Mirandola, da un insieme di borghi a città
All’inizio la Mirandola più che una città era un agglomerato di borghi vicini tra loro ma ben distinti. Fino al 1350 vi era il castello a ovest, chiamato Borgo della Fortezza, con intorno le sue fortificazioni ed il suo fossato, unito da un ponte a est al Borgo di Sotto o Borgo Franco che aveva le proprie fortificazioni.
A sud vi era il Borgo Brusato, così chiamato perchè costruito sulle macerie di quella parte di città distrutta dal Duca Pasaren, anch’esso col proprio fossato e terrapieno difensivo.
A est di Borgo di Sotto c’era il Borgo di Sopra, un agglomerato di case sorte autonomamente intorno alla chiesa e al convento di S. Francesco e che era fuori da ogni fortificazione.
Dopo il 1350 si decise di inglobare in un’unica fortificazione tutti i borghi, salvo lasciare ancora isolato il castello. Per fare ciò si colmò il fossato e si spianò il terrapieno che divideva Borgo di Sotto da Borgo Brusato.
Nacquero così le uniche due vie nel centro della Mirandola che non hanno un andamento rettilineo ma curvilineo, le odierne vie Milazzo e Volturno, perchè seguirono il percorso delle fortificazioni pre-esistenti.
Questi i fatti; viene quindi sfatata la perfida diceria, sull’architetto che le progettò, da cui viene fatto risalire il vecchio detto “tulig al bevar”.
Nel frattempo nasceva Borgo Novo, a sud di Borgo Brusato. Fuori dalle nuove fortificazioni, ne venne munito di proprie ed unito da un ponte al resto della città che risultò così divisa in due parti nettamente separate.
Solo intorno al 1500 si risolse la cosa racchiudendo tutti i borghi in un’unica cinta muraria.
Finalmente la Mirandola era una vera città! L’era ora………………..
Notizie storiche: V. Cappi.
Disegni forniti da: R. Mascherini.