Luca “Orione Reggiani” – Inseguendo Hubble
INSEGUENDO HUBBLE
Bentornati amiche ed amici!
Nella continua ricerca di nuovi oggetti deep sky da fotografare, alcuni sono ricorrenti: non solo per la grande bellezza quanto per essere un vero e proprio banco di prova per se stessi e le proprie capacità.
Nel mio caso il banco di prova sono i “Pilastri della creazione” una nursery stellare a circa 5700 anni luce da noi.
Non sono esattamente un obiettivo facile, soprattutto per la bassa elevazione dall’orizzonte, che alle nostre latitudini culmina al massimo a 20°, e rimangono disponibili per un paio di ore utili dalle 22 in poi.
Ma oltre ad essere il mio banco di prova annuale, sono particolarmente legato a questa nebulosa: infatti nel 1995 quando trasmisero al telegiornale la foto del telescopio spaziale Hubble rimasi affascinato di quello che si celava là nel profondo.

La prima foto nel 2023
Nel 2023 dopo 9h di segnale acquisito con la camera astronomica a colori, un normale CMOS da reflex con aggiunto un circuito di raffreddamento, la prima immagine fatta da sotto casa.
Nonostante fosse già un anno che scandagliavo le profondità del cielo mi dissi “quindi è possibile vedere quello che Hubble vede!”
Qualcosa scattò dentro di me: una sfida con gli strumenti e le tecniche di acquisizione per cercare di arrivare ai livelli di un telescopio spaziale; certo non è possibile battere un telescopio che lavora 24/7 a 500km di quota con uno specchio da 2,5 metri.
Finita la stagione estiva ripresi poi i lavori sulla stessa immagine a luglio 2024 questa volta però aggiungendo anche la fotocamera monocromatica e l’utilizzo dei filtri specifici a banda stretta, nel tentativo di dare quella spinta in più all’immagine finale

Arriviamo quindi nel 2025 e all’ultima versione dei pilastri della creazione.
Questa volta però la sfida si pone su tutto un nuovo livello: acquisire i dati ed elaborare l’immagine seguendo la “Hubble Palette”, un set di filtri e colori particolari (nel dettaglio la linea di emissione dello Zolfo a 670nm, l’Idrogeno a 656nm e l’Ossigeno a 500nm) scelti dalla Nasa per il suo telescopio di punta.
Per me si sarebbe trattato di una lunga serie di notti di lavoro, fortunatamente coadiuvati dall’osservatorio remoto (sempre pronto all’attivazione e alla raccolta dati) e dall’uso esclusivo della fotocamera monocromatica, con una maggiore efficienza nel raccogliere la debole luce della nebulosa.
Dopo 12 ore di raccolta dati, avvenuta dal 3 agosto fino al 18 agosto, finalmente ho tutti i dati per ottenere l’immagine finale

Il risultato finale mi ha lasciato senza parole: ero davanti ad una foto molto simile a quella del telescopio Hubble, forse giunto alla fine di un viaggio fatto di notti insonni,
algoritmi e…… no, non si ferma qua il viaggio, sto già pensando a come migliorare
ulteriormente l’anno prossimo!
Ora so cosa vi state domandando: le stelle hanno il colore sbagliato!
Si lo so ed è la particolarità della Hubble Palette pura ed originale: non essendo “colori normali” non hanno lo stesso bilanciamento quindi le stelle risultano di un colore errato.
Avrei potuto correggere gli astri con la versione cromaticamente (ed anche spettrograficamente) corretta ma non sarebbe stata più la versione pura.
Come riferimento vi metto qui sotto la foto di Hubble, così potete confrontare le due foto (nb. Le stelle color errato!)

| By NASA, ESA, and the Hubble Heritage Team (STScI/AURA) – http://hubblesite.org/image/3471/news_release/2015-01, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=38165284 |
Nella nebulosa però c’è molto altro, allargando il campo vista possiamo ammirare una notevole quantità di poveri oscure e gas ionizzati, sinonimo di una zona molto attiva.
E’ stato molto divertente ed in certi versi anche una sfida interessante estrarre quanto più segnale e valorizzare a pieno questa zona.
Dai singoli set di dati si poteva già percepire una notevole profondità di campo che regala l’illusione di guardare dentro una grotta profonda, con in fondo una luce che illumina la volta.

Il campo più esteso dei “pilastri della creazione”
Per questo mese è tutto!
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Fino alla prossima, ciao e cieli sereni!
Luca “Orione” Reggiani