Luca "Orione" Reggiani – L'Aurora Boreale nella Bassa
L'Aurora Boreale nella Bassa
L’aurora del 10 maggio 2024
“Ma tu, hai visto l’Aurora l’altro giorno sopra Mirandola?? Noo???”
Questa è la domanda che ho posto a tutti i colleghi / amici / astrofili che ho incrociato nella settimana del 10 maggio scorso, quando “”inaspettatamente”” (tra virgolette e vi spiegherò il perchè) l’aurora boreale si è manifestata nei cieli sopra la Bassa.
Quella sera ero fuori col telescopio a raccogliere i dati su una galassia che volevo fotografare: era una buona serata ed il cielo era abbastanza limpido e senza nuvole; erano circa le 22:00 quando guardando in cielo notai che c’era uno strano gradiente rossastro, non il classico arancione dell’inquinamento luminoso.
Controllai il sito della Nasa per l’attività aurorale e i valori parlavano chiaro: era in atto una violenta tempesta magnetica!
In meno di 30 secondi ero già in casa a prendere la reflex per documentare il tutto, non me la sarei persa l’aurora boreale!!
Sceso sotto casa guardai verso nord ed effettivamente il cielo era strano: non presentava quell’alone arancio spento, ma un rosso vermiglio ben distinguibile anche in mezzo all’inquinamento luminoso!
Corsi subito al parco vicino casa per immortalare la scena: ero di fronte ad un’aurora boreale!
Ma come si generano le Aurore Boreali??
Tutto ha inizio sul Sole, la nostra stella è la causa delle aurore boreali sulla terra.
Il Sole è una gigantesca palla di gas incandescente che ruota su se stessa, ma questo moto non è uguale infatti all’equatore gira più veloce rispetto ai poli.
A causa di questo il campo magnetico del Sole si deforma ed inizia ad attorcigliarsi su se stesso quasi come un elastico, creando dei dipoli sparsi lungo la superficie solare: vicino alle macchie solari trovano questi poli magnetici (in rosso le parti positive, in scuro quelle negative)
Talvolta accade che il campo magnetico si rompe rilasciando enormi quantità di energia, in alcuni casi si porta dietro del materiale dalla superficie del sole causando una CME ( Eiezione di massa coronale / Coronal Mass Ejection)
Nella giornata di giovedì 9 maggio una serie di quattro Flare Solari (il rilascio di energia di uno di questi poli magnetici) hanno lanciato verso Terra una bolla di particelle cariche: queste impattando con la magnetosfera hanno fatto in modo che si potesse vedere l’aurora boreale fino in Molise e Sicilia.
Grazie ai satelliti in orbita tra il Sole e la Terra abbiamo qualche ora di preavviso prima che arrivi l’onda di particelle cariche, quindi possiamo “prepararci” per vedere se si manifesta l’aurora: va premesso che il flare solare deve puntare dritto verso di noi e non sempre il rilascio di energia dal Sole è abbastanza potente.
Ma perché quello che abbiamo visto era rosso e non verde?
Perché l’aurora si manifesta a diverse altitudini, in base alla quota altimetrica in cui le particelle cariche interagiscono con l’atmosfera terrestre.
Nel caso della bassa l’aurora rossa si trovava ad una quota di 500-600km, quindi le particelle cariche in arrivo dal Sole interagivano con gli strati più alti e rarefatti dell’atmosfera.
Le aurore sono prevedibili?
No, per nulla ma grazie ai satelliti di sorveglianza abbiamo un preavviso di qualche decina di ore per “”prepararci”” all’evento!
Nelle immagini qui riporto i dati dei satelliti e dei magnetometri ed è evidente che abbiamo preso una bella botta!
Quel 10 maggio lo ricorderò per parecchio tempo!
L’adrenalina e lo stupore di assistere ad uno degli spettacoli più belli ed effimeri dell’astronomia!
Sabato mattina non contento ho voluto immortalare la macchia solare che ci ha regalato questo incredibile spettacolo: la macchia era la AR-3667
Cieli sereni!
Luca “Orione” Reggiani
Facebook : https://www.facebook.com/latitude44.5
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