Riso con gli spinaci e la “tridura”

Riso con gli spinaci e la “tridura”

26 Marzo 2016 0

Impastando l’uovo e il Parmigiano-Reggiano grattugiato con i rebbi di una forchetta, si ottiene la tridùra, un con­dimento semplice ma saporito che può essere utilizzato in abbinamento a molte minestre. Nei risotti può andare assieme ad altri ingredienti (come gli spinaci di questa ricetta) ma è gradito anche da solo.

Ingredienti: 300 gr. di riso

700 gr. di spinaci o bietole 30 gr. di burro 2 tuorli d’uovo

4 cucchiai di Parmigiano-Reggiano 1,2 litro di brodo di carne sale e noce moscata q.b.

Mentre il riso sta cuocendo, lessate la verdura in acqua leggermente salata, strizzatela e trita­tela grossolanamente. Fatela soffriggere lenta­mente col burro in un tegame e poi unite i tuorli delle uova e il Parmigiano-Reggiano. Profumate con la noce moscata e salate.

Portate a ebollizione il brodo col riso e poi versate gli spinaci o le bietole, mescolando bene per tutto il tempo necessario affinché i tuorli si rappren­dano.

Anche di questa minestra, come il solito, esistono alcune versioni.

Una non prevede l’impiego del riso e un’altra, più conosciuta come zuppa di spinaci, è servita, anch’essa senza riso, con crostini di pane tostati o fritti nel burro. In qualche casa, al posto degli spi­naci o delle bietole si adoperavano le verze, senza la tridùra ma con l’aggiunta di qualche ritaglio di carne suina. Quest’ultima, probabil­mente, era un’abitudine gastronomica tedesca (non dimentichiamo che, durante il loro ultimo periodo, i duchi estensi ebbero un fortissimo legame culturale con l’Austria) che le donne modenesi, con una piccola “operazione” culina­ria, avevano reso gradita anche ai nostri gusti.

Consigliate ai vostri ospiti di non grattugiare Parmigiano-Reggiano su queste minestre. L’abbinamento ideale è con il Trebbiano secco.

Tratto da “La cucina mirandolese” di Giuseppe Morselli – Edizioni CDL

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