Gianna Paltrinieri – Soprano mirandolese alla Scala di Milano

Gianna Paltrinieri – Soprano mirandolese alla Scala di Milano

15 Luglio 2015 0

Gianna Paltrinieri nasce a Mirandola il 19 giugno 1915. E’ figlia del famoso corridore ciclista Brunetto che partecipò al primo giro d’Italia nel 1909 con ottimi risultati e di Antonietta Suozzi di professione camiciaia. Bellissima ma esile e minuta fu da subito chiamata Giannina.

Fu la terza di tre sorelle e fin dalla giovane età di otto anni aveva dato segni delle sue doti canore partecipando ai cori parrocchiali e associativi.

Già nel 1935 era a Milano al Teatro Alla Scala per lo studio della lirica presso il Conservatorio.

In una foto di famiglia è ritratta, nel 1935 , proprio il giorno anniversario del suo ventesimo compleanno, mentre parte dalla stazione dei treni di Mirandola  per raggiungere Milano dove inizierà la propria carriera di soprano nel coro

dello stesso teatro. Nella foto è accompagnata dal padre Brunetto e da alcuni amici e parenti.

Per tre anni a Milano presso il conservatorio del teatro Alla Scala si dedicò al canto e allo studio dell’arpa con ottimi risultati tanto che nel 1938 faceva già parte integrante del coro.

Le straordinarie e invidiabili  doti musicali la promossero in brevissimo tempo a primo soprano solista del coro e le diedero la possibilità di essere diretta dal pregevolissimo Maestro Arturo Toscanini.

Seguirono una serie di concerti in diversi teatri italiani a fianco del famosissimo tenore Beniamino Gigli.

Per merito delle splendide interpretazioni ottenne varie scritture fra le quali spicca sicuramente quella avuta nell’opera lirica della Boheme di Puccini.

Eccellente l’interpretazione che ne diede al teatro Nuovo di Mirandola nel 1938 nelle vesti di una splendida ed elegantissima Mimì. Il tenore fu il mirandolese Walter Casari.

Ed è così che a Mirandola si presentò la Boheme con l’interpretazione dei due grandi artisti mirandolesi.

Recentemente è stato ritrovato in Inghilterra uno dei dischi che la soprano mirandolese incise nel 1939. Usci per merito della ODEON, fabbricato in Italia per la Carisch con il numero P.583. La canzone, a ritmo lento,  intitolata “ COSI’ COME LA ROSA” fu scritta a due mani dai compositori Borghi e Gallazzi fu magistralmente eseguita da Gianna Paltrinieri con orchestra diretta dall’autore.

Negli anni della seconda guerra mondiale fece tappa in diversi teatri italiani con concerti e,di passaggio, si fermò varie volte a Mirandola.

La sera del 17 maggio 1941 fu al teatro Nuovo per un concerto vocale per beneficenza con il tenore Arrigo Pola che nel 1988 fu insignito del premio “Pico d’Oro” dall’Associazione “Amici della Musica” di Mirandola.

Sempre nel periodo bellico iniziò la sua collaborazione con “ RADIO MILANO” e con l’orchestra del maestro Anzaghi andò a cantare per i militari con la compagnia di Tino Scotti.

Negli anni 50 e 60 fu scelta per diverse interpretazioni in tutta la penisola. Fu spesso in Piemonte in Campania e nelle Marche. Ricordiamo della soprano le acclamatissime  interpretazioni al teatro San Carlo di Napoli e al teatro Gentile di Fabriano.

Nel 1956, nella grande festa tenuta al teatro Nuovo di Mirandola, il dottor Luigi Bocchi scrivendo nella ricorrenza de” ……….i cinquant’anni di vita del nostro nuovo ………” ricordò oltre ad Aide Mussini, a Giovanni Cavicchioli, scrittore e pittore, sempre presente alle rappresentazioni teatrali, anche Gianna Paltrinieri per la buona voce nell’applaudita Mimì e per le tante partecipazioni ai concerti nella propria città.

 

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Gianna Paltrinieri con il padre e alcuni amici
Gianna Paltrinieri con il padre e alcuni amici

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Teatro Nuovo di Mirandola
Teatro Nuovo di Mirandola

Alla fine degli anni 50 era ancora a Mirandola e cantava, per divertimento personale, con l’orchestra diretta dal maestro Alvaro Bigi  dove suonava un giovanissimo Cherubino che diventerà poi il più noto musicista mirandolese di fine 900.

A soli 55 anni ci lascia il 22 marzo 1970, per colpa di un grave incidente stradale avvenuto il 19 nei pressi di Mirandola. In bicicletta su viale Gramsci verso sera viene investita da una vettura e a nulla valgono le cure dell’ospedale S. Maria Bianca dato il forte trauma subito.

Un lungo articolo del 24 marzo apparso su “il Resto del Carlino” ne illustra i tantissimi meriti ottenuti in Italia come espertissima cantante lirica.

Così come volava veloce il padre Brunetto nel primo giro d’Italia ora vola in alto veloce e soave la grande voce di Giannina.

Claudio Sgarbanti