Antichi Palazzi – Palazzo Silingardi – Mirandola
Palazzo Silingardi sec. XX
Mirandola, via Fulvia.
Come per molti altri edifici del modenese innalzati sul finire dell ’Ottocento o ai primi del Novecento, anche in palazzo Silingardi i motivi decorativi condotti secondo l’innovante gusto liberty si assestano su una struttura sostanzialmente tradizionale.
Nella facciata appaiono circoscritti ai cementi floreali delle mostre delle finestre, agli esili e stilizzati ferri del balconcino e agli intagli del portone in legno, cui corrisponde all’interno dell’androne la porta vetrata che esibisce le iniziali della famiglia fra le trame simmetriche e nervose dei ferri.
La tenue decorazione che in origine interessava tutto il vano scala — una fascia con garofani e onde sovrastante uno zoccolo marmorizzato — si conserva solo limitatamente alle prime rampe. Il resto, come tutta la decorazione del secondo piano, è stato scialbato in tempi recenti, colle incongrue ristrutturazioni conseguite allo smembramento del palazzo.
Ancora ben conservate appaiono le pitture al piano nobile, nonostante l’attuale frazionamento fra due proprietà. Di grande effetto, pur nel ricorso a moduli ripetitivi, gli ornati della loggia, che si snoda parallela alla facciata principale. Alle pareti vaste specchiature rosate adorne con fasci di fiori e foglie pausati da un’aquila affrontata si assestano fra un alto zoccolo a specchiature marmorizzate e paraste concluse da mazzi di roselline selvatiche, reputate con analoghe stilizzazioni nelle fasce di partitura del soffitto cassettonato. Stucchi per le mostre delle porte, che danno accesso alle stanze collocate ai lati della loggia, dai soffitti tripartiti campiti da simmetriche volute di frutti e fiori, rose e girasoli.
Repertori «esotici» per il salotto dove compare un fregio di grande valenza decorativa: scene d’interno di casa giapponese pausate da un complesso motivo a tre pavoni assestati in forma di ventaglio intercalati a inedite cariatidi «in costume» cui fanno corona foglie di loto disposte raggiera. Tutto secondo una distribuzione di ambienti e repertori e un ricorso a partiture spaziali , sostanzialmente analoghi a quelli adottati a villa Personali.
Consonanze di temi anche con villa Rebucci in particolare nel motivo del bordo con cerbiatti in fuga, che in palazzo Silingardi compare nella fascia del soffitto della sala da pranzo, pausata agli angoli da quattro medaglioni con profili femminili adorni di frutti alludenti alle stagioni. Repertori del nuovo stile anche nel sottostante fregio: un bordi di ireos inframezzato da un intreccio di fagiani.
Maria Pace Marzocchi
Tratto da: Architetture a Mirandola e nella Bassa Modenese.
A cura della Cassa di Risparmio di Mirandola
Anno: 1989