1923 – 2023 – I cento anni del Liceo-Ginnasio "Giovanni Pico"
L'immagine della cartolina è stata gentilmente concessa da Roberto Neri
La Cultura mirandolese dopo l’Unità d’Italia
Nel 1849, con la riforma scolastica del governo estense, la scuola classica di Mirandola subiva una profonda modifica. Anche il Liceo classico o corso di Filosofia, che durava da quasi due secoli, con qualche interruzione, veniva riformato e subì una crisi, determinata dalla soppressione delle ultime tre classi del Ginnasio e cioè della III Ginnasiale, o corso di Grammatica suprema, della IV G., o corso di Umanità, e della V G., o corso di Retorica. In seguito alle rimostranze della cittadinanza, si riuscì nel 1870 a ripristinare il funzionamento delle tre classi; nel 1871 fu riaperta la IV e l’anno successivo la V Ginnasio. Da quell’anno sino al 1903, anno in cui fu soppresso definitivamente, il Ginnasio funzionò abbastanza regolarmente con una discreta frequenza da parte degli allievi.
Il continuo cambiamento degli insegnanti e dei capi-istituto fu particolarmente dannoso alla scuola; si pensi che capitò anche di restare senza qualche insegnante e di dover assegnare ad un solo insegnante due classi, con tutti i disagi per gli alunni che è facile immaginare.
Le autorità comunali di quell’epoca hanno sempre seguito con interesse e con orgoglio lo sviluppo della scuola classica. Anche gli allievi frequentanti quel Ginnasio, negli ultimi anni dell’800, sono diventati, per la maggior parte, degli ottimi professionisti, che ancora ricordano, con nostalgia, gli anni felici e spensierati della loro giovinezza sui banchi della vecchia scuola classica; scuola che nel 1903 veniva soppressa a causa di meschini interessi ed intrighi di alcuni mirandolesi. Si può immaginare quale indignazione avranno provato i cittadini onesti, amanti del sapere, dell’istruzione pubblica! Così una seria, onesta, istituzione scolastica dei Pico, dopo oltre trecento anni di operosità, veniva cancellata per sempre ma non nella memoria degli onesti cittadini.
Soltanto dopo qualche anno i rappresentanti della pubblica amministrazione si accorsero della perdita di una civica istituzione ginnasiale, che aveva riscosso tanto prestigio non soltanto nel Ducato dei Pico, ma anche nei paesi vicini. Infatti, tra i numerosi giovani che frequentarono quella scuola, emersero personaggi illustri i quali hanno fatto onore alla classica scuola mirandolese o con i loro scritti o con le loro opere. Fra costoro, storici illustri come Pompilio Pozzetti, Giacinto Paltrinieri, l’Ing. Giovanni Tabacchi, senatore del Regno e propugnatore dell’Unità d’Italia, l’Ing. Francesco Montanari, eroico garibaldino, morto a Calatafimi in terra siciliana, il conte Giuseppe Luosi, ministro di Grazia e Giustizia e governatore delle Romagne e tanti altri.
Quell’istituto scolastico, dopo un ventennio di silenzio, riapparve; non poteva infatti scomparire definitivamente dalle istituzioni di Mirandola. Così nel 1923, per merito del Preside Prof. Angelo Campanelli, sorgeva ancora una volta, per non più scomparire, quell’istituzione ginnasiale che, per alcuni anni, si sarebbe sviluppata accanto ad un altro serio istituto tecnico inferiore; le materie letterarie dovevano essere comuni, cioè insegnate dagli stessi professori del Ginnasio. Ma il corso tecnico, dopo qualche anno, scompariva per lasciare posto al solo Ginnasio, unico istituto della Bassa Modenese, che negli ultimi sessantanni ha ben meritato la stima ed il ricordo di tantissimi cittadini.
Questa scuola, che poi sarà affiancata dal Liceo, non poteva mancare in un centro importante quale l’ex Ducato dei Pico, e in una florida zona agricola, commerciale ed industriale. Ebbene il Ginnasio, che è sempre stato comunale, diventerà poi pareggiato nel 1927 per volontà ed interessamento del Preside Campanelli, e del podestà Sig. Tabacchi.
L’istituto tecnico inferiore era frequentato, in quei tempi, dagli stessi allievi che provenivano dalla soppressa Regia Scuola Tecnica, trasformata, in seguito, in Regia Scuola Complementare. Il Preside Campanelli, Dottore in Lettere, oltre che svolgere le attività di Capo Istituto era pure insegnante di materie letterarie e qualche anno più tardi di Filosofia e Storia.
“Il nuovo Ginnasio-Liceo”
Nel 1923/24 il Ginnasio, dopo un intervallo di ventanni, riapriva i battenti, soltanto con le prime tre classi; nel 1924/25 il Consiglio comunale deliberava l’istituzione sia della IV ginnasiale che della IV Ist. Tecnico Inferiore. In quell’anno, gli alunni sostennero gli esami di Stato a Modena con risultati assai buoni. Nel 1925/26 il Ginnasio otteneva la V classe e nell’anno successivo 1926/27 lo stesso, grazie all’interessamento delle autorità comunali, al lavoro, alla diligenza, alle fatiche degli insegnanti ed allo studio, alla volontà degli alunni, poteva diventare pareggiato.
Dopo un anno, e cioè nell’ottobre 1928, veniva autorizzata anche la I classe del Liceo comunale, nell’ottobre 1929 la 2 classe e nel 1930 la 3 ed ultima liceale. Tutto ciò è stato raggiunto soprattutto per merito del Preside e dell’interessamento delle amministrazioni comunali e provinciali e dei genitori degli alunni.
Ma le difficoltà per la scuola non erano ancora scomparse, perchè il Ginnasio-Liceo non possedeva una sede propria.
La questione durò a lungo, e fu dibattuta diverse volte negli ambienti comunali e scolastici. In quegli anni il Ginnasio era sistemato provvisoriamente in alcune aule dell’edificio delle Scuole Elementari sulla circonvallazione e precisamente nel padiglione od ala posto ad est di Mirandola ed in seguito, per un breve periodo, in un vetusto fabbricato di via Francesco Montanari, che già nei secoli passati aveva ospitato istituzioni culturali dei padri Gesuiti e degli Scolopi.
Nel 1929 finalmente il Liceo-Ginnasio poteva essere alloggiato in quel bellissimo edificio, la cui facciata principale è in stile gotico, disegnata dall’Architetto Guerzoni di Modena; manufatto che è stato ricavato nell’ex convento dei Frati Francescani, accanto all’omonima chiesa monumentale, che custodisce alcune tombe dei principi Pico.
Anche oggi il Liceo-Ginnasio si trova ubicato in tale costruzione, che racchiude un interessante chiostro, nel mezzo del quale fa spicco un originale e pregevole pozzo in marmo chiaro.
Nel 1932 anche il Liceo classico comunale diventava pareggiato dopo che il Preside Campanelli aveva superato non pochi ostacoli, burocratici. Nel 1934/35 il Liceo poteva, finalmente, ottenere l’appellativo di “regio” cioè “statale”.
Francesco Silvestri
Preside dal 19/9/1978 al 9/9/1983
Tratto da : Sessant’anni di vita del Liceo-Ginnasio “Giovanni Pico”
Mirandola 1923-1983
Anno 1984