Quando le campane venivano “legate”

Quando le campane venivano “legate”

9 Gennaio 2020 0

Quando si coprivano i Crocefissi con drappo viola le campane erano “legate”, non venivano cioè suonate in segno di dolorosa riflessione sul­la morte di Cristo (Quaresima).

La cosa che oggi passerebbe quasi inosservata, negli anni della mia infanzia, pesava notevolmente su quasi tutti. Non è che non ci fossero orologi, anche se mol­to meno diffusi di ora, ma quasi tutti regolavano la loro giornata sul suono delle campane.

Biso­gna ricordare che il mio paese, come la maggior parte di quelli della pianura padana, era luogo di lavoro della terra e non ricordo di aver mai visto braccianti agricoli andare al lavoro con l’orolo­gio. Il suono delle campane dava i segnali fon­damentali per il comportamento generale delle persone di quegli anni e questo rito era legato alla notte dei tempi.

Quando, durante la Quare­sima, le campane non suonavano a mezzogiorno c’era una incertezza generale nel lasciare il lavo­ro; non si voleva rischiare di smettere prima ma sarebbe dispiaciuto anche interrompere dopo. «Oggi slegano le campane», mi disse mia nonna, «sentirai che festa». E in tutto il paese si sentì il lungo e allegro suonare delle campane e capii che era veramente festa.

Claudio Malagoli

Tratto da : Fotogrammi ingialliti – La vita nella Bassa Modenese negli anni                       50 e 60 – Ricordi giovanili

Edizioni Artestampa

Centro Studi Storici Nonantolani – Anno 2011

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