Personaggi mirandolesi – Augusto Merighi

Personaggi mirandolesi – Augusto Merighi

19 Marzo 2015 0

AUGUSTO MERIGHI – Garibaldino dei Mille (1836 – 1920)

Nato a Mirandola nel 1836 fuggiva da casa a 14 anni per correre alla difesa deila Repubblica Romana, ma la polizia lo riportò ai suoi genitori.

Avviato agli studi di medicina abbandonò l’Università per arruolarsi fra i Caccciatori delle Alpi e così combatté nelle guerre del Risorgimento dal 1859 al 1866, partecipando poi alla spedizione dei Mille con gli eroici concittadini Giovanni Tabacchi e Francesco Montanari.

Fu pure ad Aspromonte dove fu imprigionato e poi recluso nel Forte di Baid.

Quale fosse la considerazione che Augusto Merighi godeva presso i suoi Capi risulta da questi biglietti che Flaminio Lolli pubblicò nel suo opuscolo «Due martiri d’Italia — Francesco Montanari nella pugna di Calatafimi e Don Enrico Tazzoli nelle forche di Mantova » (Tipografia Moneti e Manni – Mi­randola — venduta a vantaggio dei feriti nella guerra delle due Sicilie).

Scrive Flaminio Lolli di aver interrogato (pag. 38) il Luogotenente Augu­sto Merighi giunto a Mirandola il 3 ottobre 1860, sulla fine dell’eroico Francesco Montanari.

Il Merighi aveva un breve permesso per presentarsi al Re d’Italia latore di due biglietti : uno di Garibaldi e uno di Nino Bixio, che riproduciamo :

” Sire,io sarò riconoscente alla Maestà Vostra se vuol prendere sotto la Sua protezione Cesare Merighi, fratèllo di uno dei miei prodi Ufficiali che a Vostra Maestà si presenta.

Della Maestà Vostra                              Dev.mo G. Garibaldi ,,

Caserta 28 settembre 1860.

” Caro P’epoli, salva per amor di Dio il fratello del migliore dei nostri Ufficiali, il Luogotenente Merighi.

In fretta                                                   Tuo G. Nino Bixio „

22 settembre 1860 Villa Gualtieri di Maddaloni.

E precedentemente il Lolli (pag. 32) nel rievocare il trasporto di Monta­nari, ferito a Calatafimi ,ad opera di Merighi :  « la cui amicizia pel Montanari sapeva di culto » scrive :

«Prendo volentieri la circostanza dì ricordare Augusto Merighi e Giovanni Tabacchi, giovani di patrio amore ardenti, che furono i due primi a partire dalla Mirandola ed accorrer? alla guerra di Sicilia. Fe­cero quindi parte della prima Spedizione, ed erano nello stesso bastimento con Garibaldi. Il costoro esempio eccitò più che altri cento mirandolesi a partire nelle successive spedizioni. A Calatafimi il Tabacchi ebbe una coscia trapassata da una palla. Ora è guarito e combatte a Capua. Il co­raggio, l’abnegazione dì questi miei concittadini procacciarono al Me­righi il grado *di Luogotenente in 1 e al Tabacchi quello di Capitano ».

Successivamente anche il Merighi fu promosso al grado di Capitano ed insignito della medaglia d’argento al valore per la battaglia di Reggio Calabria. Morì a Castelleone di Cremona il 23 agosto 1920.

Tratto dal libro “La Cassa di Risparmio di Mirandola nei suoi primi cento anni”