Il Lambrusco: il vino più venduto al mondo

Il Lambrusco: il vino più venduto al mondo

5 Gennaio 2023 0

LAMBRUSCO: Cultura e Patrimonio del territorio.

Il Lambrusco racconta la storia di un territorio e ne descrive con immediatezza i protagonisti, l’uomo con un lavoro duro, ostinato, domestica la famiglia dei vitigni lambrusco ancora oggi selvatici, incontaminati.

Dalle loro uve nascono i Lambruschi a denominazione di origine, DOP e IGR produzioni che espri­mono l’impegno delle aziende vitivinicole nella valorizzazione del territorio, nell’innovazione, la loro attitudine al bene comune: non una nozione astratta o una dottrina che si può imparare, piuttosto un modo d’essere, una conquista interiore da tramandare alle generazioni future.

Un vino che unisce l’eleganza delle bollicine e la bellezza del colore rosso, il Lambrusco si fa con­durre dal suo istinto e con movenze feline esprime la sua vitalità nel momento in cui viene versato nel calice: dalla spuma evanescente si sprigionano una moltitudine di emozioni nelle quali riconi- sci la maestosa bellezza della natura.

La doppia anima del Lambrusco – un vino rosso, frizzante o spumante, – l’ aurora confusa con il tramonto e viceversa.

L’effervescenza del presente: lo slancio contemporaneo del Lambrusco proposto nelle diverse de­clinazioni, dalla rifermentazione in bottiglia, allo spumante metodo classico per arrivare alla cure dei particolari che hanno determinato una raffinata evoluzione della produzione con il metodo Charmat Martinotti.

Il Lambrusco è come la passione vera: non rivela il suo nome a chi non ha la capacità di scoprirle nelle suggestioni delle sfumature, dal rosato al rosso rubino, nella sua trasparente esuberanza troviamo la simbologia del territorio che partendo dallo stile semplice delle chiese romaniche at­traversa la succulenza dei cibi per arrivare al raffinato glamour delle autovetture sportive.

Per  un grande Lambrusco: la nostra terra, la selezione delle uve, l’impiego dei lieviti endogeni, l’ascolto della rifermentazione naturale per conservare i profumi e le fragranze della vendemmia. Ecco gli ingredienti: passione, precisione ed equilibrio.

IL TERRITORIO

I terreni della pianura dall’energia dirompente che si esalta nel profumo netto, pulito, persistente  del Lambrusco di Sorbara, o nel sapore asciutto e fragrante di frutta rossa del Lambrusco Salamino di Santa Croce del Lambrusco Reggiano, del Lambrusco di Modena, del Lambrusco Mantovano.

I terreni della zona collinare e subcollinare ubicati a sud della via Emilia, più posati e riflessivi si ritrovano nel profumo vinoso e nella spuma violacea del Lambrusco Grasparossa di Castelvetro.

LAMBRUSCO DI SORBARA

Base ampelografica: lambrusco di Sorbara 60% (minimo) e lambrusco Salamino di Santa Croce 40% (massimo), altri Lambruschi e uva d oro max 15%.

ZONA DI COLTIVAZIONE

Vigneti compresi tra i comuni di Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Camposanto, Carpi, Castelfranco Emilia, Modena, Nonantola, Ravarino, San Cesario, San Prospero, Soliera.

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE

Colore da rosato a rosso rubino chiaro.

Spuma vivace dai toni rosei.

Note olfattive intense e di buona finezza.

Sapore fresco, pulito, delicato, di corpo non molto pronunciato.

Tipologie rosso o rosato, secco, semisecco, amabile. dolce.

LAMBRUSCO SALAMINO DI SANTA CROCE

Base ampelografica: lambrusco salamino di santa croce 85% (minimo) altri lambruschi (Ancellotta e Fortana) 15% 

ZONA DI COLTIVAZIONE

Vigreti compresi tra i comuni di Campogalliano, Camposanto, Carpi, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Novi di Modena, San Felice sul Panaro, San Possidonio, Soliera.

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE

Colore rosso rubino con toni che tendono al viola, effervescenza persistente, note olfattive vinose e fruttate.

Sapore fresco, sapido, armonico e moderatamente tannico.

Tipologie rosso o rosato, secco, semisecco, amabile, dolce.

LAMBRUSCO GRASPAROSSA DI CASTELVETRO

Base ampelografica: lambrusco Grasparossa 85% (minimo) altri lambruschi e Malbo Gentile 15%

ZONA DI COLTIVAZIONE

  • Vigneti compresi tra i comuni di Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Fiorano, Formigine, Maranello, Marano sul Panaro, Modena, Prignano sulla Secchia, Sassuolo, Spilamberto, Vignola

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE

  • Colore rosso rubino intenso con sfumature violacee.
  • Spuma di media persistenza e corpo sostenuto.
  • Note olfattive vinose e di frutta fresca.
  • Sapore fresco e piacevolmente acidulo.

Tipologie rosso o rosato, secco, semisecco, amabile, dolce.

LAMBRUSCO DI MODENA

Base ampelografica: Il Lambrusco di Modena deve essere prodotto con uve Lambrusco grasparossa, Lambrusco salamino, Lambrusco di Sorbara;

Lambrusco Marani, Lambrusco Maestri, Lambrusco Montericco, Lambrusco Oliva,

Lambrusco a foglia frastagliata, da soli o congiuntamente, nella misura minima dell’85%.

Possono concorrere, da sole o congiuntamente, le uve provenienti dai vitigni Ancellotta, Malbo gentile, Fortana, fino a un massimo del 15%.

ZONA DI COLTIVAZIONE

La zona di coltivazione dei vigneti comprende l’intero territorio amministrativo dei comuni di: Ba­stiglia, Bomporto, Campogalliano, Camposanto, Carpi, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Cavezzo, Concordia sul Secchia, Finale Emilia, Fiorano Modenese, Formigine, Guiglia, Maranello, Marano sul Panaro, Medolla, Mirandola, Modena, Nonantola, Novi di Modena, Prignano sul Secchia, Ravarino, S. Cesario sul Panaro, S.Felice sul Panaro, S.Possidonio, S. Prospero sul Secchia, Sassuolo,Savignano sul Panaro, Serramazzoni, Soliera, Spilamberto, Vignola, tutti in provincia di Modena.

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE

  • Colore rosso rubino o rosato
  • Spuma di media persistenza
  • Note olfattive floreali e fruttate
  • Sapore fresco e piacevolmente acidulo

Tipologie rosso o rosato, secco, semisecco, amabile, dolce

A cura di Erni Bagni

Tratto da: La cucina modenese

Edizioni CDL

Anno 2022

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