Al dutor seri.
Gino l’è un brav dutor, dimondi ma dimondi brav e seri, ma un gioran l’era andà a lett con na so paziente. Al vliva dasmingar al so comportament ma an gla cavava brisa.
Al sens ad colpa e al tradiment i eran oppriment.
Ma,ogni tant, al sintiva na vos, la so cosciensa, ch’la dgiva:
“Gino, an preocuparat. T’an sè minga al prim dutor ch’al va a lett con la paziente…e t’an sarà gnanch l’ultim, at tze un put, lasa perdar…..”
Ma, immancabilment, ‘n altra vos la dgiva:
” Gino, at ze un veterinari!”
Traduzione
Gino era un bravo dottore, molto ma molto bravo e serio, ma un giorno era andato a letto con una sua paziente. Voleva dimenticare il suo comportamento, ma non ci riusciva.
Il senso di colpa e il tradimento erano opprimenti.
Ma, ogni tanto, sentiva una voce, la sua coscienza, che diceva:
“Gino, non preoccuparti. Non sei il primo dottore che va a letto con la paziente…e non sarai neanche l’ultimo, sei nubile, lascia perdere….”
Ma, immancabilmente, un’altra voce diceva:
“Gino, sei un veterinario…!”