Anni 50 – Scuole elementari – I nuovi programmi
1955 Scuole elementari Classe V c. '55-'56 (maestro I. Michelini) gent.conc. Manuela Michelini
Nei Programmi Ermini del 1955 la dottrina cattolica è nuovamente posta come “fondamento e coronamento dell’istruzione”. L’alunno viene visto tutto come “intuizione, fantasia e sentimento” e si afferma che non si deve soffocare o forzare la sua maturazione. Si sostiene il principio della gradualità dell’apprendimento. La scuola elementare, con la Legge 24 dicembre 1957, n° 1254, è divisa in due cicli: il 1° comprende le classi la e 2a;
il 2° comprende le classi 3a, 4a, 5a. Alla fine del primo ciclo si deve sostenere un esame per passare al ciclo successivo.
Le discipline del 1° ciclo sono sei: religione; comportamento ed educazione morale e civile; educazione fisica; lettura, scrittura ed altre attività espressive; aritmetica e geometria; attività manuali e pratiche. Nel 2° ciclo le discipline sono 8 perché si aggiungono storia, geografia e scienze; disegno, recitazione e canto. La dizione “lingua italiana” sostituisce la precedente “lettura, scrittura ed altre attività espressive”. Sono dispensati dall’insegnamento della religione i bambini i cui genitori ne facciano espressamente richiesta.
Nel 1955 viene istituita anche la Scuola Post-Elementare (classi 6a, 7a e 8a), che affianca la Scuola Media preparatoria al Liceo e la Scuola di Avviamento Professionale.
1956 Scuole Elementari gent.conc. Franco Bonzagni
Anno scolastico 1958-1959 – classi maschili
I giorni di scuola sono 176, dal 6 ottobre al 22 maggio; gli insegnanti sono in servizio fino al 30 maggio per gli scrutini. Nella scuola funzionano 3 classi prime, 2 seconde, 3 terze, 3 quarte e 3 quinte. Le classi sono formate da circa 25 alunni e sono abbastanza omogenee per età. Nelle classi 3a e 4a ci sono alunni ripetenti di diverse annate. Si contano in tutto circa 350 alunni.
È presente una pluriclasse differenziale mista composta da 12 alunni di diversa età, nati dal 1946 al 1952. Questi alunni presentano problemi di apprendimento, memoria, disturbi dell’attenzione, del comportamento, epilessia…
L’insegnante annota sul registro:
“Il livello medio della classe è molto basso. Sottoporrò gli alunni a visita presso il Dispensario di Igiene Mentale per avere dati precisi”.
“ Questo alunno è l’elemento più grave della classe (1946). Si esprime con difficoltà, i suoi movimenti non sono coordinati, non riesce ad indossare da solo alcun indumento e a reggere la matita. Non spero di potergli insegnare a scrivere nel corrente anno. Mi piacerebbe adattarlo alla vita scolastica, infatti per ora urla, scappa, lacera ciò che gli capita tra le mani. È molto affettuoso con i compagni e l’insegnante, a volte però picchia e graffa”.
Alla fine dell’anno scolastico 7 alunni della classe sono approvati e 4 di questi rientrano nelle classi normali.
È presente anche una classe la di recupero mista, composta da 10 alunni presi da tutte le prime, la cui attività inizia alla fine di gennaio. Si tratta di bambini con gravi problemi di salute (meningite, sordità grave…) o in situazione di disagio familiare. Il 25 gennaio la maestra commenta:
“ Oggi si è formata questa prima di recupero. Sono 10 bambini presi da tutte le prime. Sono rimasti indietro rispetto ai compagni, ma spero siano tutti recuperabili. Uno soltanto è stato ammalato gravemente da piccino, per forte anemia rimanendo molto tardivo. Parla come un bimbo di 3 anni. Gli altri, se si fa tutto molto adagio, seguono. La classe è fornita di sussidi didattici atti a individuare i bambini minorati fisici e psichici; questi e le informazioni avute dai genitori mi permettono di curarli individualmente, unico mezzo che, a mio avviso, riesca a recuperare i miei alunni”.
1957 Scuole elementari cl.III c gent.conc. Roberto Bellini
1957 Scuole elementari M.o Michelini - gent.conc. Manuela Michelini
Alla fine del 1° ciclo (classe 2a) ci sono gli esami con esito di “approvato” o “rimandato”. Gli alunni rimandati e quelli assenti nella la sessione possono ripetere l’esame a settembre. In 5a c’è l’esame finale, con una commissione composta da insegnanti di altre classi. Continua la prevalenza di maestre rispetto ai maestri.
Dal registro di classe prima:
“…mi viene assegnata la classe 1“ composta di 22 alunni tutti belli, puliti, ordinati nella loro divisa scolastica, felici di venire a scuola e desiderosi di imparare …ed io, come sempre, mi sento attratta verso di loro con i migliori propositi… con la speranza di riuscire ad ottenere buoni risultati…”.
All’inizio dell’anno scolastico tutte le insegnanti di classe la vengono convocate in Direzione dove la Sig.a Direttrice invita le insegnanti più anziane a condividere e scambiare le proprie esperienze con le altre insegnanti e a sostenere le più giovani. Gianni Rossi commenta: “Forse tutte le maestre di prima elementare sono bellissime. Peggiorano non perché invecchiano loro, ma perché cresciamo noi”.
