Antichi palazzi – “La Graziana” – Mirandola
La Graziana
secc. XIX-XX
-Mirandola, San Giacomo Roncole.
Il presidio agricolo detto «La Graziana», appartenne alla famiglia Oraziani fino al 1784, quando insieme agli altri fondi della medesima proprietà venne acquisito dai Molinari di Minandola che ne fecero una grande azienda agricola (E. Andreoli, 1987, p. 64). Esso fu corredato di villa padronale solo alla fine dell’ Ottocento, verosimilmente in occasione della fondazione nel 1881 da parte di Gioacchino Molinari della Società Agraria di cui lo stesso fu presidente fino al 1889.
Il complesso era costituito dalla villa e da un edificio rurale allungato con torre a colombaia che ancora oggi funge da «fattoria» e da abitazione per i custodi della proprietà.
La villa quale ora si presenta è frutto di una ristrutturazione avvenuta nel 1920 su progetto dell’ingegnere Casimiro Zorzi, che alleggerì la facciata aprendo un loggiato a cinque arcate sopra a quello già esistente al piano terra, anch’esso presumibilmente modificato. Anche l’impianto tradizionale della loggia passante con stanze laterali venne «ammodernato» creando un grande salone trasversale con colonne centrali.
Tutto l’interno fu ridecorato con graffiti con motivi geometrici e stilizzati, cari al gusto neogotico e che troviamo replicati io molti edifici «restaurati» in quest’epoca (va ricordato il castello di Gradara cui pare qui ricondursi il decoratore) o ideati ex novo come il borgo di Grazzano Visconti. che in Emilia rappresenta l’esempio più significati di «inganno» storico.
Il complesso della villa e della “fattoria” cui si deve aggiungere al di là della strada l’orotatorio di S. Liberata di origine seicentesca, è immerso in un vasto parco all’inglese con alberi ad alto fusto, pergolati e aiuole.
Giovanni Benatti
La Graziana. Oratorio di S. Liberata
secc. XVII-XIX
Mirandola, San Giacomo Roncole.
Costruito nel 1671 al bivio fra due vie dove già dal 1568 esisteva una cappelletta a protezione dei viandanti, l’Oratorio di S. Liberata fu tenuto dai Graziani fino al 1784 poi dai Molinari, quali proprietari dei fondi adiacenti (E. Andreoli, 1987).
A un esterno ancora seicentesco molto semplice con fronte timpanato fa riscontro un interno in cui si leggono gli interventi succedutisi nei secoli: l’altare dorato settecentesco con colonne scanalate e timpano spezzato, la decorazione tardo ottocentesca della cupola e delle lunette, le vetrate colorate di gusto neogotico. L’oratorio è ancora aperto al culto per la celebrazione di alcune feste e anniversari a cura degli attuali proprietàri della «Graziana».
Giovanni Benatti
Tratto da: Architetture a Mirandola e nella Bassa Modenese.
A cura della Cassa di Risparmio di Mirandola
Anno 1989