Anni 30 – Nasce il "Dopolavoro Cavezzese"
1930 Cinema all'aperto a Cavezzo
Intorno agli anni ’30 soprattutto per il continuo interessamento del compaesano Nullo Bergami, nasce il «Dopolavoro Cavezzese», che si prefigge come scopo principale quello di organizzare attrattive e svaghi per il tempo libero.
Si formano così una squadra di calcio, una compagnia di recitazione, una squadra motociclistica, ecc.
Nei locali dell’ex asilo «Rosati» trova posto la sede di questa organizzazione, che può disporre di una sala per il bar, una per il pattinaggio e una per l’ascolto della musica, ove l’apparecchio radio fu uno dei primi a giungere a Cavezzo.
Siamo nel 1932: Il Dopolavoro organizza uno spettacolo di prosa interpretato da improvvisati attori Cavezzesi. Viene presentata l’operetta “ADDIO GIOVINEZZA”
Lo spettacolo è riuscitissimo e ottiene grandi successi. Gli attori sono:
1°a sin.in alto, Spaggiari Loris, Gavioli Iria, Valentini Vilmo, Rolli Mario, Spaggiari Meme e Fattori Acate. 2° sempre a sinistra, Valentini Cesarina, Valentini Amneris, Elmotti Casto, Lana Flora, Fattori Eda e Fattori Maria Laura.
Prima Formazione Squadra Calcio del Dopolavoro Cavezzo
I componenti della formazione : da sinistra in alto, Adelmo Vaccari, Balboni Armando, Ugo Fattori, Edipo Bertoni, Dorval Goldoni e Cassio Elmotti. Seconda fila: Enrico Boccafoli, Wolmer Vaccari, Ato Elmotti. Ultima fila: Carlo Benatti, Casto Elmotti e Doris Elmotti.
Vennero organizzate dal « Dopolavoro Comunale » di Cavezzo, parecchie feste denominate « Trattenimenti Famigliari », cui partecipavano senza distinzione, giovani e ragazze del paese.
Abbiamo rintracciato un biglietto d’invito per le Signorine, nel quale si legge :
“Dopolavoro Comunale di Cavezzo
Cavezzo, 18 gennaio 1933
CARA AMICA !
Saprai (e se non lo sai Te lo diciamo noi) che Martedì 24 prossimo questo « Dopolavoro » organizza il suo primo
Trattenimento
nella sala della «Società Operaia », dalle ore 20 alle 2. – Tu non devi mancare, però………………
facci il sacrosanto piacere :
1°) Di non stare a buttare somme di danaro e preoccupazioni per l’abito. Lo sfarzo (o lo sforzo di sfarzo) è assurdo nei nostri trattenimenti, perchè noi cerchiamo le qualità morali e non l’esteriorità.
Potresti essere vestita bene e non riuscire a nascondere le ambascie conseguenti alla sproporzione tra l’ambiente ed il vestito.
2°) Porta con Te della sana allegria e della grazia vivace.
Piacerai più spigliata e modesta che non in………… posa. Non si tratta di……….. esposizioni
ma di divertimento.
3 ) Vieni presto, perchè se la nobiltà arriva al terzo atto va’ a casa senza capir niente. Alle 2 cessa in ogni modo la Festina.
Se tardi arrivi male alloggi………
4°) Voglici bene anche se ti sembrerà che il nostro Trattenimento sia men che lussuoso. Tu, che sei intelligente, comprenderai che nella semplicità è il divertimento e che il Dopolavoro non vuole dare del fumo negli occhi ma fermamente intende essere sempre e soltanto una palestra di educazione, di cordialità e di sincerità.
5″) Non Ti illudere sulla portata dei giuochi che abbiamo predisposti, perchè per noi sarà ragione d’orgoglio l’ottenere col minimo prezzo il massimo scopo.
6°) Se sarai riuscita ad assorbirti tutta questa…………….. pillola senza sentire la necessità di
sbagliare ed a non biasimare il nostro modo di parlarTi, forse troppo semplice ma altrettanto schietto, sarai per noi sempre una cara compagna.
Sta’ bene ed abbiti tanti saluti.
IL DOPOLAVORO »”
Gimkana motociclistica organizzata dal "Dopolavoro" nel 1932
Il «Dopolavoro Cavezzese» organizzava parecchie manifestazioni di carattere sportivo: questa della gimkana motociclistica fu davvero una cosa straordinaria per quei tempi: si dice che accaddero le cose, più impensate: addirittura un concorrente applicò sul manubrio della sua moto un’elica.
12 GIUGNO 1932 : Giornata della Croce Rossa.
Per interessamento del « Dopolavoro di Cavezzo » e soprattutto di alcune signorine del Paese che si prestarono per la buona riuscita della manifestazione, si dedicò una giornata alla raccolta di offerte per la Croce Rossa.
In tale occasione venne allestita nella Piazza del Monumento una tenda che ospitava una mostra per spiegare gli scopi dell’organizzazione, mentre nel paese le signorine incaricate distribuivano spilli, nastrini e oggetti vari in cambio di un’offerta libera; naturalmente la somma raccolta fu devoluta alla Croce Rossa e si dice che furono ottenuti risultati assai soddisfacenti.
Tratto da: Cavezzo attraverso le immagini
A cura di: Arrigo Barbieri
Anno 1972