L’acqua potabile a Mirandola

Articolo di giornale annunciante la realizzazione dell’acquedotto cominciato nel 1926 con i pozzi di Cognento – Articolo del 1937
Il benessere in tutte le case
Servizi a rete erogati per il miglioramento della qualità della vita, 1921 -1969
L’approvvigionamento di acqua potabile è sempre stato un fattore prioritario e al tempo stesso problematico per la cittadinanza di Mirandola, specie per il fatto che nel territorio, troppo distante dalla fascia pedemontana, non esistono risorgive naturali.
Nel 1921 il Comune stipula con le Ferrovie dello Stato una convenzione per il trasporto, su carri cisterna via rotaia, di acqua potabile proveniente dal rifornitore di Borgo Panigale. Questa situazione si protrarrà a lungo, almeno fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, condizionando non poco le abitudini di una popolazione costretta a razionamenti già in tempo di pace. Dalla stazione FS il servizio procede con un’autocisterna condotta in città periodicamente (di solito ogni due giorni). Un pozzo scavato nel 1924 sul lato nord del teatro, nello spazio tra esso e il castello, consente un minimo di autonomia per la vecchia torre piezometrica che verrà sostituita trent’anni dopo la costruzione dell’acquedotto della Bassa, le cui acque provengono dalla stazione di Cognento, frazione a est di Modena.

La prima torre piezometrica di Mirandola, demolita poco dopo il 1970
Esistente sopra un pozzo munito di elettropompa, in esercizio dal 1931. Prima di questo era in funzione una cisterna in cemento posta al piano terreno dell’ex convitto delle suore di via Fanti.
Tratto da: Mirandola 1861-2011 – Storia visiva dell’urbanistica mirandolese nei primi 150 anni di Unità d’Italia
Autore: Davide Calanca
A cura : Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola – Comune di Mirandola
Anno 2013