1878 – Sac. Felice Ceretti – Chiesa del Gesù

1878 – Sac. Felice Ceretti – Chiesa del Gesù

7 Novembre 2025 0

Fu cominciata dal duca Alessandro I Pico nel 1627, ed aperta nel 1689 ad opera di Alessandro II di lui successore. E’ crociforme di buon stile corinto ed ha sette altari. Il maggiore si eleva in capo della
croce con ciborio di fini marmi lavorati dallo scultore veronese Francesco Marchesini.

In fondo è collocato un gran quadro rappresentante la CIRCONCISIONE di N. S. eseguito nel 1690 da Innocenzo Monti da Imola.

E’ lavoro assai lodato, e si vede descritto in una poesia edita in Bologna dal Benacci nell’ anno anzidetto. Fu ristaurato nel 1854, ed in tale occasione venne tolto il grande panno creduto dei Bibbiena, che lo adornava, e lo facea assai spiccare.

Le quattro parti della bella cornice di che va adorno, furono tolte nel 1854, e rimesse con savio consiglio nel 1875. I grandiosi altari di cipresso montano del SS. CROCEFISSO detto del Rosario, della B. V.
DELLA ROSA, e la cornice di s. FRANCESCOBORGIA, che è nella prima cappella a sinistra di chi entra, sono lavori di Paolo Воnelli intagliatore Mirandolese fiorito tra la seconda metà del secolo XVII ed in il principiare del seguente.

La cornice di s. LUIGI è opera di Felice Brancolini, e di Gio. Battista Salani allievo del Bonelli, e che lo supera nella facilità e nello spirito.
L’ altra cornice di s. LIBORIO, meno artificioso, ma che pur piace, ed il pulpito vennero eseguiti da Iacopo Gibertoni anch’ esso artista Mirandolese ed allievo del Bonelli.

Tutti questi lavori di stile barоссо allora in voga, sono imponenti, destano sorpresa per lo spirito dell’ invenzione e la forza dello scalpello, e sono riguardati come veri capi d’ opera nel loro genere.
L’ altare marmoreo della B. V. DEL ROSARIO fu lavorato nel 1649 da Tommaso Lurenghi o Loranghi da Como, e costò 1175 ducatoni. Era assai maestoso, ma fu mutilato quando nel 1783, dalla cappella
detta del Rosario, venne trasportato a questa chiesa. L’ anconetta pure di marmo che adorna l’ imagine era già stata lavorata a Carrara nel 1646, e donata alla Confraternita del Rosario dalla principessa Maria Cibo Pico.

Il bel quadro di s. LIBORIO che è posto nella prima cappella a destra di chi entra, uscì dal pennello di Girolamo Negri detto il Boccia bolognese.

Le STATUE di gesso e scagliola che sono attorno la chiesa, furono lavorate nel 1760 da Реtronio Tadolini di Bologna per lo prezzodi zecchini quaranta.  Infine i PALII intagliati della B. V. del Rosario e di s. Luigi
sono opera del secolo XVII della scuola del Bonelli; e le cornici di quelli dell’ altar maggiore, della Madonna della Rosa e del SS. CROCEFISSO, non che la gradinata di questo altare, sono lavori disegnati da
Giacinto Paltrinieri, ed eseguiti da Giovanni Besutti di lui allievo (+ 1874) che chiude la serie degli intagliatori Mirandolesi.
Questa chiesa venne ristaurata, quale ora si vede, nel 1866.

Tratto da : Indicazioni topografiche e storiche su la Mirandola e le cose più notevoli d’arte in essa esistenti raccolta dal Sac. Felice Ceretti

Mirandola Tipografia di Gaetano Cagarelli

Anno 1878

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