Da: Di scena al “Nuovo” – Un breve sguardo a cent’anni di attività.- Gianpaolo Ziroldi
Il pensiero moderno ha formulato una teoria che individua e riconosce l’esistenza dei cosiddetti “nonluoghi”, vale a dire spazi dell’anonimato come stazioni, metropolitane, aeroporti, supermercati, automobili, treni, ecc. frequentati da numerosissimi individui in uno stato di irrimediabile ed inevitabile solitudine. In questi casi non è possibile affatto riconoscersi in quanto tutto è indistinto, indifferenziato ed anche neppure vissuto ma semmai solo usato. Questo non vale e non può valere per un teatro, luogo invece sommamente caratterizzato, accettato, individuato e normalmente specifica espressione anche di una comunità e di un territorio, che in quello spazio può identificarsi e riconoscersi.
A Mirandola il Teatro sorse grazie ai propositi e alla volontà di cittadini che vollero dotare la propria Città di un edificio che per la stessa potesse divenire specifico e vivo patrimonio. Nel momento della costruzione l’intera Città percepisce che il luogo del nuovo edificio ad uso teatro costituisce una preziosa novità e ricchezza, di cui viene dotata Mirandola e che i cittadini sentono propria .
In questo modo il “luogo – teatro” edificato riusciva a corrispondere all’esigenza di convivenza civile, all’interno di uno spazio in grado di offrire un’accogliente ospitalità, pur entro semmai una precisa disposizione gerarchica strutturale tra palchi, platea e loggione. Ma soprattutto il Teatro poteva offrire la consistenza di un riconosciuto valore simbolico. Scrive “Il Panaro – Gazzetta di Modena” sabato 2 Settembre 1905 in merito alla prossima ultimazione dei lavori del nuovo Teatro: “tutta Mirandola in questi giorni sembra ridestarsi a nuova vita: i caffè, gli alberghi, i negozi sono per la circostanza rimessi a nuovo e ripuliti”. A Teatro inaugurato il corrispondente del “Resto del Carlino” il 30 Settembre da Mirandola osserva: “dirvi dell’entusiasmo dei nostri concittadini per questo nuovo Teatro riuscito veramente splendido è cosa superflua. Nessuno di noi pensava che quest’idea nata quasi per celia ed in mezzo alla sfiducia generale dovesse così attuarsi in modo rapido e perfetto.
E l’esito dello spettacolo, l’accorrere continuo ed insistente dei forestieri supera tutte le previsioni e questa è una nuova e luminosa prova che il teatro è riuscito opera degna del plauso generale, e lo spettacolo ha coronato l’opera diligente ed assidua del bravo ing. Coliva”.
La Città può così beneficiare della nascita di un nuovo spazio che può caratterizzarla e in cui può con soddisfazione identificarsi.
Il “Teatro Sociale” di Mirandola è stato inaugurato da poche settimane e la Città può orgogliosamente inserirsi a pieno titolo nel panorama culturale della Provincia, come testimonia la prima pagina del giornale satririco modenese “Il Duca Borso” datato 11 Novembre 1905 e raffigurante orchestrali che si dirigono in quel di Mirandola.
Il Teatro possiede anche un’altra valenza in quanto con la sua costruzione viene introdotto nell’organismo urbano un elemento di alta qualificazione architettonica ed una rilevante presenza monumentale, centrale ed isolata come è a Mirandola, quasi per evidenziarne l’importanza, la significativa e la novità.
Oggi il Teatro Nuovo di Mirandola con 100 anni di vita alle spalle appartiene al patrimonio storico artistico della Città, bene culturale rientrante nel novero di quei “teatri storici” edificati a partire dalla fine del Settecento fino all’inizio del Novecento.
Ma certamente un teatro come il Teatro Nuovo a Mirandola prima ancora di costituire un’interessante ed apprezzabilissima testimonianza artistica ed architettonica, costituisce uno spazio vivo di confronto culturale e sociale. Ecco allora che nel momento in cui ci si approccia ad esso è data la possibilità di scoprire tutta la storia che esso conserva e che naturalmente consegue da un pieno e continuo utilizzo nel corso degli anni. Questo è certamente un elemento molto interessante, anche perché attraverso la storia della varia e molteplice attività svolta in un teatro è possibile ricostruire forse anche una più generale storia di un’epoca, un po’ forse come pensava il grande scrittore Jorge Luis Borges, ipotizzando che si possa scrivere la storia di un uomo scrivendo la storia dei suoi organi. In occasione del festeggiamento dei cento anni di esistenza ed attività risulta quindi in qualche modo doveroso ma anche molto stimolante ripercorrere qualche tappa dell’intensa vita culturale e sociale del Teatro Nuovo di Mirandola. Per questo si è inteso scorrere molto velocemente le pagine di un secolo di spettacoli ed iniziative ospitate nel Teatro mirandolese, cercando così di avere un’idea generale ed indicativa circa la vivace attività praticata all’interno di questo luogo della Città. A tal fine può risultare molto utile ed opportuno poter recuperare una piccola, non completa e quasi “impressionistica” traccia visiva di cento anni di vita teatrale mirandolese, sfruttando le immagini di segni e persone che hanno animato il Teatro Nuovo in qualche modo dalla nascita ad oggi. Le pagine seguenti delineano così un itinerario orientato cronologicamente con un richiamo, attraverso fotografie, a fatti, eventi, donne e uomini che hanno fatto vivere il Teatro di Mirandola. Viene nel contempo attuata una suddivisione e classificazione tra lirica, prosa, cinema, operetta e rivista, iniziative locali al solo fine di ordinare un poco il materiale documentario a disposizione. Non c’è alcuna pretesa di completezza ed anzi le mancanze e le omissioni sono inevitabilmente assai numerose. Si tratta solo di un itinerario sintetico e quasi aneddotico di alcune tappe della storia lunga e prestigiosa del Teatro di Mirandola, in un susseguirsi di figure che offrono un’approssimativa ma curiosa possibilità : ripercorrere, saltellando qua e là all’interno degli spazi di un teatro, anni, fasi e stili del secolo da poco trascorso.
Gianpaolo Ziroldi
Tratto da: 1905/2005 I cento anni del Teatro Nuovo di Mirandola
A cura del Comune di Mirandola
Grafiche il Dado
Anno 2005
L’immagine è di proprietà di Robero Neri