Concordia e Revere – Le iniziative per promuovere il ricordo dei “Mulini natanti”

Concordia e Revere – Le iniziative per promuovere il ricordo dei “Mulini natanti”

23 Gennaio 2025 0

Concordia e Revere insieme per il recupero dell’antica civiltà dei mulini natanti: il mulino sul Po a Revere; il Museo a Concordia e l’Associazione italiana amici dei mulini storici a Revere

L’avvincente storia del mulino si sviluppa lungo i secoli e ci parla dell’ingegno umano, del­le città e delle campagne, dell’economia e delle guerre, della vita di ogni giorno. Attorno al mulino ruotava la vita dell’uomo, è il luogo in cui il lavoro della coltivazione del grano e degli altri cereali si trasforma per diventare nutrimento e permettere la continuazione del ciclo della vita. Attraverso la sua storia si possono ripercorrere le fasi dell’evoluzione umana, passando dai primi­tivi sistemi di schiacciamento e frantumazione manuale dei chicchi alla macinazione con forza umana e animale, per giungere infine alla straordinaria invenzione dei mulini mossi dalla forza dell’acqua.

Accanto al mulino spesso sorgevano altri opifici come tintorie, gualchiere, segherie, ferriere e for­naci che utilizzavano la stessa energia idraulica..

Tra i mulini più diffusi, quello ad acqua si può considerare una realtà complessa che lega in un equilibrio costante la macchina, la struttura che lo contiene e l’acqua che lo fa funzionare. Ma il mulino è anche espressione di conoscenze e sapere costruttivo, evidenziato nella simbiosi “edi­ficio-acqua” che lo attraversa. È testimone del “sapere del macinare”, un sapere tramandato nei secoli e sempre uguale per generazioni di mugnai, condensato nell’arte del macinare.

Il mulino non si limitava ad essere una macchina, era anche luogo in cui persone che spesso vi­vevano isolate, potevano incontrarsi e confrontarsi, apprendere e diffondere le ultime notizie o semplicemente condividere le difficoltà del vivere. Due sono i tipi di mulini ad acqua: i mulini fissi sulla terra ferma in muratura e alimentati mediante apposita canaletta di derivazione dalla corrente di un vicino fiume, alcuni di questi esemplari sono ancora presenti anche sull Appennino modenese; i mulini natanti in legno sistemati su barconi e controcorrente dentro al fiume, scom­parsi ovunque fra la fine dell’800 e la prima metà del ‘900.

Nella storia dell’uomo i mulini natanti non furono solo meravigliose invenzioni tecnologiche, infatti attorno alle loro inconfondibili architetture poste lungo il corso dei maggiori fiumi (Po, Secchia, Panaro, Tevere, Adige, Ticino, Oglio, Brenta…), sono nate e si svilupparono culture, ci­viltà ed una fiorente economia.

In particolare le comunità di Revere sul Po e di Concordia sul Secchia, devono gran parte della loro storia e della loro evoluzione urbanistica e demografica, all’attività molitoria. In molti casi, come per Concordia, i mulini natanti nell’alveo del fiume appenninico a carattere torrentizio determinarono la stessa nascita del paese. I primi mulini furono collocati sul nuovo tracciato del Secchia (da Concordia alla foce nel Po), nel corso del XIV secolo come “corpi feudali” e per con­cessione dell’Imperatore del Sacro Romano Impero alla famiglia Pico della Mirandola.

Grazie ai mulini natanti, Concordia si sviluppò rapidamente, passando da borgo a comunità tan­to che già nel 1432 era Contea e nel 1597 Marchesato dello stato pichense.

Per questa fondamentale ragione tenere viva la memoria degli antichi mulini natanti concordiesi, significa dare l’opportunità alle giovani generazioni di conoscere e comprendere la straordinaria rilevanza che ha avuto la macinazione dei cereali in tutte le epoche e civiltà.

Già dal 1930 il Comune ha favorito ricerche e pubblicazioni inerenti ai mulini natanti insediati sul proprio territorio, tramite la raccolta di testimonianze degli ultimi mugnai. Solo a partire dal 1979 si intensificarono le iniziative che sfociarono nella donazione al Comune del modello in scala 1:10 del “Mulino del Porto” realizzato nel 1907 da Braghiroli Carlo con l’aiuto di Medardo Trevisani ed ora conservato nella sede municipale.

Successivamente attorno alla civiltà dei mulini furono promossi studi, mostre, convegni, pubbli­cazioni, progetti didattici e fu realizzata nel 1995 la “Passeggiata dei Mulini”, un percorso pedo­nale attrezzato sull’argine del fiume a ridosso del centro storico di Concordia.

