Via Milazzo – L’Edicola dell’Ave e ….
L’Ave era una donna energica e molto riservata, anche se non ha mai nascosta la sua ferrea fede comunista. Una tutta d’un pezzo. Credo vivesse sola con la figlia, Carla.
L’Ave era una donna energica e molto riservata, anche se non ha mai nascosta la sua ferrea fede comunista. Una tutta d’un pezzo. Credo vivesse sola con la figlia, Carla.
Questa mia ultima nota, parrà strano, ma è dedicata ad una lampadina.
Mi è già capitato altre volte affermare che i biscotti di Goldoni sono le mie “madeleines”.
Ci siamo è terminato l’anno scolastico ed il CALVI di Finale Emilia ci regala una nuova travolgente performance.
Il pretesto di quest’anno è quello di mostrare con orgoglio la scuola al termine della ricostruzione.
Aule nuove, grandi e coloratissime come il loro modo di comunicare.
Dalle oscure nebbie del tempo che fu, nasce la storia che fece della Mirandola, lo stato più piccolo d’Italia, un elemento da non trascurare nella conduzione della politica europea.
Fino alla notte del 15 ottobre 1533, pur non mancando vari tentativi di tipo militare da entrambe le parti per riunificare lo staterello, la decisione del giudice rimase l’unica soluzione possibile. Quella disgraziata notte però,
L’osteria “da Zaccheri” era posta alla fine di via Milazzo, all’angolo coi viali, proprio là dove ora mi pare ci sia una pizzeria.
Cominciamo subito col dire che non ritengo di dare eccessiva importanza all’ortografia del nome, per me era ed è “da Zaccheri”, con quella “Z” mista a “S”, perché così la chiamava mio nonno.
Riccardo Muti, in occasione della nomina ad Accademico Filarmonico Onorario, presso il Teatro Comunale di Bologna, cita l’amico ,Maestro Luigi Girati (primo corno dell’Orchestra del Teatro Comunale),con queste testuali parole ……
La Giovanna, la figlia della Ninfa, io me la ricordo bene. Anche lei, con la sua famiglia, abitava in via Milazzo, nella stessa casa dei Formigoni, al piano di sopra. Di quel periodo, di lei, non ho particolari ricordi. Ricordi che invece si fanno più vivi quando già i Mantovani si erano trasferiti nella loro nuova casa alla Favorita, all’angolo con Tagliate.
Almeno ai miei occhi di bambino, Maddalena Garavini, la moglie del Nuto, era un miracolo di donna, capitato non si sa come in via Milazzo.
Per raccontare il Nuto penso che niente possa essere più indicato di una cartolina di Milano, probabilmente risalente a una cinquantina di anni fa, con una piazza del Duomo incorniciata dalla pubblicità dove, là in alto a destra, su palazzo Carminati, c’è la reclame del Brill.