La Timiria
La Marta torna a cà e la sent di stran rumor in dla cambra da lett dla Timiria, so fiola ad quarant’ann.
La vèra la porta e la ved so fiola zugar con un vibratòr.
“Ma…cusa set drè far!” Esclama la Marta.
“Mamma….a gh’ho quarant’ann a son brutta e ninsun am vol spusar, d’ora in poi quest sarà mè marè!”
Al gioran dop Jusfen entra in cà, al sent di rumor in cambra dla fiola, al vera la porta e:
“Timiria…! Cusa set drè far !” al siga.
“A l’ho già ditt alla mamma” la dis, dasprada Timiria,” a son brutta, a gh’ho quarant’ann e ninsun am vol spusàr, d’ora in poi quest sarà mè marè!”
Al gioràn dop la Marta entra in salot e la ved Jusfen con na lattina ad birra in na man e in cl’altra al vibratòr, ch’al guarda na partida ad calcio in television.
“Per Dio…! Cusa seet drè far!” L’esclama.
E Jusfen :
“A son drè guardàr la television e bevar na birra con me zendàr!”
Suggerita da Alberto Barelli
TRADUZIONE
La Marta entra in casa e sente degli strani rumori nella camera da letto della Timiria, sua figlia di quarant’anni.
Apre la porta e vede sua figlia che gioca con un vibratore.
“Ma…cosa stai facendo!” Esclama la Marta.
“Mamma…sono brutta, ho quarant’anni e nessuno mi vuole sposare, d’ora in poi questo sarà mio marito!”
Il giorno dopo Jusfen entra in casa e sente degli strani rumori nella camera da letto della Timiria, apre la porta e vede sua figlia che gioca con un vibratore.
“Timiria…cosa stai facendo!”Urla il padre.
“L’ho già detto alla mamma!” Urla disperata Timiria
“sono brutta, ho quarant’anni e nessuno mi vuole sposare, d’ora in poi questo sarà mio marito!”
Il giorno dopo la Marta entra in salotto e vede Jusfen con una bottiglia di birra in mano e nell’altra il vibratore, che sta guardando una partita di calcio.
“Per Dio!! Cosa stai facendo!” Esclama.
E Jusfen:
“Sto guardando la partita e bevendo una birra con mio genero!”