Interpellanza riguardante il recesso del Comune di Mirandola dall’UCMAN
INTERPELLANZA RIGUARDANTE IL RECESSO DEL COMUNE DI MIRANDOLA DALL’UNIONE COMUNI MODENESI AREA NORD.
La lista civica Più Mirandola ha presentato nell’ultimo Consiglio dell’anno una interpellanza successiva alla lettera ultimatum inviata da Greco agli altri sindaci.
Nella lettera sono contenute, nella parte finale, gravi e insostenibili dichiarazioni di intenti nelle quali il Comune di Mirandola, prima del pronunciamento del TAR, dichiara di voler ritirare dipendenti in UCMAN, servizi e minaccia richieste di penali su eventuali ritardi ai danni degli altri Comuni.
Si rimane allibiti per l’incoscienza, il cinismo e l’inconsistenza di proclami non sorretti da concretezza, visto che solo a febbraio inizierà da parte del TAR l’esame del ricorso degli altri comuni.
Una lettera ufficiale che ignora totalmente un principio solidaristico e di appartenenza territoriale: una dichiarazione di leggerezza inaudita come se tornassimo indietro di secoli in uno stato di belligeranza tra piccole corti litigiose.
Giorgio Siena per la Lista Civica Più Mirandola
Segue il testo della interpellanza.
Vista la lettera inviata dal Sindaco di Mirandola agli altri sindaci della Unione Area Nord in data 15/12/2020 con la quale è fissata una data (22/12/2020), in apparenza ultimativa, per un incontro fra le controparti;
Visto che questo incontro non si è svolto;
Visto il ricorso presentato al Consiglio di Stato il quale, in buona sostanza, non ha accolto in senso favorevole il ricorso avverso l’ordinanza cautelare con cui il TAR Bologna ha sospeso gli effetti della delibera di recesso, sottolineando la prevalente necessità di dare continuità all’espletamento dei servizi;
Preso atto che nella comunicazione citata il Sindaco perviene, in anticipo su quella del TAR, a conclusioni che pare prescindano dalla stessa valutazione dell’organo regionale;
Interpella il sindaco di Mirandola al fine di conoscere
- Quali sono con precisione i comandi dei dipendenti di Mirandola che non saranno rinnovati e con quali tempi;
- Quali convenzioni di conferimento dei servizi intende revocare e con quali tempi;
- Con quale azione e con quale presupposto giuridico si pensa di attivare eventuali penali sui ritardi visto che il TAR ha riconosciuto la sospensiva e solo febbraio inizierà l’Inter per l’esame della situazione con un pronunciamento definitivo di cui non conosciamo i tempi.
Si chiede inoltre come Lei intenda valutare l’eventualità che occorrano tempi medio lunghi al fine di consentire una precisa verifica sulle misure che gli altri comuni dovranno adottare, a seguito del recesso di Mirandola.
E come valuta ipotesi gravi quali lo scioglimento della intera Unione o la necessità di affrontare costi aggiuntivi a seguito del recesso di Mirandola.
Ipotesi tutt’altro che irrealistiche con costi aggiuntivi che sono in fase di quantificazione e che, vista l’invarianza della spesa di personale, andrebbero certamente a compromettere la continuità dei servizi ai quali invece si richiama il Consiglio di Stato.
Mirandola 28/12/2020