I Santi de “Al Barnardon” dal 19 al 25 Giugno
19 giugno
Nipote di uno dei Sette santi fondatori dei Servi di Maria, sant’Alessio, Giuliana Falconieri (1270-1341) ne seguì le orme diventando fondatrice e prima superiora delle Sorelle dell’ordine dei Servi della beata Vergine Maria, dette Mantellate. Con lei avevano preso il velo alcune sue amiche che la seguirono in uno stile di vita improntato al carisma dei Serviti e a una regola molto rigida. Nata a Firenze da una famiglia nobile, visse la vocazione sin da ragazza in casa, divenendo a 14 anni Terziaria. Vestito l’abito, anzi l’ampio mantello scuro che caratterizzò le religiose, resse il convento per 40 anni. Non potendo comunicarsi, nei suoi ultimi giorni la santa chiese che un’ostia consacrata le fosse posata sul petto. La particola – mentre lei moriva dicendo «Mio dolce Gesù, Maria!» – scomparve e ne rimase impresso il segno. Venne beatificata nel 1678 e canonizzata nel 1737.
20 giugno
Papa Silverio, nacque a Frosinone intorno al 480, nel 536 fu eletto papa, con l’ausilio anche di Teodato, re dei Goti, che in quel periodo regnava sull’Italia. Sotto il suo pontificato fu fondato con S. Benedetto, l’Ordine dei Benedettini, che fu l’unico centro di sviluppo culturale e morale durante il medio evo. Per i contrasti con l’imperatrice Teodora, Papa Silverio fu relegato prima a Patara (Asia Minore) e poi a Palmaria, antico nome di Palmarola (isole Pontine), dove morì di fame e stenti nel novembre 537.
21 giugno
Difficilmente, anche nella storia del Francescanesimo, è dato d’incontrare un’anima trasparente e sincera come quella di Fra Ginepro. Non per nulla San Francesco diceva che di tali ginepri avrebbe voluto averne un bosco intero! Gli episodi della più incantevole semplicità e della più sincera umiltà che si possono raccogliere dalla letteratura “fiorettistica”, riguardano proprio lui, Fra Ginepro, mosso sempre da retta intenzione nelle sue opere, a volte anche eccessive. Tutti ricordano l’episodio dello “zampetto”,che Fra Ginepro tagliò ad un povero porco, per contentare un confratello ammalato. San Francesco dovette rimproverarlo di quell’atto di carità e nello stesso tempo di crudeltà. Ma l’intenzione del frate si rivelava così palesemente retta nella sua semplicità, che persino il porcaro, dopo aver coperto d’ingiurie Fra Ginepro, lo perdonò, donandogli il porco intero. Ai rimproveri Fra Ginepro c’era abituato, e per di più li accettava umilmente e serenamente con animo sgombro da qualsiasi rancore: queste doti di grande umiltà, serenità, semplicità e carità valsero a Fra Ginepro la fama di uomo di Dio. E quando s’incamminò verso Roma, molti gli andarono incontro per fargli onore. Egli che fa? Vede due ragazzi intenti al giuoco dell’altalena, ne scaccia uno e si mette a dondolare come un monello, allo scopo di essere giudicato “un pecorone”, come infatti accadde. Ma come “pecorone” non sarà stato giudicato da chi non si lascia ingannare dalle apparenze e sa distinguere chi sull’altalena del mondo è sospinto dall’ambizione, oppure dall’umiltà.
22 giugno
Tommaso Moro è il nome italiano con cui è ricordato Thomas More (7 febbraio 1478 – 6 luglio 1535), avvocato, scrittore e uomo politico inglese. More ha coniato il termine «utopia», indicando un’immaginaria isola dotata di una società ideale, di cui descrisse il sistema politico nella sua opera più famosa, «L’Utopia», del 1516. È ricordato soprattutto per il suo rifiuto alla rivendicazione di Enrico VIII di farsi capo supremo della Chiesa d’Inghilterra, una decisione che mise fine alla sua carriera politica conducendolo alla pena capitale con l’accusa di tradimento. Nel 1935, è proclamato santo da Papa Pio XI; dal 1980 è commemorato anche nel calendario dei santi della chiesa anglicana (il 6 luglio), assieme all’amico John Fisher, vescovo di Rochester, decapitato quindici giorni prima di Moro. Nel 2000 San Tommaso Moro venne dichiarato patrono degli statisti e dei politici da Papa Giovanni Paolo II.
23 giugno
San Nazario nacque ad Elpidium (Boste) tra il 470 e il 480, consacrato vescovo di Capodistria, resse la diocesi per più di 30 anni, con vera abnegazione pastorale; di lui non si sa altro, morì prima del 557 e fu sepolto nella cattedrale di S. Maria.
24 giugno
Giovanni Battista è l’unico santo, oltre la Madre del Signore, del quale si celebra con la nascita al cielo anche la nascita secondo la carne. Fu il più grande fra i profeti perché poté additare l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. La sua vocazione profetica fin dal grembo materno è circondata di eventi straordinari, pieni di gioia messianica, che preparano la nascita di Gesù. Giovanni è il Precursore del Cristo con la parole con la vita. Il battesimo di penitenza che accompagna l’annunzio degli ultimi tempi è figura del Battesimo secondo lo Spirito. La data della festa, tre mesi dopo l’annunciazione e sei prima del Natale, risponde alle indicazioni di Luca.
25 giugno
Prospero d’Aquitania, o meglio Tirone Prospero, fu, nel V secolo, segretario e scrivano del Papa Leone Magno, e al tempo stesso uno dei più sapienti teologi francesi, e anche sensibile poeta, e poeta d’amore, perché ebbe moglie e probabilmente non fu mai sacerdote. Egli viene considerato, oggi, come protettore e modello dei segretari, e naturalmente delle segretarie, e tale qualifica dovrebbe essere sufficiente a procurargli numerosi devoti e fiduciose devote.