I Calcidoidei di Adriano Cazzuoli

I Calcidoidei di Adriano Cazzuoli

27 Maggio 2016 0

Non solo un manuale tecnico  dettagliatissimo  e un catalogo sinominico-topografico  di insetti del settore padano e appenninico nostrano per addetti ai lavori,  ma anche una autobiografia di chi fin da piccolo fu attratto da questo mondo. Dopo gli studi attinenti e l’esperienza deludente dell’impegno politico e sociale, approda alla fondazione del Giardino LA PICA- ONLUS per l’ecologia riconosciuta in tutto il mondo ed alla pubblicazione di lavori scientifici ufficiali ed indipendenti tratti da una  inesauribile curiosità per i libri, un desiderio insaziabile di conoscenza e di ricerca ed una versatilità mentale che ne fanno  un punto di riferimento della biologia e dell’ecologia dei dintorni.

 ……Per alcune persone la stesura di un libro è un grande traguardo, anzi, un’impresa epica. Si tratta, di solito, di quelle persone che non lo fanno per professione, ma nemmeno per diletto, giusto per raccontare qualcosa della loro vita fugace, perché sentono di avere qualcosa d’importante da tramandare ai posteri, qualcosa che travalica in un balzo la loro breve esistenza.

Esistono perfino alcuni cosiddetti “ luminari” che sembrano ignorarlo, ma io credo fermamente che scienza e cultura non siano qualcosa di diverso. .. ho comunque passato metà della mia esistenza senza mai pensare alla stesura di un’opera libraria di questo spessore…

Quando si lavora per la scienza e per la ricerca si lavora per una missione che prevede la conoscenza dell’opera dei predecessori, e, partendo da quella, migliorarla ed aumentarla come nella costruzione di una cattedrale (in questo caso per la biodiversità), sperando che verranno altri che faranno altrettanto in un processo infinito.

Questo studio imponente, simile ad un corso di laurea della durata di una vita, riguarda un gruppo di insetti chiamato “Chalcidoidea”.

Sarebbe interessante e senz’altro più utile studiare la biodiversità nella sua completezza, senza dover scegliere un solo gruppo, ma il tassonomista sa che, per quanto impegno possa metterci, il suo lavoro è talmente puntiglioso e complesso da non poter essere ragionevolmente controllato per più di 100-1000 specie , a seconda del tempo e delle risorse disponibili, contro le almeno 50.000 del

nostro paese (delle quali tre quarti sono insetti).

Ad un certo punto del tortuoso cammino ti rendi conto di non avere scelto affatto quelle fantastiche bestiole, sono loro che hanno scelto te!

…. ed ecco che, con gran sorpresa, da alcune crisalidi uscivano moscerini verdi e dorati: la bella farfalla era stata divorata!…

….I miei amici si arrabbiavano e buttavano tutto, mentre io, incantato, mi chiedevo chi fossero costoro….

…cominciavo allora – ero alle scuole medie – ad inscatolare erbe e fiori ed uscivano gli esserini verdi; falciavo i prati con il retino ed in mezzo ad altri insetti, eccoli, ancora loro; allevavo le galle e sfarfallavano pure di lì, ancor più lucenti ed abbondanti…

…..Li accumulavo in scatolette da spilli e da fiammiferi, oppure li incollavo su di un cartellino, senza tuttavia riuscire a capirne per molti anni a venire….

Dovetti aspettare la prima classe dell’Istituto Tecnico Agrario per incontrare un professore che mi disse qualcosa di più e che mi consigliò di acquistare l’opera tutt’ora insuperata “ Introduzione allo studio dell’Entomologia” del Professor Guido Grandi: oltre 2300 pagine ed un costo proibitivo.

Passarono così mesi di entusiastiche letture e scoperte, che si conclusero proprio con gli imenotteri.

Ora avevo almeno un’idea circa i Chalcidoidei, chi fossero e quanti fossero.

Rimaneva sempre il problema dell’assenza di un’opera che mi potesse introdurre alle famiglie, ai generi ed alle specie, ma questo ostacolo, anziché scoraggiarmi, mi stimolò ancora di più.

……Nessuno che si occupava di loro? Avevano forse la colpa di essere tanto piccoli?

Ebbene, io ed io solo, allora, ero stato designato da una mano divina ad adottarli.

Mi sentivo importante ed orgoglioso di questa missione per certi versi esclusiva, certo mai intimorito dall’essere solo, come in molti aspetti della mia vita….

Per ultima, la sterminata bibliografia: qualcosa come 22000 comunicazioni scientifiche sparpagliate in centinaia di bollettini ed in decine di lingue in tutto il mondo, un vero incubo, una ricerca ancora più estenuante.

Come sempre, mi tornava quantomai utile l’ottima conoscenza della botanica, degli imenotteri, dei lepidotteri, e ad una tassonomia troppo rigorosa affiancavo spesso e volentieri aspetti di ecologia, etologia, statistica e perfino di filosofia.

Se gli eventi mi hanno spinto nella direzione dei Chalcidoidea, probabilmente altri eventi mi hanno alfine convinto a propendere per l’opera presente, ove ne ho approfittato, lo ammetto, per stilare elenchi più dettagliati, biologie più accurate, ipotesi personali ed anche una buona dose di – spero simpatiche – chiacchere volte anche ad alleviare la noia sempre in agguato.

Ultimi, ma non meno importanti, le revisioni dei materiali museologici, le consultazioni con altri calcidologi sparsi per il mondo, i corsi al British Museum Natural History ed il sempre rinnovato entusiasmo per ogni nuovo luogo di caccia.

Una grande avventura insomma che ha nel presente lavoro un punto di arrivo per me e di partenza, spero, per giovani entomologi.

 Tutto questo e altro nella presentazione del libro che lo stesso autore terrà nel pomeriggio di domenica  29 maggio, presso il Giardino LA PICA  durante la  tradizionale festa della biodiversità .

WWW.giardinolapica.it

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