Ubaldo Chiarotti – Ho visto……
Pubblichiamo volentieri uno sfogo garbato e competente di una persona onesta e coerente fino in fondo, Ubaldo Chiarotti . Si può anche non essere d’accordo su alcuni punti dell’analisi di Ubaldo, ma una cosa è certa il sentimento generale è condiviso da una gran numero di persone ormai da tempo, e questo traspare anche nell’ironia del discorso generale del BARNARDON di annate passate.
Leggetelo… è un po’ lungo, ma vale la pena arrivaci in fondo perché si percepisce un’analisi non strumentale, bensì dettata dal cuore.
HO VISTO…………..
50 anni di militanza sempre completamente volontaria e gratuita dal P.C.I. al P.D., nella parte più dimenticata della provincia di modena; LA BASSA, ora UNIONE COMUNI MODENESI AREA NORD.
Ho visto famiglie di compagni privarsi volutamente di qualche chilo di farina, di un pollo o di un coniglio per regalarlo alla festa dell’Unità
Ho visto compagni dedicare settimane e mesi di lavoro gratuito all’organizzazione dell’agognata festa dell’Unità
Ho visto altri compagni rinunciare a qualche pacchetto di sigarette per mettere da parte i soldi per la tessera del partito ed altri ancora eseguire dei lavori extra, per racimolare la quota della sottoscrizione straordinaria in occasione delle frequenti campagne elettorali dovute alle tante elezioni anticipate.
Ho visto le case del popolo sorgere nei paesi e nei rioni della mia città grazie al volontariato ed alle offerte dei simpatizzanti;(io stesso ho lavorato gratis per alcune estati quand’ero studente per realizzare quella di Quarantoli), ho visto le stesse vendute dalla federazione di Modena che nel corso degli anni ne era diventata proprietaria, senza nemmeno avvisare i componenti del comitato di sezione o del circolo. C’erano i debiti da pagare,debiti contratti a volte da dirigenti e funzionari con qualche mania di grandezza e poco appoggio dei piedi per terra.
Ho distribuito l’Unità domenicale nelle case del mio paese sin dall’età di 8 anni fino alle ultime pubblicazioni
Ho spesso vissuto dei conflitti in famiglia per andare come VOLONTARIO a lavorare nelle feste dell’Unità delle frazioni dove ho vissuto, Quarantoli e Cividale, del mio comune Mirandola, di Staggia e della provincia di Modena
Ho sempre visto la mia provincia destinare la maggior parte delle sue finanze, specialmente nell’ambito della viabilità, alla montagna (se all’inizio questo aveva un senso per togliere dall’isolamento i paesi montani, col passar degli anni queste strade sono sempre più diventate le strade dei weekend; l’emergenza era finita da un pò ed a mio parere si sarebbe dovuto ricominciare a pensare anche alle VALLI BASSE ) ed ai comuni vicini al capoluogo; Carpi, Sassuolo, Pavullo e niente per Mirandola.
Anzi spesso essa ha portato via da Mirandola: l’autostrada del Brennero, i 15 miliardi di lire della tangenziale negli anni ’90, i finanziamenti dell’ANAS per le 12 curve pericolose tra Mirandola e Modena; solo tre di queste sono state migliorate, Staggia S.Prospero e Cantone, sino a qualche anno fa quando l’ANAS ha dotato di guardrail i tornanti in pianura tra S. Prospero e Il Cristo di Sorbara, tutti in aperta campagna, senza raddrizzarne uno!
Ho visto la mia regione e la mia provincia programmare e progettare il riordino della sanità senza tenere in considerazione la conformazione del territorio e lo stato della viabilità, chiudendo gli ospedali all’estremità della provincia e concentrando nuovi investimenti nell’arco di pochissimi km; Baggiovara e Sassuolo (quello che doveva chiudere come l’Estense, il S.Agostino, Formigine e Castelfranco e per il quale è stato investito denaro pubblico per poi cederlo ai privati), gli esempi più eclatanti . Grazie a queste scelte sono stati smantellati gli ospedali di Concordia e S.Felice, Finale è stato declassato, il terzo, il quarto e il quinto piano dell’ospedale di Mirandola sono finiti a Baggiovara e Sassuolo, le donazioni del dott. Veronesi il creatore del distretto del biomedicale, destinate all’ospedale di Mirandola, semplicemente deviate a Modena. La montagna scendendo sino a Pavullo è rimasta senza ospedali ma dotata solo di poliambulatori; anziché pensare alla cattedrale di Baggiovara non si poteva distribuire meglio le risorse della nostra lunghissima provincia, anche sulle due estremità di montagna e pianura? Forse gli abitanti di S. Martino Sp. e S.Anna Pelago eviterebbero di prendere giorni e giorni di ferie per poter accompagnare i famigliari alla cattedrale di Baggiovara distante 70-80 km o a Sassuolo. Se poi ragioniamo di sanità a livello regionale io vedo migliaia di posti letto, concentrati sulla via Emilia, in ospedali distanti massimo 15-20 km l’uno dall’altro! Per fortuna che la provincia di Mantova ha pensato anche a noi con l’ospedale di Pieve di Coriano e quando l’ospedale di Mirandola, ora sovraccarico prospetta tempi lunghissimi per le prestazioni, anziché andare sino a Baggiovara (80-85 min. di viaggio) possiamo rivolgerci ad esso, 15 min. di viaggio.
