Luca “Orione Reggiani” – L’ammasso delle Pleiadi
L’AMMASSO DELLE PLEIADI
Bentornati con Latitude 44.5!
Oggi andiamo ad osservare l’ammasso aperto delle Pleiadi: è molto vicino alla Terra, circa 440 anni luce ed è visibile ad occhio nudo anche da zone mediamente inquinate: lo possiamo vedere in queste serate allo zenith (dritto in cielo) sin dal primo buio.
Localizzare l’ammasso è semplice: basta guardare verso la costellazione del Toro, scorgere Aldebaran (l’occhio del Toro) e procedere verso l’alto dove troveremo l’ammasso.
![Articolo Gennaio - Pleiadi_page-0001](https://albarnardon.it/wp-content/uploads/2025/01/Articolo-Gennaio-Pleiadi_page-0001.jpg)
Ad occhio nudo si presenta come una macchia indefinita ma utilizzando la visione distolta (non guardiamo direttamente l’ammasso ma focalizziamo la vista su un punto appena a fianco) riusciamo ad apprezzare alcune piccole stelle puntiformi di colore blu.
In base alla nostra vista dovremo riuscire a distinguere chiaramente almeno 5 stelle, se la nostra vista è acuta riusciamo a vederne 7: da qui il nome “le sette sorelle”
Se siamo provvisti di un binocolo riusciamo a risolvere meglio il gruppetto di stelle rivelandone ben più di sette: infatti l’ammasso è composto da un centinaio di stelle.
In una foto a lunga esposizione però riusciamo a svelare la bellezza e la complessità di questa regione: infatti intorno a queste stelle si cela una ricca zona di poveri inerti, la cui luce delle stelle si riflette dando origine a questo gioco di luci ed ombre.
![Articolo Gennaio - Pleiadi_page-0002](https://albarnardon.it/wp-content/uploads/2025/01/Articolo-Gennaio-Pleiadi_page-0002.jpg)
L’ammasso ha un’età piuttosto giovane stimata in 75-100 milioni di anni, le stelle che lo compongono sono stelle azzurre di classe spettrale B della sequenza principale del digramma HR (il diagramma Herztsprung-Russel mette in relazione ma temperatura e la luminosità di una stella).
La stella principale dell’ammasso è Alcyione, una gigante azzurra di 6 volte la massa del nostro Sole con una luminosità di 1470 volte quella del nostro Sole: la sua temperatura si aggira intorno ai 14mila gradi Kelvin (al confronto il nostro sole ha una temperatura di 5700° K)
L’origine di queste nebulosità è dovuta a della polvere interstellare che si trova nella zona, se fossimo in un ambiente con meno inquinamento luminoso potremo avere ancora più dettagli e vedere una foschia dello stello colore che permea tutta la zona delle Pleiadi.
Per oggi è tutto, continuate a seguirmi sui canali social e se avete domande non esitate a chiedere! Cieli sereni!!
Latitude 44.5 – Luca “Orione” Reggiani
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