Il passaggio di Hitler sulla Bologna – Verona
Adolf Hitler,in viaggio verso Roma,attraversò anche la Bassa il 3 maggio 1938, un giorno considerato così memorabile da essere proclamato festa nazionale.
Adolf Hitler,in viaggio verso Roma,attraversò anche la Bassa il 3 maggio 1938, un giorno considerato così memorabile da essere proclamato festa nazionale.
Forse non tutti sanno che “La Postina” non ha mai praticato questa attività , bensì ne ha ereditato lo “scutmài” dal marito… che lavorava in posta a Mirandola.
Una delle componenti più spettacolari del gioco è la “segnata”, cioè un particolare movimento per far sapere al compagno di squadra le carte di cui si è in possesso……..
Dopo la dipartita di Fulvia da Correggio, ottobre 1590, il governo dello Stato della Mirandola passò a Galeotto III che due anni dopo, a causa della sua malattia, si ritirò a vita pia lasciando tutto nelle mani del fratello Federico II………
Un’altra bella maccia l’è stà Bruno Vecchi ch’i dgivan al Bel Bruno. Anca lù l’era un bell tipo, scars lavuradòr ma in cambi bon magnadòr e bon bavdòr…..
Na volta, la volp, ch’l’era in gir, d’ nott, d’intoran a na cà par zarcar quell da rubar, l’era saltàda in zima la sòia dal pozz e l’ a gh’ era sblizgàda dentar……
Era d’estate, tanto tempo fa….. (1962 o 63?).
Ospitavamo a casa nostra Laurette, figlia di nostri parenti francesi. Una gran bella ragazza e, sebbene avesse qualche anno più di me, accompagnandola in giro per Mirandola “mi stimavo” un bel po’ con i miei amici a farmici vedere insieme……..
Oltre ai barchessoni, dal 1863 in poi furono costruite nel tempo 19 “Tettoie”, lunghe stalle di forma più tradizionale che secondo una diceria paesana (mai suffragata da documenti) non avrebbero avuto in origine i muri perimetrali (da quì “sarebbe” nato il nome tettoie.)
…avvenne a Mirandola negli anni ’50 quando fu deliberatamente distrutto un autentico capolavoro di urbanistica sociale e di arredo urbano costruito in perfetta coerenza col territorio…….
Purtroppo è una tradizione ormai in disuso, si passava il mattino del primo dell’anno nuovo, per augurare un buon anno e ricevere un piccolo obolo, qualche monetina, però attenzione, non erano accettate le bambine, ritenute portatrici di disgrazie se si mostravano per prime.