L’usdal
Na sgnora la ciama l’usdâl e la dmanda gentilment:
“sarev pusibil saver s’al sta bên un vostar ricoverâ?”
“Certament, sgnora”, la rispond la centralinista, “possia saver al nom del paziente e al numar dla cambra?”
E la donna:” la sc/ama Marta, l’è la muiier ad Jusfen e l’è in dla cambra 450.”
“Un attim ch’a dascor con l’infarmera” La rispond la centralinista mitendla in attesa.”
Dop qualch minut la risposta:
“A gh’ho dal boni nutisii: la Marta sta bene, la pression la s’è stabilisada e tutt i valor i è turnâ normal. Martedè i la dimettan.”
La sgnora la tira un respir ad sollievo:
“grasie, grasie dabon, l’è propria na bela nutisia, a s’era dimondi preocupada!”
E la centralinista:
“Si figuri, ela forse la surella dla Marta?”
“No” rispond la sgnora, ” a son la Marta dla stanza 450, ninsun al dis mai gninta!”
Suggerita da Alberto Barelli.
Traduzione
Una signora chiama l’ospedale e domanda gentilmente:
“sarebbe possibile sapere se sta bene un vostro ricoverato?”
“Certamente signora”, risponde la centralinista, posso sapere il nome del paziente e il numero della camera?”
E la donna: “si chiama Marta, è la moglie di Jusfen, e è nella camera 450.”
“Un attimo che parlo con l’infermiera” risponde la centralinista mettendola in attesa.”
Dopo qualche minuto la risposta:
“ho delle buone notizie, la Marta sta bene, la pressione si è stabilizzata e tutti i valori sono tornati normali. Martedì la dimettono.”
La signora tira un sospiro di sollievo:
“grazie, grazie davvero, è proprio una bella notizia, ero molto preoccupata!”
E la centralinista:
“si figuri, è forse la sorella della Marta?”
“No”, risponde la signora, ” sono la Marta della stanza 450, nessuno mi dice mai niente!”