Ho visto la mia provincia smantellare la ferrovia Modena-Mirandola e deviare il percorso dell’A22 già previsto per Mirandola sino a Modena Sud, indirizzandolo tra Carpi e Reggio, proprio centrale a quel Ducato di Modena-Reggio che non esiste più da 160 anni…!
Ho visto ancora la mia provincia traslocare il plurisecolare mercato bestiame di Mirandola (riferimento europeo per il prezzo delle carni), a Modena Anche se da poco rinnovato ed inaugurato dal sindaco Gherardi. Ormai era troppo lontano dall’autostrada del Brennero!
Ho visto dei cosiddetti compagni frequentare il partito e lavorare nelle feste dell’unità per il tempo strettamente necessario a sistemare se stessi o un figlio oppure per poter avere la licenza per aprire un’attività in proprio, poi semplicemente sparire nel nulla!
Ho visto Mirandola diventare la capitale mondiale del biomedicale, nonostante il disinteresse della provincia, che spesso si è riempita la bocca con la parola biomedicale, ma ha saputo sempre e solo pensare alla maglieria di Carpi ed alle mattonelle di Sassuolo al punto che ora vedremo dopo la superstrada per Sassuolo, anche l’autostrada accanto ad essa! Noi però sempre in fila nel Canaletto a 40 all’ora!!
Ho visto progettare e parlare con enfasi della Superstrada Cispadana, la sto aspettando da oltre 60 anni questa superstrada che forse un giorno ci collegherà con l’autostrada del Brennero, con l’autostrada Bologna-Padova e con Ravenna, nel frattempo, nel 2005, qualche cervellone altolocato in Regione E.R. ha pensato bene di rimaneggiare il progetto trasformandolo in AUTOSTRADA CISPADANA, ma a quale prezzo in termini di consenso! Proviamo a pensare se a suo tempo essa fosse stata realizzata almeno come superstrada, ora rispondendo alla normale esigenza dell’aumento del traffico, avrebbe portato a questa spaccatura nella popolazione? Sarebbero sorti i comitati contro di essa? Io penso proprio di no, ma a suo tempo Muzzarelli, Peri, Errani ecc… non vollero saperne
Ho visto dei bravi funzionari di partito quelli che un tempo erano la nostra forza, diventare loro malgrado dei ciechi asservitori del volere della federazione; il loro stipendio ed il futuro delle loro famiglie dipendeva appunto da essa e non potevano per forza esprimersi fino in fondo su quello che sentivano e vedevano in mezzo alla gente; questo alla fine ha portato un grave danno al partito stesso, che in questo modo si è sempre autoassolto nelle scelte sbagliate piovute da Modena, inerenti il territorio UCMAN.
Ho visto il territorio crescere aiutato anche dall’impegno degli amministratori locali che pur senza investimenti infrastrutturali di Provincia e Regione sono riusciti a convincere il mondo imprenditoriale ad investire nel nostro territorio e ora questo è divenuto il secondo distretto biomedicale mondiale.
Ho visto la mia provincia progettare la realizzazione del Tecnopolo Biomedicale, tanto ambito dal dott. Veronesi, a… Spilamberto; solo grazie al terremoto del 2012 questa si è ricreduta ed ora esso è a Mirandola proprio intitolato al fondatore del Biomedicale
Ho visto creare il Festival della Filosofia in Provincia di Modena tutto concentrato tra Sassuolo, Modena e Carpi escludendo Mirandola, la Patria natale del filosofo padre dell’Umanesimo, cioè Giovanni Pico.
Ho visto il terremoto scuotere terribilmente ed in modo devastante i comuni della Bassa, sino a S.Agostino e limitrofi, zone dove è stato identificato il CRATERE; ho visto la Regione e la Provincia di Modena allargare a dismisura il cratere anche a quei comuni che proprio nel cratere non erano, ho visto l’AUSL di Modena pescare a piene mani nei finanziamenti della ricostruzione per finanziare le ristrutturazioni del Policlinico (84 ml di euro) avviate già una quindicina di anni prima del terremoto stesso.
Ho visto il nostro ex Sindaco firmare il PAL 2011 altamente penalizzante per il nostro ospedale, ho visto 6850 firme spontanee raccolte in soli 4-5 mesi contro quel PAL scellerato.
