A proposito dell’assedio di Mirandola di Papa Giulio III nell’anno 1552 – Dichiarazione di Tomasino De’ Bianchi detto “Lancillotto”
Ricorreva l’anno 1552 e, come ormai tutti sanno, Papa Giulio III decide di abbandonare l’assedio delle mura di Mirandola.
Un cronista dell’epoca Tomasino De’ Bianchi, detto “Lancillotto”, così scrisse degli “habitanti” della nostra Città.
Con orgoglio riportiamo le sue parole:
” Notare che 50 anni fà fino al presente la ditta Mirandola è stata la causa della ruina d’Italia e se per caso la restasse come la sta, la faria come li cani arrabbiati, che mordono amici e nemici e saria una spelonca in Italia, perchè non l’havendo potuto submergere un Papa et uno Imperatore, li habitanti di quella mordriano ogni persona et sarà una sentina di ladri ed assassini.”1
- Tomasino De’ Bianchi detto “Lancillotto”: “Cronaca di Modena”. Parma 1861 T II 25 Marzo 1552
Tratto da: L’Assedio della Mirandola di Papa Giulio III (1551 – 1552)
Autore: Vilmo Cappi
Anno 1991