Antichi palazzi – Palazzo Ramondini ora Molinari – Finale Emilia
Palazzo Ramondini, ora Molinari sec. XVIII
Finale Emilia, via Oberdan.
L’edificio compare già in una mappa del 1725.
Le linee architettoniche della facciata fondono connotati stilisticamente più antichi (basamento a scarpa) con innovazioni settecentesche (cornicione a guscio) e successive (cornicione a beccatelli, modanature nei soprafinestra al piano nobile), che rimandano al coevo palazzo Bresciani, le cui vicende storiche curiosamente interferiscono con queste.
Comune ad altri palazzi finalesi è lo schema organizzativo della facciata dal caratteristico corpo laterale più basso con andito di accesso alla retrostante corte di servizio, che disimpegna la loggia centrale di uso esclusivamente padronale.
Limitata a pochissimi elementi la decorazione esterna, tra cui le superstiti inferriate coronate da una semplice cimasa in ferro battuto a volute che verrà ripresa con poche varianti nel vicino palazzo Borsari di Final Vecchio.
Nonostante i recenti interventi di ristrutturazione, si sono conservati lo scalone in marmo di Verona, il salone con soffitto ligneo alla veneziana, su cui ricorre lo scudetto araldico della famiglia Ramondini, ed alcune sale al piano nobile ravvivate da tempere tardo- ottocentesche.
I Ramondini, già membri della nobiltà bolognese e dal 1780 iscritti nel libro d’oro di Finale, rivestirono in città numerose cariche pubbliche a partire dal XV secolo; si ricordano in particolare, perchè vissuti all’epoca di costruzione del palazzo, Baldassarre, noto giureconsulto, e suo figlio Carlo, dottore, canonico, letterato, che contribuì al completamento del Palazzo Comunale ed al riassetto della Collegiata.
Alessandra Ontani
Tratto da: Architetture a Mirandola e nella Bassa Modenese.
A cura della Cassa di Risparmio di Mirandola
Anno 1989