Il nuovo Sistema Universale Planetario Metereologico di Antonio Bernardi
di Maurizio Bonzagni
Antonio Bernardi è un mirandolese di fine ‘800 reso celebre fino ai giorni nostri per il soprannome che
i cari compaesani gli affibbiarono in modo un po’ canzonatorio: al Barnardon.
Dapprima poeta, poi astronomo, ufficialmente Maestro di disegno e, soprattutto, acceso sostenitore del Duca d’Este, signore delle nostre terre, in epoca di moti carbonari.
Una vita dignitosa di povertà con la convinzione di essere un grande astronomo, ignorato dalla scienza ufficiale e dai suoi concittadini e più volte da quest’ultimi deriso a colpi di componimenti satirici a cui il Bernardi, da buon poeta, rispondeva in rima, con botte e risposte lette nella bottega del barbiere in piazza o affisse sui muri.
… da qui il famoso soprannome.
Dalle sue osservazioni notturne di stelle e pianeti scopre che il Sistema Solare di Copernico e Galileo non è corretto, infatti la terra gira sì intorno al sole compiendo un’orbita circolare ma portandosi dietro tutto il pacchetto degli altri pianeti che orbitano solo intorno ad essa e solo con essa intorno al sole.
Propone la sua teoria alle massime autorità scientifiche del ducato di Modena e alla prestigiosa università di Bologna ma non viene molto preso sul serio. Allora decide di divulgarla al popolo attraverso pubblicazioni metereologiche di Bollettini Celesti in cui si firma anonimamente l’Astrologo Mirandolano. Anticipando e promuovendo così la pubblicazione successiva di un opuscolo con le prove della sua teoria: Il “Nuovo Sistema Universale Planetario Meteorologico” di Antonio Bernardi, dato alle stampe nel 1850.
Una pubblicazione frutto dello studio dal suo abbaino che solo in poche copie è riuscita ad arrivare fino a noi e la sua divulgazione per intero sul nostro sito è un tributo doveroso che Al Barnardon deve al suo ispiratore, rendendolo così noto e dissipare le tenebre che coprono la conoscenza delle Sfere celesti, come scriveva l’autore nella premessa del suo volumetto, esprimendosi in terza persona.
Una iniziativa resa possibile dalla volontà di condivisione di un noto collezionista di cose mirandolesi, l’architetto Giovanni Benatti, che ci ha permesso di fotografare pagina per pagina il prezioso libretto perché potesse essere visibile a chiunque, curiosi e appassionati di cose mirandolesi.
Basandosi sul suo sistema solare il Bernardi pubblicò poi i Pronostici delle Stagioni, in cui prevedeva ogni quattro mesi le giornate di sole e di pioggia, di nebbia e di vento, a beneficio degli agricoltori e dei cittadini del ducato intero. Fino al 1859 quando l’iniziativa chiuse per i troppi debiti verso la tipografia, poco prima della morte del suo stesso autore, all’età di 64 anni.
Nel 1879 nasceva “Al Barnardon”, a lui nel suo abbaino ispirato.