La Fenice – Anno 1872 – Cenni statistici del Comune di Mirandola

La Fenice – Anno 1872 – Cenni statistici del Comune di Mirandola

17 Marzo 2025 0

 ANNO 1872 – CENNI STATISTICI DEL COMUNE DI MIRANDOLA

I cenni seguenti sono tolti dalla Statistica del Comune di Mirandola del Dottor Nicandro Panizzi, della qualo venne in­trapresa la stampa in supplemento al periodico Mirandolese La Scuola Pico.

II Comune di Mirandola fa parte della Provincia di Modena e del Circondario di Mirandola.

La città di Mirandola è capo-luogo del Comune e del Circondario, e questo com­prende dieci Comuni con una popolazione di 66.686 abitanti ed una superficie territoriale di ettari 50656,74.

La latitudine di Mirandola, ossia la sua distanza dall’equatore è 44.° 53.’1 9 11 26 Nord; la sua longitudine, ossia distanza dal meri­diano è 0.h 34.m 55.5 37. Est di Parigi è 0,h 44.m 15.5 00. Est di Greenvich.

In relazione al meridiano dell’ isola di Ferro la longitudine è in gradi 28.° 43.1 50.11 53. Est. — La elevazione del suolo di Miran­dola sul livello del mare è di metri 13. 50.

La Mirandola fa parte della grande trian­golazione eseguita in Italia dall’Istituto Geografico militare austriaco negli anni 1841-43. 

La stazione era in Mirandola la torre sul Duomo. La base di questa torre é alta pel livello del mare, metri 13. 48, e la sua som­mità metri 53.98 per cui essa è alta metri 40 e 50 centimetri. — Il suolo di Modena è 20 metri circa più alto sul livello del mare relativamente a quello della Mirandola.

Dall’ anzidetto triangolazione risulta che in linea retta Mirandola é distante da Modena Chilometri 28. 88. e da Mantova Ch. 37. 16.

Il Comune di Mirandola è situato tutto in pianura. Vi sono terreni arativi, prativi, vallivi e paludosi. Ha una forma oblunga, o dalla parte di settentrione si estende fino a 10 Chi­lometri dalla città. Il terreno pende da mez­zogiorno à settentrione.

La Mirandola dista da Roma Chilometri 571. 38., da Firenze Chil. 200. 38. da Mo­dena Chil. 31. 38.

Il Comune di Mirandola non è solcato né da fiumi né da torrenti.

Tre sono i principali cavi entro i quali influiscono o direttamente o per mezzo di condotti secondari le acque scolalizie, e sono il Canale di Quarantoli, Gavello e S. Mar­tino in Spino. — II Il Cavo di sotto. — III Il Cavo di sopra, o Fossa nuova. — Questi tre condotti hanno origine entro il territorio Mirandolese e influiscono in diversi punti nel Canal Rusco, e quindi in Burana, o diretta­mente, o per mezzo di altri cavi. — Il Ca­nal di Burana è posto tutto nel territorio Ferrarese, e riceve le acque della bassa pro­vincia modenese, e di una parte delle pro­vince di Mantova e di Ferrara. — Le acque del Canal di Burana si scaricano in Panaro prossimamente a Bondeno per la chiavica de­nominata la Bova.

La estensione del Comune di Mirandola è di Ettari 13368. 67. 11. ossiano Chil. qua­drati 133. 69.

In questa estensione sono compresi Ettari 13. 99. 69. costituenti il suolo occupato dalla città di Mirandola. 

Il Comune si compone della città capo-luogo centro di popolazione, e di nove ville aventi popolazione sparsa, le quali sono denominate, S.a Giustina-Vigona, S. Martino in Carano, Cividale, S. Giacomo Roncole, Mortizzuolo. Quarantoli, Gavello. S. Martino in Spino e Tramuschio.

Il Comune di Mirandola confina a levante con i Comuni di Medolla, San Felice, Finale e Bondeno, a mezzogiorno coi Comuni di Medolla, Cavezzo, e San Felice, a ponente coi Comuni di S. Possidonio, Concordia e Quistello, ed a settentrione coi Comuni di Quistello, Poggio-Rusco e Sermide.

Temperato é il clima di questo Comune, e l’aria che vi si respira, sebbene sia pe­sante, è salubre. — il caldo non è eccessivo, all’ infuori di alcuni giorni di piena estate, in cui sale ai 28 o 29 gradi del Termometro Reamur. — Il freddo si mantiene piuttosto intenso e durevole. — La temperatura inver­nale minima 6 di 7 o 8 gradi sotto lo zero del termometro anzidetto. Discreta é la quan­tità di neve che generalmente cade, ma vi rimane per qualche tempo. — Frequenti sono le nebbie in inverno, e le brine in prima­vera. — Le pioggie sono piuttosto abbondanti — I venti dominanti sono generalmente quelli di nord-ovest, ma di rado sono tanto intensi da recare grandi fastidi c forti danni. — In estate alcune volte si verifica l’assoluta cal­ma atmosferica. — Pochi sono i temporali che infestano questo Comune. La grandine però qualche volta porta i suoi tristi e dan­nosi effetti. — Sono rare le scosse di terre­moto che quivi si sentono, e quando avven­nero ben di rado hanno recato danni notevoli.

