San Biagio in Padule – Frazione di San Felice sul Panaro
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Ci sembra giusto ricordare le nostre frazioni, un tempo ricche di storia e, sempre più spesso, dimenticate e trascurate.
SAN BIAGIO IN PADULE
Frazione del comune di San Felice, da cui dista circa 4 chilometri, dalla parte settentrionale. Anticamente la località era chiamata Palus major, palude maggiore: è citata per la prima volta in un documento del 1228, mentre in una carta del 31 agosto 1326 troviamo la prima menzione della chiesa dedicata a san Biagio. Però attorno al Mille nella località esisteva una cappella dedicata al mistero evangelico dell’Ascensione del Signore.
All’inizio del secolo XVIII la chiesa venne rifatta, poi fu ampliata a metà di quello stesso secolo, e così furono rifatti l’abside, il coro, la sagrestia.
Nell’interno, ad un’unica navata, con quattro cappelle per lato sono conservati due bei quadri del carpigiano ottocentesco Albano Lugli («Madonna col Bambino, S. Sebastiano e S. Biagio» eseguito nel 1884, e «Miracolo di S. Biag’io»); uno del modenese ottocentesco Antonio Simonazzi («Madonna col Bambino, S. Giuseppe, S. Antonio da Padova e S. Giulia») e un altro di buona esecuzione del Seicento («Madonna della Ghiara, S. Francesco e S. Giovanni»); del Cinquecento è un dipinto («Pietà»), copia del capolavoro michelangiolesco che si trova in S. Pietro a Roma. Interessanti sono pure tre belle «ancone» in scagliola: una seicentesca e le altre due ottocentesche, opere, queste ultime, di Stefano Diacci; una quarta «ancona» è in marmi policromi. Non dimentichiamo un paliotto in rilievo, un «Crocifisso» in stucco, un antico fonte battesimale in marmo e, nella sagrestia, bei mobili e arredi sacri.
Nel territorio di San Biagio si trova un caratteristico capitello, chiamato La Croce, con una bella immagine della Madonna: dal centro della carreggiata, ove si trovava fino a qualche anno fa, è stato spostato su un lato della strada. ‘
Sempre nella frazione si trovano alcune ville gentilizie, del Settecento e dell’Ottocento: villa Ferraresi, villa Testi, villa Galeazza, casa Cappelletta, Casina Picca, Ascensia (ex chiesa dell’Ascensione), Fondo Bianca, ecc.
Tratto da: Enciclopedia Modenese
Autori: Giancarlo Silingardi – Alberto Barbieri
Il Segno dei Gabrielli Editori
Anno: 2003