Fabio Montella – Il cavezzese Dario Guerzoni – L’Enrico Toti della Divisione Acqui
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Il cavezzese Dario Guerzoni
l’“Enrico Toti” della Divisione Acqui
Tra le vicende dei militari della Divisione Acqui che nelle isole greche di Cefalonia e Corfù si opposero per primi ai nazisti, spicca la vicenda di Dario Guerzoni. Dopo la fine dei combattimenti, quando i tedeschi, contro ogni legge di guerra, fucilarono centinaia di combattenti italiani, Guerzoni, soltanto ferito, si rialzò e lanciò un sasso contro i nazisti, che lo uccisero.
Il suo gesto di sdegno (che gli valse la medaglia d’argento al valore alla memoria) è stato equiparato a quello di Enrico Toti, il soldato romano che durante la prima guerra mondiale, nonostante gli mancasse una gamba per un incidente sul lavoro, partecipò a varie azioni militari, fino a morire nel 1916, ucciso dagli austriaci mentre stava scagliando contro di loro la sua stampella.
Guerzoni, come Toti, sono stati elevati a simboli dell’eroismo militare in battaglia degli italiani. Ma chi era il militare della Bassa modenese caduto a Cefalonia?
Nato a Concordia il 7 giugno 1912 da Giuseppe e Ida Panzani, Guerzoni era iscritto alla leva nel Comune di Ravarino, al momento della chiamata alle armi. All’epoca però risiedeva in Francia. Tornò in Italia ed ottenne la patente militare. Svolse il servizio nel 3° reggimento Artiglieria pesante di Rimini. Nel 1936 abitava a Cavezzo (nel cui cimitero è oggi sepolto), in via Pioppa n. 82.
Il 13 novembre 1940 viene richiamato alle armi per la guerra e fu destinato al 33° reggimento Artiglieria “Acqui”. Partecipò ai combattimenti sul fronte greco-albanese poi fu trasferito sull’isola di Cefalonia. Morì il 21 settembre 1943 a Cefalonia, come detto per mano nazista.
La sua tomba, al cimitero di Cavezzo, è un monumento di grandi dimensioni. Venne inaugurato il 18 settembre 1949 alla presenza, tra gli altri, di don Luigi Ghilardini, uno dei cappellani della Divisione “Acqui” e autore di diverse pubblicazioni. E proprio l’iscrizione voluta sul monumento funebre riconduce l’atteggiamento di Guerzoni al gesto eroico di Enrico Toti.
Per saperne di più: Fabio Montella, I modenesi della Divisione Acqui, modena, Artestampa, 2024.
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