Il calcio a Mirandola – Livio Luppi
Livio Luppi
Il miglior talento di sempre
Ala-centravanti, nasce a Vallalta di Concordia sulla Secchia, il 10/02/1948.
A Mirandola fin da giovanissimo, cresce nel vivaio gialloblu, ed esordisce sedicenne in Serie D, nella stagione 1963-64.
Al termine del campionato il passaggio al Messina, allora in Serie A; nella stagione successiva, appena diciassettenne, esordisce nella massima serie calcistica, con la casacca giallorossa, il 25/04/1965, in Roma- Messina (0-1).
Attaccante tecnico e veloce, in Sicilia si ferma per cinque stagioni (tra Serie A, B e C), intervallate da una breve parentesi ad Empoli (in C); poi, quella che sarà una straordinaria carriera nel calcio di vertice si impreziosisce con le esperienze al Torino (due stagioni in Serie A ed il successo in Coppa Italia, nella stagione 1970-71) e soprattutto all’Hellas Verona (cinque stagioni in A ed una in B), compagine che lo consacra definitivamente ai massimi livelli calcistici.
In casacca scaligera colleziona 158 presenze ufficiali e 34 reti, tra le quali la storica tripletta che, il 20 maggio del 1973, ultima giornata del campionato di Serie A, mise in ginocchio il Milan di Rocco e Rivera, sconfitto al “Bentegodi” di Verona per 5-3, e regalò lo scudetto alla Juventus, e vince in due occasioni il premio “Zona Stock”, assegnato dal periodico Guerin Sportivo all’attaccante più prolifico in “Zona Cesarini”. La sua carriera prosegue con Genoa e Pistoiese (in Serie B) e con il Modena (in Serie Cl).
Chiude con il calcio professionistico con quasi 400 presenze all’attivo (di cui 144 in Serie A) ed una settantina di reti (28 in massima serie).
Nella stagione 1981-82 il ritorno a Mirandola, da dove aveva spiccato il volo quasi vent’anni prima. A 33 anni è comunque ancora un lusso per l’Interregionale, autentico trascinatore e spietato cecchino. Due stagioni e mezzo in gialloblu, poi il passaggio, nella stagione 1983-84, a campionato in corso, al San Prospero (in Prima Categoria), di cui diverrà successivamente anche allenatore. Smessi i panni del calciatore, ritorna a Mirandola in veste di dirigente (Direttore Sportivo e poi Responsabile Tecnico del settore giovanile).
Ricopre il ruolo di dirigente anche nella Poggese e nel Carpi.
Tratto da: Un secolo di calcio a Mirandola
Autori: Alberto Bombarda – Massimo Bruno
Anno: 2012