Antichi palazzi – Barchessone Barbiere – Mirandola, San Martino Spino, Portovecchio
Barchessone Barbiere
Barchessone Barbiere
Sec. XIX
Mirandola, San Martino Spino, Tenuta di Portovecchio
L’importanza storica di Portovecchio per l’allevamento equino semibrado voluto dai Pico e noto anche nei vicini stati padani, venne confermata dalla disposizione del Ministro della Guerra che con il Regio Decreto del 19 Aprile 1883 decise di insediare in quella antica tenuta, ora proprietà militare, il V° Deposito allevamenti cavalli.
Si diede cosi avvio, dall’appaltatore Mario Zoboli di Modena, alla costruzione di sei «barchessoni» ognuno contraddistinto da precisi toponimi locali: Barchessone Vecchio, Barbiere, Portovecchio, Fieniletto, Cappello e Pascolo.
La tenuta annessa al Deposito allevamenti si estendeva per una superficie di 671 ettari in buona parte occupata da prati stabili, erbai, coltivazioni ad avena e a veccia tali da consentire l’autosufficienza del centro. A seguito della riforma generale dei centri militari di raccolta ed allevamento bestiame, nel 1954 il Deposito di Portovecchio venne chiuso e la quasi totalità dei terreni e dei fabbricati concessi in affitto alla Cassa per la Piccola Proprietà contadina e da questa alla Cooperativa Agricola «Foscherini». Inizialmente riconvertiti all’allevamento bovino, in parte poi distrutti da incendi, oggi vengono destinati a deposito per attrezzi e macchinari agricoli.
Caratteristici prodotti dell’ingegneria militare di fine Ottocento essi rispondono a precise esigenze funzionali con differenti soluzioni tipologiche. I Barchessoni (a pianta poligonale di 75 metri di diametro) sono per lo più contraddistinti dalla presenza all’interno di una sola colonna centrale talvolta dotata di scala interna. Gli elementi portanti del tetto disposti a raggiera poggianti su una serie di pilastri intermedi coprono un’unica ed ampia platea.
Vincenzo Vandelli
Tratto da: Architetture a Mirandola e nella Bassa Modenese
A cura della Cassa di Risparmi di Mirandola
Anno: 1989
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