L’origine e la storia di Piazza Garibaldi a Finale Emilia.

Piazza Garibaldi nei Primi Novecento
L’origine e la storia di piazza Garibaldi
Piazza Garibaldi è il risultato di una metamorfosi urbanistica strettamente legata alla vocazione fluviale della città.
L’area che essa occupa oggi, era in passato – dalla fine del XV secolo, quando si trovava ancora fuori dal contesto urbano vero e proprio, fino alla seconda
metà del Settecento – attraversata dal Canalino dei Mulini, una derivazione del corso principale del fiume che serviva due mulini ducali (Molino di Sopra e Molino di Sotto).
Alla fine del Settecento il Canale dei Molini viene deviato a sud e i molini di Sopra e di Sotto sono demoliti.
L’area, precedentemente attraversata e occupata dall’antico canale, diventa il Piazzale della Morte, in seguito alla presenza della Chiesa di San Bartolomeo detta della Buona Morte, costruita ad inizio del XVI secolo e definita, nell’attuale conformazione neoclassica, alla metà del Settecento.
Successivamente diventerà piazza Giuseppe Garibaldi e intorno al 1880 verrà sistemata nel modo che si è più o meno mantenuto fino ai primi decenni del XXI secolo.
Gli ultimi ritocchi urbanistici hanno riguardato, negli anni Trenta del Novecento, l’apertura a Ovest sui nuovi giardini pubblici e, negli anni Cinquanta, la copertura dell’acciottolato con l’asfalto.
In tempi abbastanza recenti, poi, sono stati rinnovati i lastroni in marmo di Verona del marciapiede della Rana ed è stata pavimentata in blocchetti di porfido la parte centrale.
In tutti questi anni la piazza è stato il centro principale di tutte le manifestazioni, gli eventi, le fiere e i mercati.
Vi si sono svolte per decenni corse di cavalli, poi corse di moto e infine gare di pattinaggio; ha ospitato i lunapark, numerosi spettacoli di vario genere, le diverse edizioni del Carnevale (da quelle degli anni Cinquanta a quelle che si sono svolte a partire dagli anni Settanta) e di Finalestense.
A cura dell’Amministrazione Comunale di Finale Emilia