Antichi palazzi – Villa Duò- San Felice
Facciata
Si deve al professore modenese Arturo Prati (Modena 1871-1944), «il più attivo e sensibile professionista del momento» (V. Vandelli, in Liberty…, 1988, p. 15), la ristrutturazione nel 1905 di questa villa preesistente che, acquistata da Antonio Duò, venne completamente «riabbellita» mantenendo tuttavia l’impianto tradizionale con loggia passante e torretta ad altana.
All’esterno il rinnovamento si riscontra nella fitta decorazione floreale dei cementi e dei ferri battuti. All’interno le decorazioni murali e l’arredamento conferiscono alla villa quel sapore di novità tipico delle progettazioni integrali del Prati, che lo vedono protagonista colto e capace nella Modena dei primi anni del Novecento. Architettura, decorazione e arredo di palazzi, negozi, ville, teatri con esiti stilistici organici e unitari.
Il messaggio dell’«arte nuova» si legge anche nella villa di San Felice, dove le bussole in legno apposte agli ingressi della loggia, i termosifoni in ghisa, i mobili funzionali della vita borghese si accompagnano nelle forme alle decorazioni murali un tempo presenti ovunque, in un continuo reciproco rapporto tra architettura e decorazione. Nell’altana a lucerna un paesaggio d’acqua incorniciato da un giro di ninfee si assesta sulle pareti del cupolino sfondato conferendogli il significato di passaggio verso l’esterno.
Giovanni Benatti
Tratto da: Architetture a Mirandola e nella Bassa Modenese
A cura della Cassa di Risparmio di Mirandola
Anno: 1989