Quando le campane venivano “legate”
Quando si coprivano i Crocefissi con drappo viola le campane erano “legate”, non venivano cioè suonate in segno di dolorosa riflessione sulla morte di Cristo (Quaresima).
La cosa che oggi passerebbe quasi inosservata, negli anni della mia infanzia, pesava notevolmente su quasi tutti. Non è che non ci fossero orologi, anche se molto meno diffusi di ora, ma quasi tutti regolavano la loro giornata sul suono delle campane.
Bisogna ricordare che il mio paese, come la maggior parte di quelli della pianura padana, era luogo di lavoro della terra e non ricordo di aver mai visto braccianti agricoli andare al lavoro con l’orologio. Il suono delle campane dava i segnali fondamentali per il comportamento generale delle persone di quegli anni e questo rito era legato alla notte dei tempi.
Quando, durante la Quaresima, le campane non suonavano a mezzogiorno c’era una incertezza generale nel lasciare il lavoro; non si voleva rischiare di smettere prima ma sarebbe dispiaciuto anche interrompere dopo. «Oggi slegano le campane», mi disse mia nonna, «sentirai che festa». E in tutto il paese si sentì il lungo e allegro suonare delle campane e capii che era veramente festa.
Claudio Malagoli
Tratto da : Fotogrammi ingialliti – La vita nella Bassa Modenese negli anni 50 e 60 – Ricordi giovanili
Edizioni Artestampa
Centro Studi Storici Nonantolani – Anno 2011