I Santi de Al Barnardon dal 31 Luglio al 6 Agosto

I Santi de Al Barnardon dal 31 Luglio al 6 Agosto

1 Agosto 2017 0

31  luglio

Sant’Ignazio da Loyola, grande protagonista della Riforma cattolica nel XVI secolo, nacque ad Azpeitia, un paese basco, nel 1491. Era avviato alla vita del cavaliere, la conversione avvenne durante una convalescenza, quando si trovò a leggere dei libri cristiani. All’abbazia benedettina di Monserrat fece una confessione generale, si spogliò degli abiti cavallereschi e fece voto di castità perpetua. Nella cittadina di Manresa per più di un anno condusse vita di preghiera e di penitenza; fu qui che vivendo presso il fiume Cardoner decise di fondare una Compagnia di consacrati. Da solo in una grotta prese a scrivere una serie di meditazioni e di norme, che successivamente rielaborate formarono i celebri Esercizi Spirituali. L’attività dei Preti pellegrini, quelli che in seguito saranno i Gesuiti, si sviluppa un po’in tutto il mondo. Il 27 settembre 1540 papa Paolo III approvò la Compagnia di Gesù. Il 31 luglio 1556 Ignazio di Loyola morì. Fu proclamato santo il 12 marzo 1622 da papa Gregorio XV.

1  agosto

San Pellegrino non era un santo italiano. La leggenda narra che fosse il figlio di Romano, re di Scozia, e che, dopo avere rinunciato alla corona, se ne andasse pellegrino per l’Europa e poi per le lontane contrade d’Oriente; e poi lo ritroviamo ancora in Italia, a visitare i santuari del nostro paese, fino a quando il suo viaggio si arresta nel paese alpino che oggi porta il suo nome e dove morirà nel 643 d.C.. Sempre la leggenda vuole che San Pellegrino assumesse come sua dimora il tronco cavo di un faggio e da quel luogo romito incominciasse una incessante lotta contro il Maligno e le sue tentazioni. Amico degli animali, Pellegrino svolse una attività di aiuto per gli altri romei solitari che transitavano per quell’impervio territorio anticipando, in tal modo, l’hospitale che verrà costruito nel Medioevo proprio come stazione di aiuto e cura dei pellegrini. Alla morte di San Pellegrino la sua opera fu continuata dal suo discepolo, San Bianco, e ora quelli che si ritengono i loro resti riposano all’interno della stessa teca all’interno del santuario.

2  agosto

Alfreda è uno dei sei -sette nomi con cui è conosciuta santa Eteldreda, reclusa a Crowland in Inghilterra. Nacque nell’VIII secolo Dopo essere stata fidanzata di Etelberto, re dell’Anglia orientale, ucciso a causa di una congiura. Si ritirò successivamente nella badia di Crowland nello Yorkshire, dive occupò una cella da reclusa nella parte meridionale della chiesa vicino all’altare maggiore. Alfreda morì dopo l’833, le sue reliquie vennero distrutte quando nell’870, l’abbazia fu saccheggiata dai Danesi. La sua festa è celebrata il 2 agosto.

3  agosto

San Rainaldo (o Rinaldo) fu cappellano della Corte pontificia di Bonifacio VIII, fu poi vescovo di Vicenza (1296-1302), rettore della Romagna e vicario papale a Forlì (1302-1305), dove rischiò di essere ucciso, venendo ferito gravemente e cacciato dalla città. Infine arcivescovo di Ravenna (a seguito di una contestata elezione nel 1303, si insediò nel 1305). Fu contemporaneo di Dante, con cui dovette avere dei rapporti nel tempo della sua permanenza a Forlì e a Ravenna. Morirono nel 1321 a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro. È anche ricordato per l’innovativa sentenza con cui concluse il processo nei confronti dei Templari (concilio provinciale di Ravenna del 17-21 giugno 1311). In quanto responsabile del procedimento ai cavalieri dell’Italia settentrionale (Veneto, Lombardia, Romagna ed Istria), sentenziò l’assoluzione piena dei cavalieri imputati, falsamente accusati di aver tradito la religione cristiana per quella musulmana. Rainaldo rigettò come prova processuale le confessioni ottenute sotto tortura. In tale processo pronunciò inoltre una chiara condanna della tortura come strumento di indagine, fatto unico in Europa, sia nel caso specifico del processo ai Templari, sia più genericamente nell’ambito del diritto medievale. Nonostante l’andamento generale sfavorevole ai Cavalieri del Tempio nel Concilio di Vienne, anche Papa Clemente V non poté che confermare il buon operato del suo arcivescovo ravennate, presente all’assemblea. Morì probabilmente nel castello di Argenta, dove si era ritirato a vivere stabilmente dal 1313.

4  agosto

A Gerusalemme, commemorazione dei santi Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo, che raccolsero il corpo di Gesù sotto la croce, lo avvolsero nella sindone e lo deposero nel sepolcro. Giuseppe, nobile decurione e discepolo del Signore, aspettava il regno di Dio; Nicodemo, fariseo e principe dei Giudei, era andato di notte da Gesù per interrogarlo sulla sua missione e, davanti ai sommi sacerdoti e ai Farisei che volevano arrestare il Signore, difese la sua causa.

5  agosto

In data odierna il Martyrologium Romanum commemora Santa Nonna, sposa del vescovo San Gregorio il Vecchio. Dai due nacquero vari figli tra i quali spiccano i santi Gregorio Nazianzeno il Teologo, Cesare e Gorgonia. Il suo culto ha centro presso Nazianzo in Cappadocia.

6  agosto

Trasfigurazione di Nostro Signore.   Il 6 agosto la Chiesa cattolica e quella ortodossa celebrano la Trasfigurazione di Nostro Signore. Gesù scelse di prendere con sé alcuni discepoli per salire sul Monte Tabor a pregare. Sei giorni prima aveva detto ai suoi discepoli: «Vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell’uomo venire nel suo regno» ed ecco che Pietro, Giacomo e Giovanni furono scelti per assistere all’ineffabile: Cristo apparve nel suo Corpo glorioso. Infatti, mentre pregava, «il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante» e due uomini, anch’essi apparsi nella loro gloria, parlavano con Lui del compimento in Gerusalemme del suo sacrificio: erano Mosè ed Elia che rappresentavano la Legge e i Profeti. L’episodio è raccontato dai vangeli di Matteo 17,1-8; Marco 9,2-8 e Luca 9,28-36.

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