Don Pietro Gambetti – un combattente senza fucile

Don Pietro Gambetti – un combattente senza fucile

15 Agosto 2015 0
Don Pietro Gambetti
Don Pietro Gambetti

Alcuni giorni fa Giorgio Morselli, noto commerciante e artigiano mirandolese, mi mostrò una lettera che suo padre Acquilino, militare in Africa, aveva scritto a Don Pietro Gambetti ,viceparroco di Quarantoli, ringraziandolo per le notizie ricevute sulla sua famiglia. L’allora arciprete di Quarantoli era Don Fedozzi ancora oggi ricordato per le sue doti di terapeuta guaritore e morto per le ferite riportate durante un bombardamento al treno che lo trasportava a Modena.

Vengo così a sapere che la signora Maria Angela Gambetti (nipote di Don Pietro e abitante a Bologna) aveva deciso di donare la raccolta epistolare dello zio ai loro destinatari, quasi tutti militari in guerra.

Don Pietro Gambetti nacque a Bagnara di Romagna nel 1912 ed esercitò il suo ministero a Quarantoli dal 1939 al 1945, in pieno periodo bellico.

Lo ricordano in tanti per aver aperto la sua canonica a tutti i partigiani della zona. Si racconta che ricevette un polacco disertore della Wehrmact e lo tenne nascosto fino a che non passò ad una formazione partigiana. Anche il piccolo apostolo di Don Zeno, Alide, con un gruppo di amici rimase in casa del parroco finchè non si unì ai partigiani in montagna.

Portava la comunione ai componenti della resistenza nei rifugi scavati in aperta campagna e mimetizzati con la paglia. Spesso si presentava ai comandi tedeschi per salvare i suoi parrocchiani in pericolo e prestava aiuto in occasione della distribuzione di viveri con la stesura di un elenco dei poveri della zona..

Dopo l’armistizio nascose e salvò dalla Gestapo un brigadiere dei carabinieri, due siciliani ,un giovane toscano e tre partigiani.

Per il bene operato con tanta umanità, Don Pietro Gambetti venne nominato Canonico della Collegiata di Concordia e onorato dal CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) di Mirandola con un attestato di benemerenza.

Fu una delle persone che ebbero il coraggio di lottare senza fucile, rischiando continuamente la propria vita per il bene altrui.

Morì assistito dagli amici di Quarantoli  nel 1989.

 

Aquilino Morselli
Aquilino Morselli
Don Pietro con i ragazzi della sua parrocchia di Quarantoli nel 1943
Don Pietro con i ragazzi della sua parrocchia di Quarantoli nel 1943