Luca “Orione” Reggiani – Una piccola grande Stella

Luca “Orione” Reggiani – Una piccola grande Stella

21 Ottobre 2025 0

Bentornati amiche ed amici!
Il titolo di questo mese ci porta nuovamente ad esplorare le profondità dell’universo, alla ricerca di quelle grandi e meravigliose stelle giganti: si sto proprio parlando delle Wolf-Rayet
E’ un argomento già trattato qualche mese fa, tuttavia l’estrema peculiarità di queste stelle merita sempre di essere rivangato ed approfondito, soprattutto quando ci regalaun oggetto fotografabile anche da noi astrofotografi.
Prima però di partire per questo breve viaggio ripassiamo cosa sono le stelle di tipo Wolf-Rayet (per gli amici WR) e per farlo riprendiamo a mano il diagramma HR, quel diagramma in cui si mette in relazione la luminosità (magnitudine) e la temperatura di una stella: le nostre amiche WR si trovano nella parte alta e sinistra del diagramma, nella zona delle SUPERGIGANTI AZZURRE.

Come possiamo vedere dal grafico qui sopra il sole si trova al centro nella parte destra del diagramma, dove sono catalogate le stelle “”tranquille”” con una lunga vita davanti a loro.

Le stelle WR invece sono molto più agitate e tempestose, ma soprattutto sono grandi: molto grandi.

Queste infatti hanno una massa compresa dalle 20 alle 40 volte il nostro Sole ed un temperatura superficiale che può arrivare da 20mila a 100mila gradi Kelvin: essendo stelle molto attive con venti solari incredibilmente intensi tendono a disperde parte del loro materiale più superficiale nello spazio che le circonda, creando queste nebulose intorno a loro.

Dopo questo breve preambolo andiamo sul protagonista di oggi: WR-124.

Come già detto è una stella di Wolf-Rayet, distante 21 mila anni luce dalla Terra nella costellazione della Sagitta è una delle stelle che si allontanano più rapidamente dalla nostra galassia: la sua velocità radiale è di circa 200km/s; ha una massa 26 volte il nostro Sole: ogni anno a causa degli intensi venti solari perde circa lo 0.001% di idrogeno

Questo idrogeno va a formare la nebulosa M1 -67:

La possiamo appena intravedere nell’immagine qui sotto: è decisamente poco appariscente rispetto le altre nebulose.

Al centro dell’immagine WR-124 e la sua nebulosa M1-67

Questa foto risale ad ottobre del 2023 e per fortuna non ha richiesto le solite 3-4 notti per ottenere un’immagine gradevole: sono bastate 2 ore di segnale raccolto in una sola nottata.

L’unica pecca è la dimensione della nebulosa in oggetto: è estremamente piccola e rivela ben poco della sua struttura.

Per fortuna con l’aggiornamento dei software di elaborazione dati ed una conoscenza più approfondita di alcune procedure sono riuscito a ricavare qualche dettaglio in più rispetto la foto originale.

M1-67 elaborata quest’anno con i nuovi algoritmi

Per fortuna con la nuova elaborazione dati possiamo ingrandire maggiormente ed osservare meglio la struttura della nebulosa: prima di esordire con “beh tutto qui?”

Ricordiamoci che stiamo guardando una nebulosa distante 20 mila anni luce e grande appena qualche miliardo di chilometri, che per una scala cosmologica è letteralemte minuscola in confronto alle solite nebulose.

Per fortuna abbiamo anche dei telescopi spaziali molto performanti che ci aiutano a vedere questi peculiari oggetti: la foto qui sotto è lo stesso oggetto ripreso dal telescopio spaziale James Webb

By NASA, ESA, CSA, STScI, Webb ERO Production Team – https://esawebb.org/images/weic2307d/, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=129606920

Per questo mese è tutto!

Se avete domande o curiosità scrivetemi e seguitemi sui social media! Instagram

Fino alla prossima, ciao e cieli sereni!

Luca “Orione” Reggiani

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