La città di Mirandola ha una superficie di èttari 13. 99. entro un perimetro di Chilom. 3. 149. La sua popolazione è di 3438 in­dividui, e quindi in ragione della sua am­piezza è poco popolala. Si contano N. 406 case. — La superficie della città di Mirandola quasi per un quarto è occupata da orti e da prati, il restante dalle case e dalle strade.

La Mirandola ha belle strade, lunghe, di­ritte e spaziose, ed è circondala da mura con baluardi che rivelano l’antica fortezza. La sua pianta è regolare e ben conformata.

In Mirandola vi sono parécchi edifìzi pub­blici o destinati ad uso pubblico. — Il pa­lazzo ove risiede il Municipio è elegante e maestoso. Fu cretto dal co. Galeotto Pico nel 1408.— Il fabbricato denominato ex Convitto Legale in cui sono riunite tutte le scuole del Comune, il Gabinetto di Fisica, chimica, sto­ria naturale, la Biblioteca e la nascente Gal­leria. — Il fabbricato della Congregaziono di Carità ove si trovano gli uffizi dello Opere Pie, lo Spedale, la Casa di Maternità e degli Esposti, ed il Manicomio. È un vastissimo lo­cale con ampio orto e con cortili, pieno di comodità per tutti i servigi ai quali è desti­nato. Fu compiuto nel 1690 per il Collegio e le pubbliche Scuole dei Gesuiti e nel 1783 vi furono trasportati gli accennati Istituti.

Il magnifico fabbricato di ragione delle Opere Pie ove esistono il ricco Monte di Pietà e l’Archivio Notarile — Fu rifabbricato sul finire del secolo scorso con disegno del Mirandolese generale Angelo Scarabelli-Pedocca — L’ex Convento dei Francescani ove trovansi collocati: l’Asilo d’infanzia, la Scuola di Musica, le Pompe Idrauliche e uno Stabi­limento Fotografico. — Il Fabbricato del Ca­stello, piccolo avanzo dell’antico palazzo dei Duchi della Mirandola, ove trovasi il Teatro costruito nel 1790, ora di ragione della casa Corbelli. — L’ ex convento delle Monache Domenicane. — Il palazzo dei conti Greco ove risiede la Sottoprefettura del Circondario.

La Mirandola ha pure edilìzi sacri che meritano osservazione.

Il Duomo è intitolato a Santa Maria Mag­giore e sórge nel mezzo della città. Fu eretto dal co. Giovanni Pico nel secolo XV. — E’ un ampia chiesa a tre navate. È uffìziata da un Collegio di Canonici. — A lato del Duomo trovasi un piccolo Oratorio detto del Sacra­mento, fabbricato nel 1008 dalla Confraternita di tal nome.

La chiesa di S. Francesco che è la più antica della Mirandola. Non si conosce bene l’epoca della sua prima fondazione. Essa esisteva però fino dal 1287. Verso il 1400 fu riedificata nell’ampia ed elegante forma che oggi si vede da Costanza di Tomasino Pico, ed il Campanile fu compiuto nel 1447. — Fu per molti secoli ufficiata dai PP. Minori Os­servanti, e quindi dai Minori Riformati. In questa chiesa sono i monumenti della fami­glia Pico.

La chiesa del Gesù che fu aperta dai Ge­suiti nel 1089 regnando Alessandro II. Pico. In essa si veggono eleganti ancone e magni­fiche cornici in legno intagliate maestrevol­mente da Paolo Bonelli e da altri distinti Ar­tisti Mirandolesi. — Questa Chiesa è di ragio­ne della Congregazione di Carità che sostiene le spese di culto.

La chiesa delle Mendicanti cosi detta per­chè al lato di essa si trova l’Istituto delle Put­te Mendicanti. — Questa chiesa che si crede sia stata eretta prima del 1441 venne rifab­bricata nella forma attuale nell’anno 1704.

Finalmente l’Oratorio della Madonna del­la Porta che venne cominciato nel 1002 da Federico II Pico, e terminato nel 1604 da Alessandro I per riporvi una Immagine della Madonna che era dipinta sopra un muro del­l’antica porta della città, cui si attribuì la grazia della cessazione di un morbo che in­fieriva in quell’ anno nella Mirandola e nei dintorni. L’Oratorio sorge in fondo all’ am­pia piazza della città, è bello, di forma roton­da, ed ha nel mezzo una cupola coperta di piombo.

Nove altre chiese più o meno vaste sono erette nelle nove ville che compongono il Comune.

Tratto dalla strenna mirandolese  “La Fenice”  

Lascia un commento

Your email address will not be published.