In corso d’anno si raccolgono fondi per il pagamento delle pagelle e per molteplici iniziative: la “Giornata Mondiale del Risparmio” {…Dio ha comandato: “Raccogliete anche gli avanzi … che nulla si perda”), festeggiata il 31 ottobre di ogni anno; le tessere della società D. Alighieri”; le offerte per i sussidi audiovisivi; l’abbonamento annuale al giornalino “Nostri ragazzi” al quale possono collaborare maestri e genitori; l’eventuale spettacolo cinematografico (150 £); lo spettacolo di burattini al Circolo del Teatro (al quale partecipa un alunno meritevole per classe, scelto con votazione segreta dai compagni); la Giornata dei Patronati Scolastici (12 aprile); le tessere C.R.I. (Croce rossa italiana).
Nel corso dell’anno scolastico gli alunni “ …appartenenti a buona famiglia” sono invitati a portare indumenti da distribuire ai bambini più bisognosi. I maestri cercano di coinvolgere le famiglie nel percorso educativo dei bambini, soprattutto per quelli che mostrano difficoltà:” ..alcuni sono molto infantili e mi seguono a stento. Con questi ultimi ho già avuto contatto con le famiglie che mi hanno promesso di collaborare con me per riuscire ad ottenere un risidtato soddisfacente… ”.
La programmazione didattica è strettamente collegata all’osservazione della realtà: i cambiamenti stagionali, gli avvenimenti circostanti, le ricorrenze, le feste, i mestieri … costituiscono il punto di partenza di ogni attività didattica: “.. Guardiamoci intorno: conversazioni occasionali su qualsiasi argomento offerto dalle osservazioni dirette degli alunni e dai motivi stagionali: il cielo, il sole, l’aria, le piante, gli animali, ricopiatura del nome … Numerosi esercizi fonetici. Isolare il suono iniziale di ogni nome … scoprire che ad esso corrisponde un suono scritto … riconoscere il suono …”.
“… mentre ci si dispone per ordine di statura, mentre si assegna l’attaccapanni, il posto nel banco, mentre si gioca, si parla, si disegna …è un continuo misurare, confrontare, calcolare, avviare alla risoluzione di piccoli problemini”.
Le insegnanti cercano di costruire nelle classi un clima di rispetto, fiducia, disponibilità, convinte che questo sia fondamentale nello svolgimento del proprio lavoro. Spesso gli alunni più meritevoli ricevono “Biglietti di lode”.
“In questo periodo studio ad uno ad uno i miei scolari. Mi avvicino a loro con tenerezza, affettuosità. Cerco in tutti i modi di cattivarmi le loro simpatie, la loro stima, la loro fiducia … solo così avrò la possibilità di preparare il mio piano di lavoro e di educazione”. “I miei scolari mi seguono. Studiano, s’impegnano con volontà. Il gioco della tombola, dell’oca, del lascia o raddoppia è all’ordine del giorno… ”. “Ipremi per la gara delle tabelline, della buona lettura, della lezione studiata si moltiplicano. Tutti vogliono arrivare. In questo fervore di energie attive sono riuscita ad ottenere un gran miglioramento da molti bimbi…
1957 Scuole elementari Foto Attualità Marchi
Spesso gli insegnanti si interrogano sul proprio lavoro e cercano nuove strategie per andare incontro e motivare gli alunni più in difficoltà.
“Resisi vani i comuni mezzi didattici per insegnare la retta scrittura delle parole errate, ho fatto predisporre a ciascun alunno un foglio sul quale, di volta in volta, scrive in forma corretta le parole che più frequentemente erra. Tale foglio è posto sempre sul banco, in posizione di continua visibilità e questo per molti giorni. Tale espediente ha dato discreti risultati e diversi errori sono stati eliminati. È stato portato a termine il lavoro di composizione del mappamondo. E iniziata con entusiasmo e profitto una raccolta di minerali”.
“Interpretando lo spirito dei nuovi programmi, l’anno scorso invece di infierire contro gli alunni lenti e meno volenterosi, facendoli ripetere la quarta classe, ho promosso tutti, proponendomi nel nuovo anno scolastico di curare individualmente i più deboli e i meno dotati. Mi accingo quindi all’ardua impresa; la Provvidenza mi è venuta incontro: sono state istituite tre quinte e di 37alunni sono rimasto con 25”. (Questo maestro a gennaio lascia la classe per un incarico di Direttore Didattico presso la scuola di Pavullo, tornando in servizio come docente a febbraio).
“Fin dall’inizio dell’anno scolastico avevo diviso gli alunni in squadre e mediante “elezioni”avevo distribuito le cariche. Tale organizzazione si è rivelata molto utile soprattutto per i meno dotati: molti ragazzi non posseggono libri e enciclopedie per ricerche e per approfondire le loro cognizioni; gli amici di squadra, più fortunati, li invitano a casa loro e insieme studiano e approfondiscono il loro sapere”.
Tratto da: C’era una volta la nostra scuola…..150 anni di Scuola Elementare a Mirandola vissuti attraverso la lettura dei registri di classe.
Autori-Gruppi di lavoro: Bosi Nazzarena, Golinelli Silvia, Malaguti Marcella, Volponi Angela.
Con la collaboriazione dei docenti del gruppo per il Centenario della scuola: Anderlini Lorena, Bigi Stefania, Brunelli Cecilia, Dotti Milo, Oliva Anna Signori Laura.
Anno: 2011
Edizioni Al Barnardon
Costo Euro 13,00