Al Barnardon del 1880 – Bernacca? Gli fa un baffo!
- AL BARNARDON 1880 – ANNO BISESTILE •
(Il primo in circolazione, ma il primo in senso assoluto uscì nel 1879)
Grazie, miei cari mirandolesi, per l’accoglienza fatta al mio lunario dell’anno scorso (1879).
Sono proprio contento perché ho visto che lo comperano signori, “mezz calzett”, poveri, mezzadri e contadini. Per questo motivo ho preso tutto il mio materiale d’astronomia e mi sono messo subito a “strulgar” dal mio “luminarol” per preparare al meglio quello che riguarda l’anno bisestile. Dal mio nome ho pensato bene di chiamarlo “BARNARDON” e ve lo presento.
Secondo il solito, l’anno nuovo inizia col 1° gennaio, stando ai riti della Santa Madre Chiesa, ma, secondo noi astronomi, inizia quando il sole tocca il segno del Montone, cioè il 20 marzo, alle ore quattro, quarantadue minuti e trentatrè secondi della mattina.
Prima di tutto vi dico che anche quest’anno reggerà tutto la Luna, ma si spera che abbia più giudizio e faccia meglio di quanto ha fatto l’anno passato e, se ve lo ricordate, io fui profeta di questo evento.
Il 21 dicembre è cominciato l’inverno e, purtroppo per la povera gente, porterà molta neve, ma verso la line ci saranno alcune giornate belle ed i contadini potranno dare inizio alla potatura delle piante.
La primavera sarà sconvolta da giornate ventose soprattutto in marzo. In aprile, invece, sarà piacevole osservare la natura che si riveste di colori. In maggio ci sara qualche temporale, ma niente paura.
L’estate comincia il 21 giugno; porterà giornate calde e temo che ci sarà anche qualche tempestata.
L’autunno, bello e ridente, comincia quando il sole entra nel segno “dla balanza” , cioè il 22 settembre. All’inizi sarà gradevole, ma verso la fine, sarà freddo e umido e al “gnirà in stuffa brisa poch’”.
Ma che bei frutti, che bella uva!
A proposito dell’uva, devo parlarvi di una bestiolina che fa seccare le viti. Forse molti ne hanno già sentito parlare. Essa è tanto piccola che occorre la lente d’ingrandimento per scoprirla; si chiama Filossera. Si moltiplica tanto velocemente che una femmina può generarne dai 25 ai 30 milioni ogni anno e produce danni incalcolabili.
Se riuscite a prenderne una, portatela, ben chiusa in una scatolina, al vostro sindaco; egli penserà ad inviarla a Firenze dove c’è una commissione speciale che la esaminerà e forse troverà un rimedio appropriato per combatterla.
Nell’annata ci saranno 5 eclissi: “du visibil e tri invisibil”. State attenti ed osservatele e vedrete che io non mi sbagli mai.
Vi saluto, cari mirandolesi, e vi auguro tanta salute. L’invidia e l’egoismo stiano lontani da voi. Questo mi sembra il più bell’augurio che può farvi al Barnardon.
Arrivederci all’anno prossimo.
Tratto da : “AL BARNARDON” e MIRANDOLA – 127 anni vissuti insieme
Edizioni Al Barnardon – Anno 2006