Molteplici furono le iniziative promosse dai comuni di Concordia e Revere finalizzate alla risco­perta e alla valorizzazione culturale e turistica degli antichi mulini ad acqua. In questa sede voglia­mo citare quelle più importanti e significative:

  • Nel 2001 a Revere è stata presentata la pubblicazione in due volumi “I mulini natanti del Po – Archetipo, memoria e mito” di Luigi Lugaresi ed edito da regione Lombardia, Comune e Pro Loco di Revere;
  • Nel 2001 a Concordia è stato presentato il libro “La ruina dei modenesi – I mulini natanti di Concordia sulla Secchia” a cura di Bruno Andreolli ed edito dal Gruppo Studi Bassa modenese di San Felice sul Panaro.
  • Sempre nel 2001 è stato firmato fra i comuni di Concordia e Revere, un Protocollo d’intesa avente come obiettivi prioritari complementari e sinergici, la progettazione e la costruzione di un mulino natante al vero, da collocare sul Po e Revere, nonché la progettazione e l’allestimento di un “Museo dei Mulini” natanti a Concordia.
  • Nel 2002 a seguito della convenzione fra i due comuni-per sostenere una tesi di laurea sulle pubblicazioni riguardanti i mulini natanti nel bacino del Po, è stato premiato il “Saggio bibliografi­co sui mulini natanti del bacino del Po, medioevo – età moderna” di Lisa Ghirelli.
  • Nel 2004 è stato pubblicato il libro “Le ruote del pane”, mulini natanti e cultura molitoria della pianura padana, edito da Sometti di Mantova. Questo volume rappresenta il catalogo dell’o­monima mostra itinerante, ospitata anche a Revere e a Concordia. Nel corso dello stesso anno è iniziata la costruzione del mulino natante che sarà poi collocato nel Po a Revere ed inaugurato il 23 aprile 2006. Il mulino dedicato a Sant’Alberto, perfettamente funzionante lungo 14 metri e largo 10 metri, galleggia su due sardoni con due macine in pietra, è stato finanziato dalla Co­munità Europea e dalla regione Lombardia.
  • Nel 2006 a Revere si è svolto il convegno internazionale sugli antichi mulini ad acqua.

    Per salvaguardare ed organizzare queste conoscenze e per agevolare l’opera di recupero e di valo­rizzazione dei mulini storici, un gruppo di persone appassionate della materia e sostenuto dai due Comuni si è riunito ed ha fondato nel 2011 l’ “Associazione italiana amici dei mulini storici”. L’associazione è una Onlus culturale senza fini di lucro con sede a Revere (MN), presso il Museo del Po, ove esiste una sezione dedicata ai mulini e di cui è appendice il ricostruito mulino natante. Si è dotata di un proprio statuto, di un’organizzazione e si sta strutturando con una serie di azioni: l’allestimento di una sede in un locale messo a disposizione dal Comune; la creazione di un sito Internet, di una propria biblioteca tematica e di una programmazione di attività.

    Negli obiettivi dell’associazione rimane prioritario riunire proprietari, studiosi ed appassionati di mulini al fine di raggiungere i seguenti scopi:

    Censire e sostenere la pubblicazione di saggi, ricerche, tesi di laurea, audiovisivi e riviste destina­te a far conoscere l’esistenza, le caratteristiche artistiche nonché le tradizioni, la sociologia e la storia dei mulini.Promuovere eventi (conferenze, seminari, mostre, concorsi, gemellaggi, itinerari) per la cono­scenza e la conservazione dei mulini.

    Promuovere la riscoperta e la valorizzazione culturale e turistica dei mulini per salvaguardare la loro valenza storica, architettonica e meccanica, anche favorendo la creazione di cantieri di restauro, ristrutturazione e mantenimento.

    Attivarsi per promuovere normative che facilitano le pratiche amministrative ed abbattano i co­sti per le ristrutturazioni, la captazione delle acque, il funzionamento e la tassazione dei mulini storici.

    Attivarsi per la nascita di sezioni locali di amici dei mulini e per collegare l’Associazione con quelle similari italiane ed estere.

    Il Museo dei mulini natanti avrà sede presso un’ala del Palazzo comunale di Concordia ed avrà un percorso esterno che partirà da Santa Caterina. Cuore del museo saranno due eccezionali testimo­nianze: una ventina di pali di rovere gucì” nell’alveo del Secchia, resti della settecentesca chiusa del mulino delle Decime o Disotto e il modello del Mulino del Porto, esemplare unico d’epo­ca in Italia. Il Museo sarà dotato di biblioteca, laboratorio, oggetti e reperti d’epoca, pannelli espli­cativi, modello di mulino natante in grado di macinare, ambientazioni e supporti multimediali.

    L’attività del mulino natante sul Po a Revere e quella del Museo di Concordia faranno sinergia, men­tre con la costituzione dell Associazione degli Amici dei Mulini Storici Italiani, si creerà un circuito nazionale dei mulini ad acqua e a vento con possibili benefici d’immagine ed anche turistici.

    Tratto da: Storia e Storie – Toponomastica, eventi e personaggi di Concordia.

  • Autori: Vittorio Negrelli – Disma Mantovani
  • E.Lui Editore
  • Anno 2011
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