Dio e Jusfen e la Marta
Dio, inveci d’Adamo ed Eva creò Jusfen e la Marta.
Al ghiva du regai da faragh e disse:
“Av fagh du regai, un l’è la possibilità ad pizar in pè….”
e Jusfen subit:
“Sè!!! A la voi mè, sarev belissim….La vita la sarev più semplice e dimondi più divertent!!”
Dio guarda la Marta e la Marta la fè ad sè con la testa, dgend:
“Parchè no? Par me an n’è minga acsè importante.”
E così avvenne e Jusfen urlò di gioia e al tacchè a pizar da tutt al bandi, a tac a na roccia, sulla spiaggia, in dl’acqua dal mar e pò ancòra in sla sabbia faghend di schiribis.
Dio e la Marta i guardavan l’allegria ad Jusfen e, alla fine, la Marta la dmanda a Dio:
“E….qual è cl’altar regal??”
E Dio:
“Al zarvell, Marta, al zarvell…!”
Traduzione.
Dio, invece di Adamo ed Eva creò Jusfen e la Marta.
Aveva due regali da far loro e disse:
“Vi faccio due regali, uno è la possibilità di pisciare in piedi….”
E subito Jusfen:
“Sì!!! La voglio io, sarebbe bellissimo….La vita sarebbe più semplice e molto più divertente!!!”
Dio guarda la Marta e la Marta fece sì con la testa, dicendo:
“Perchè no? Per me non è così importante.”
E così avvenne e Jusfen urlò di gioia e incominciò a pisciare da tutte le parti, attorno a una roccia, sulla spiaggia, nell’acqua del mare e poi ancora sulla sabbia facendo dei disegni.
Dio e la Marta guardavano l’allegria di Jusfen e, alla fine, la Marta domanda a Dio:
“E…..qual è l’altro regalo?”
E Dio:
“Il cervello Marta, il cervello…!”