Comunicato stampa del comitato “Salviamo Portovecchio”
COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO «SALVIAMO PORTOVECCHIO» 17.XI.2025
Nella giornata di ieri domenica 16 novembre è apparso sul sito web www.trasecchiaepanaro.it il seguente comunicato stampa.
«“L’amore per il nostro territorio porta a una situazione di preoccupazione condivisibile, ma il ministero ha già previsto nelle
clausole di salvaguardia del bando stesso la protezione di siti come quello di Portovecchio”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia
Michele Barcaiuolo dopo un colloquio presso il Ministero della Difesa, su richiesta del coordinatore del circolo di FdI Mirandola
Lisa Secchia.
“Il mio recente colloquio presso il Ministero della Difesa richiesto in merito al chiarimento della tutela di Portovecchio ha fatto
ulteriormente emergere la necessità per chi concorre di possedere tutti i permessi. Il Ministero non esamina i vincoli al momento
della creazione dell’elenco dei siti, lasciando l’intera responsabilità di verifica all’operatore economico potenzialmente interessato.
L’impossibilità di ricevere le autorizzazioni dalla sovraintendenza risulta quindi la garanzia di tutela del sito di Portovecchio”, aggiunge Barcaiuolo.
“Siamo felici che la vicenda si sia chiusa con l’impossibilità di intervenire su un’area che è tutelata. A volte un canale di dialogo e
trasparenza eviterebbe molte preoccupazioni”, è il commento di Lisa Secchia.»
Oggi lunedì 17 novembre, nel giorno di scadenza della proroga per la partecipazione al Bando “Energia 5.0» pubblicato dalla Società Difesa Servizi s.p.a. lo scorso 4 giugno, il Comitato “Salviamo PortoVecchio» saluta con favore l’interessamento del Senatore Barcaiuolo e dell’Assessore Secchia alle sorti di PortoVecchio.
Il Comitato desidera altresì chiarire e ricordare che i siti oggetto del citato Bando sono stati «analizzati e dichiarati idonei» da un Commissario Speciale nominato dal Ministro della Difesa, il Generale Michele Sirimarco, e da due Vice Commissari Speciali nominati su proposta rispettivamente del Ministro della Cultura e del Ministro dell’Ambiente, l’Architetto Esmeralda Valente e l’Ingegner Mauro Mallone.
Gli stessi hanno prodotto e firmato una «Dichiarazione di Idoneità», facilmente scaricabile dal sito ufficiale del Bando (https://www.difesaservizi.it/gara-energia-concessione-sedimi-impianti-produzione-energia-fontirinnovabili), in cui si legge che il sito di PortoVecchio «pur con le limitazioni derivanti dai vincoli evidenziati nella citata allegata scheda di sintesi, è IDONEO all’istallazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili per la cui realizzazione sarà adottata la procedura autorizzativa semplificata».
Il Comitato ribadisce dunque la propria richiesta, già avanzata lo scorso 15 settembre forte di 1735 firme raccolte nell’arco di tre settimane: che PortoVecchio, alla luce del suo straordinario valore storico—architettonico e naturalistico—ambientale nel 2016 riconosciuto dalla Sovrintendenza con vincolo monumentale, venga espunto dall’elenco dei siti in gara nel citato Bando.
Richiesta, questa, condivisa e rilanciata anche dall’Amministrazione Comunale di Mirandola, che nella persona del Sindaco Letizia Budri ha inviato una lettera ufficiale alle Autorità competenti in cui si legge:
«l’Amministrazione Comunale di Mirandola intende esprimere formale e motivata richiesta affinché il sito denominato “Centro
Materiali da Ponte”, noto anche come ex Centro Militare Logistico Porto Vecchio di San Martino Spino, venga stralciato dall’elenco
dei beni oggetto di concessione per la realizzazione di impianti di produzione da fonti energetiche rinnovabili (FER), previsto dalla
procedura di gara “ENERGIA 5.0” recentemente avviata da Difesa Servizi S.p.A.»
Nella stessa lettera, datata 26 settembre, il Sindaco dichiarava ancora:
«riteniamo non coerente con gli obiettivi di tutela del patrimonio storico e paesaggistico l’inserimento del sito tra quelli destinati a
finalità produttive, che rischiano di non risultare compatibili con la salvaguardia del suo valore testimoniale e con le esigenze di
conservazione e valorizzazione»; e denunciava una «profonda e condivisa preoccupazione espressa da un comitato spontaneo di
cittadini».
Nel successivo Consiglio Comunale del 29 settembre veniva approvata all’unanimità la mozione presentata dai Consiglieri Guarda e Siena, in cui si chiede all’Amministrazione Comunale che: «si attivi presso gli enti competenti per escludere l’area di Portovecchio dal Bando Energia 5.0 di Difesa Servizi Spa, ovvero dall’insediamento di impianti fotovoltaici a terra».
Il Comitato «Salviamo PortoVecchio» esprime piena fiducia nella Soprintendenza, ma considera lo scenario descritto (idoneità formalmente dichiarata e procedure autorizzative semplificate e accelerate) tutt’altro che rassicurante.
Purtroppo allo stato attuale la vicenda non risulta felicemente chiusa, né si vede come si sarebbero potute evitare le molte preoccupazioni (peraltro, come si è visto, anche puntualmente motivate e largamente condivise) in mancanza di riscontro da parte dei Ministeri della Difesa, della Cultura e dell’Ambiente, nonché della Società Difesa Servizi.
Alla richiesta del Comitato, supportata dalla raccolta firme prima e da un appello di personalità eminenti del mondo della cultura poi, ha fatto seguito la formale richiesta dell’Amministrazione Comunale di Mirandola; preceduta, quest’ultima, da un’interrogazione presentata dal Consigliere Muzzarelli in Regione Emilia—Romagna e da un’interrogazione parlamentare presentata dall’Onorevole Vaccari alla Camera dei Deputati.
Ad oggi, 17 novembre, giorno della scadenza, PortoVecchio non è stato rimosso dall’elenco dei siti in gara come si chiedeva e come nel frattempo è accaduto ad altri ben quattro siti.
La speranza è che non siano state presentate domande. Il Comitato confida che l’Amministrazione Comunale di Mirandola sarà conseguente al voto unanime sopra ricordato e prenderà prontamente
informazioni sull’esito delle procedure di gara.
Frattanto, l’appello a personalità eminenti del mondo della cultura promosso negli ultimi giorni dal Comitato ha raccolto fra le più recenti la sottoscrizione del Professor Luca Mercalli, che nel dichiarare «la contrarietà all’impianto fotovoltaico a terra in una zona di pregio paesaggistico-culturale nasce dal fatto che si dovrebbe dare precedenza all’installazione degli impianti su terreni già cementificati o comunque compromessi da altre attività urbanistiche» ha espresso la posizione e la sensibilità del Comitato. Sono state raccolte decine di
adesioni di alto profilo che ci si augura potranno contribuire all’ideazione e alla realizzazione di un futuro
quale PortoVecchio merita.