Da “La Finestra” del 1988 – Ricordo di Galileo Barbi – Un mirandolese da non dimenticare

Da “La Finestra” del 1988 – Ricordo di Galileo Barbi – Un mirandolese da non dimenticare

4 Marzo 2025 0

Ero partita con mio marito per un safari fotogra­fico in Kenia ed in Tanzania quando, al rientro, de­cidemmo di fare tappa a Nairobi per un riposo di alcuni giorni

In un pomeriggio particolarmente caldo stavo sor­bendo il latte di una fresca noce di cocco, seduta davanti ad un bar nel centro dì Nairobi, quando uno stupendo pullman da gran turismo si fermò poco lon­tano, davanti ad uno dei più famosi alberghi della città.

Quando le portiere si aprirono per lasciare scen­dere un nutrito gruppo di turisti afro-americani, molti passanti si soffermarono ad osservare quel lussuo­so mezzo, non solo armonioso e bello di linea ester­na. ma che proiettava all’interno tutte le agiatezze e comforts della tecnica piu avanzata e moderna, dall’aria condizionata, al frigobar, alle lussuose pol­trone pieghevoli, alla televisione, al banco gioco, ai servizi igienici, ecc.. Insomma, un vero gioiello!

Osservavo un po’ distratta invero, quando il mio occhio cadde casualmente su una “B” in corsivo in­glese, che ben conoscevo.

Fu un tuffo al cuore, è strano come certe emo­zioni. in terra straniera, lontano dal proprio paese, si moltiplicano.

Mi avvicinai per vedere meglio e sì, sì, era prorio della Ditta Barbi! Non ricordo quale fosse la Ditta proprietaria del pullman che viaggiava per un tour africano e forse non mi interessò di leggerne iI no­me mi aveva colpito il fatto che la Ditta Barbi – mirandolese oltreché italiana – ne fosse la costruttrice, ed una grande soddisfazione mi pervase, era un’o­pera d’arte del mio Paese, della mia gente, che an­che qui, nella lontana terra d’Arrica, destava meraviglie.

Rividi allora nella mia mente il vecchio amico di mia Madre (erano nati e vissuti assieme durante la loro giovinezza a Fossa di Concordia) e che mia Ma­dre tanto stimava, il Sig. Galileo, del quale la stes­sa. quando qualche volta veniva a trovarla, mi decantava l’intelligenza, la sagacia, l’intuito, la co­stanza nel lavoro.

Non tanto alto, ma ben piantato su di una strut­tura robusta, con iI passo fermo e un po’ claudican­te che ne indicava l’origine contadina, un viso aperto e sempre sorridente, gli occhi intelligenti e costan­temente attenti, mi pare ancora di vederlo sorridere soddisfatto quando mia Madre gli diceva che S. Mas­simo lo aveva protetto.

L’iter della sua vita era stato duro e faticoso e lui l’aveva percorso da garzone presso costruttori di car­rozze nel mantovano nel primi anni della giovinez­za, con lunghi tragitti in bicicletta per l’andata e ritorno a Fossa, e poi in seguito da piccolo artigiano costruttore di “biroccine” per cavalli, poi, piu avan­ti. per carrozzerie degli automezzi.

Veniva dalla gavetta” ed era forse qui il suo pregio!

Si era forgiato su un duro lavoro, ma la sua intel­ligenza e lungimiranza, oltre aver fatto tesoro di quel­le dure esperienze, gli avevano fatto scorgere la strada giusta per realizzare le sue ambizioni, le sue capacità, ciò per soddisfazione di se stesso, per il bene della sua famiglia, ma anche per il bene della Società che lo attorniava, se è riuscito a mettere as­sieme un’industria che ha ormai 80 anni di vita e dà lavoro a 150 capo-famiglia, coadiuvato con costan­za ammirevole e completa dedizione dalla moglie Sig ra Dorina.

É una figura di mirandolese da non dimenticare!

Dopo la sua scomparsa avvenuta il 29 novembre 1962, il figlio Sirner ha seguito la strada da lui trac­ciata, egli pure coadiuvato dalla propria consorte Sig.ra Maria, specie nei momenti diffìcili della “con­giuntura”.

Ora il complesso industriale è in mano ai figli Rag. Carlo e Dott. Alberto, due giovani seri e volontero­si, che hanno tutte le premesse per portare avanti ancor più l’opera del geniale “Nonno Galileo”.

I cittadini mirandolesi non possono che formula­re per questi due giovani ed alle affezionate mae­stranze, di cui molti elementi sono presso la Ditta da una vita, a questa industria esemplare, i migliori auguri di sempre maggiore espansione in ogni par­te del mondo, sia per l’orgoglio che per lo sviluppo economico del nostro Paese.

L’immagine rappresenta Galileo Barbi insieme a Vittorio Valletta (Presidente Fiat)

Tratto da: “La Finestra”, periodico parrocchiale di Mirandola.

Tutte le annate de “La Finestra” sono visibili a questo link: https://albarnardon.it/la-finestra/

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