Luca “Orione” Reggiani – Il giorno in cui una stella muore
IL GIORNO IN CUI UNA STELLA MUORE
Bentornati con Latitude 44.5!
Nulla nell’universo è eterno e come sappiamo anche le stelle hanno un loro ciclo vitale: nascono in una nube di molecole di idrogeno e polveri, consumano idrogeno ed elio per qualche miliardo di anni (nb. Dipende dalla massa della stella, più è grande più velocemente consuma i materiali e avrà una durata minore) e termina la propria esistenza in modo più o meno spettacolare.
Oggi vediamo la fine di una di queste stelle, la cui fine è stata veramente spettacolare e degna di nota: SN2023IXF.
19 Maggio 2023: l’astrofilo giapponese Koichi Itagaki durante le sue operazioni rileva una nuova stella apparsa nella galassia M101 – Pinwheel Galaxy (per gli amici la galassia girandola) da subito parte la segnalazione ed il follow up da parte degli osservatori: si tratta di una supernova, una stella molto più massiccia del nostro sole è giunta a fine vita.
La galassia M101 è abbastanza vicina 21 milioni di anni luce quindi un target facilmente fotografabile e dalle prime indagini sulla supernova sembra che sia una supernova di tipo 2 (una stella veramente grossa almeno 40 volte la massa del nostro sole) e ci si aspetta nei successivi 6gg un aumento molto marcato della luminosità della supernova.
Alla supernova viene assegnato un nome identificativo: SN2023IXF
22 Maggio 2023: decido di partire a caccia della supernova, sperando di fotografarla nel picco di luminosità, alle 23 sono operativo e dopo 3 minuti di esposizione arriva la prima foto ed il risultato è straordinario.
La supernova è più luminosa del nucleo della galassia!
Purtroppo è lunedì e non posso continuare tutta notte quindi alle 01:30 termino la sessione e porto a casa 2h e 30min di preziosi dati ma sono ben fiducioso del risultato.
Nei giorni a seguire ho elaborato i dati e seguito gli sviluppi da parte degli altri colleghi e degli osservatori e sembra che nella giornata del 22 maggio ci sia stato il picco della luminosità: una fortuna veramente incredibile!!!
Purtroppo la fotocamera ha avuto qualche problema di stabilità e l’immagine finale non è nitida come speravo tuttavia essere consapevoli di quello che si sta guardando, una stella che sta esplodendo in un’altra galassia distante 21 milioni di anni luce, la cui luminosità dell’evento supera il nucleo galattico è impressionante
Ora provate a pensare una cosa: quanta energia è stata liberata in quella esplosione? La luce di una singola stella morente era più intensa di quella del nucleo della galassia ospite, e lì di materiali ed energie in gioco ce ne sono parecchie.
Mi viene da pensare agli eventuali pianeti che orbitavano intorno alla stella progenitrice della supernova: cosa si poteva vedere nei giorni precedenti l’esplosione?
Una cosa è certa: un eventuale sistema planetario non esiste più e probabilmente qualsiai cosa nei primi 5 anni luce dalla supernova non ha passato un bel periodo.
Voglio chiudere questo articolo parlando del buono delle supernove: nonostante siano uno degli eventi più catastrofici ed energetici dell’universo, sono anche l’origine dei materiali che possono dare origine alla vita.
E’ solo grazie ai materiali pesanti come Ferro, Carbonio, Silicio che vengono generati nel nucleo delle stelle massive e sparsi nell’universo grazie alle supernove che la Terra può esistere.
Si può anche dire che la vita (per come la conosciamo noi) esiste: la vita sulla terra è basata sul carbonio, noi stessi siamo basati sul carbonio.
Senza supernove non ci sarebbe in giro il materiale per costruire una terra e la vita.
Probabilmente anche il nostro sole è stato generato da una supernova: l’onda d’urto di una supernova vicina potrebbe aver compresso una nube di polveri e gas dando origine al nostro sistema solare.
Siamo letteralmente “figli delle stelle”.
Per oggi è tutto, continuate a seguirmi sui canali social e se avete domande non esitate a chiedere! Cieli sereni!!
Latitude 44.5 – Luca “Orione” Reggiani
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