghe al piano terra aperte nel 1911
Pretura, carceri mandamentali e chiesa di Santa Maria Bianca (poi delle Mendicanti) ,1929 c.a.
Nuova caserma Mussolini, sede della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
Avviso di nuovo incanto con definitivo deliberamento per l’appalto della demolizione della Torre di Piazza con vendita del materiale ricavabile
Torre di Piazza – Fotografia anni ’80 del XIX secolo
Voltone della contrada Montebello (ora via Roma, demolito nel 1905

Tratto da: MIRANDOLA 1861 – 2011 – Storia visiva dell’urbanistica mirandolese nei primi 150 anni di Unità d’Italia

Autore: Davide Calanca

Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola – Comune di Mirandola

Anno 2013

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