Ubaldo Chiarotti – Don Fedozzi, 80 anni dalla morte 10/01/1945
Don Fedozzi 80 anni dalla morte 10/01/45
Il parroco che curava le anime ed i corpi dei parrocchiani, ma non solo, perché tantissimi accorrevano alla Pieve di Quarantoli dai paesi limitrofi, ma anche da molto lontano. Ogni cittadino quarantolese e della Bassa in generale, se chiede ai nonni ed ai bisnonni, quasi certamente troverà riscontro di famigliari curati da Don Fedozzi. Anche mia nonna nel 1930, dopo che la medicina ufficiale aveva fallito, fu guarita da don Fedozzi.
Perché Don Fedozzi era chiamato il prete terapeuta? Lui figlio di medico condotto, nella sua infanzia era cresciuto in un ambiente atto ad ascoltare e curare i malanni della gente e nella sua figura di parroco, che cura le anime della gente, forse pensò bene di mettere in pratica l’insegnamento di Gesù che prima di parlare ai discepoli affamati, si proccupò di sfamarli con la moltiplicazione dei pani e dei pesci, per metterli in condizione di ascoltare la sua parola senza altre preoccupazioni, perciò prima di curare l’anima della povera gente, egli pensava a curarne il corpo, così da liberarne la mente dalle preoccupazioni e renderla più disponibile ad ascoltare la parola del Signore.
Egli dedicò praticamente tutta la sua vita dal 1895 al 1945 alla nostra Pieve, disposto a fare tantissimi sacrifici per abbellirla e riportarla alla sua immagine di Pieve Romanica, con uno sguardo alle basiliche ravennati. A tal proposito mi preme evidenziare che egli per risparmiare sulle spese edili della Pieve, si adattava ad aiutare i muratori in qualità di garzone, quindi vestito come un muratore di basso livello, ma nel corso dei mesi che trascorrevano, ogni tanto egli si presentava in cantiere vestito accuratamente e diceva ai suoi muratori: “io so che voi come sempre state facendo un lavoro molto faticoso, ma oggi posso garantirvi che il mio impegno sarà molto più gravoso del vostro; devo andare a casa da alcuni ricchi signori, a chiedere soldi per la Pieve e quindi per pagare i vostri salari, perciò auguratemi buona fortuna…..!”.
Spesso sentiamo studiosi anche di livello elevato, affermare che Don Fedozzi ha stravolto l’immagine della Pieve, ma non è vero, perché le modifiche strutturali alla Pieve di Quarantoli sono iniziate nel 17° secolo.
Tutti abbiamo visto i film di Peppone e Don Camillo, con i loro continui epici scontri politici, pochi sanno che a Quarantoli con quarant’anni di anticipo accadeva altrettanto tra Don Fedozzi e Ottavio Dinale, segretario socialista. Qui addirittura essi avevano saputo creare due cinema, quello del prete e quello degli anticlericali!
Don Fedozzi morì il 10 gennaio 1945 a pochi mesi dalla fine della guerra, tornando in treno da Modena, sotto un bombardamento che lo fece deragliare; egli seppur ferito in modo grave rifiutò le cure indirizzando i soccorritori verso gli altri feriti e quando finalmente accettò di farsi curare, era troppo tardi.
Fu sepolto nel cimitero di Quarantoli, ora riposa nella sua amata Pieve.
Quarantoli 10/01/2025
Ubaldo Chiarotti
Fonti:
Il Canonico Don Alberto Fedozzi e la Pieve di Quarantoli – GSBM 1996
I cittadini di Quarantoli