Ho visto la gente di questo territorio richiedere un REFERENDUM preoccupata per le sorti del proprio ospedale e il Sindaco ed il suo entourage invitare la popolazione a disertare il referendum stesso, con il solo scopo di farlo invalidare…..!
Ho visto la Provincia e la Regione rinnegare gli impegni presi per l’ospedale unico Carpi Mirandola, decidere di costruire un nuovo ospedale di Carpi, a Carpi stessa senza tenere in alcun conto l’ACCESSIBILITA’ ALLA SANITA’ dei cittadini dell’UCMAN
Ho visto l’ex Sindaco di Mirandola firmare il documento comune Bellelli-Benatti-Dotti che preludeva a tirare la volata alla rielezione di Bellelli, senza pensare che questo avrebbe creato grandi difficoltà al candidato a sindaco del centrosx di Mirandola
Se l’ex Sindaco avesse saputo ascoltare le preoccupazioni sull’ospedale che salivano dal basso (6850 firme), grazie al suo innegabile impegno nella ricostruzione post terremoto, avrebbe potuto andarsene quasi con l’aureola sulla testa e avrebbe tirato la volata a Roberto Ganzerli!
Ho sempre ricevuto il massimo rispetto dagli avversari politici che mi conoscono da sempre come strenuo sostenitore prima del P.C.I., poi dei D.S. , ora del P.D. e delle giunte che si sono susseguite in questo ambito politico almeno sino al 2009, non posso dire altrettanto dei compagni del gruppo dirigente di Mirandola del mio partito, che spesso e volentieri mi hanno deriso per le mie idee e per le mie proposte sempre al passo coi tempi, ma un tantino avanti per cui loro non riuscivano o non potevano seguirmi, forse perché dalla federazione non avevano ancora dato il via libera (es. proposte di abbandonare il nome PCI che io proponevo sin dal 1980 e sempre ferocemente ostacolato e ridicolizzato dagli stessi compagni del gruppo dirigente che poi si sono apprestati a salire in fretta sul carro di Occhetto, come se niente fosse).
Avrei potuto semplicemente andarmene fingendo un sorriso sulle labbra e votare lega come hanno fatto in tanti, invece ho sempre preferito rimanere e dire la mia lottando fino in fondo, pensavo che prima o poi questo atteggiamento dopo 50 anni di militanza avrebbe potuto essere riconosciuto, invece non è così, tanti dei nostri dirigenti e funzionari hanno sì cambiato il nome da PCI sino a PD, ma non hanno cambiato la loro mentalità; molti di questi si comportano ancora come al tempo dei soviet, quando una ristretta cerchia decideva alle spalle del gruppo dirigente nominato dalla base.
Qui nell’Area nord, complice forse anche la vicinanza col Po, ma più che altro lo scarso impegno della provincia verso questo territorio, ha fatto sì che la lega in quattro tornate elettorali, partendo dal 4% alle elezioni politiche del 2018 è arrivata al 24-25%; altrettanto dicasi per il M5S anch’esso al 24-25% tantissimi di questi voti provengono dalle nostre file, tanti nostri ex compagni me lo hanno confessato che prima per protesta, poi per convinzione hanno votato Lega e M5S. Addirittura ho incontrato figli di nostri ex dirigenti del P.C.I. mirandolese ora diventati militanti della Lega, sostenere accanitamente tutte quelle problematiche locali che da 30 anni io portavo avanti nel nostro partito, con il solo risultato di vedermi deriso ed ostacolato “ma chi si crede d’essere questo che pretende dalla base di dire alla federazione ed alla provincia, quello che di cui c’è bisogno nel territorio di Mirandola? Lo sanno loro da Modena quello di cui abbiamo bisogno…..”. Alla fine questo è il risultato, mentre le nostre feste dell’Unità abbandonavano il territorio puntando su quelle di Staggia e Modena che davano maggiori incassi ma ci facevano perdere il contatto diretto con la nostra base, la Lega ha conquistato spazi sempre maggiori con la sua festina di S.Giacomo e con il dialogo alla pancia della gente, sino a superare il PD e conquistare prima Finale, poi i comuni di Mirandola e S. Felice, dopo 74 anni ininterrotti di governi locali di sinistra. Chissà se a Bologna e Modena si sono degnati di guardare la cartina della nostra Provincia per chiedersi: ”come mai?”
Ora a questa nuova maggioranza che si è formata auguro un sincero BUON LAVORO; del resto parecchi suoi progetti concordano con quello che io da tanti anni suggerivo inutilmente dal PCI sino al PD. Non va drammatizzato questo risultato, va preso semplicemente come un completamento della democrazia, fra cinque anni la popolazione potrà decidere se riconfermare chi ha vinto oggi, oppure rivotare un centrosx se rinnovato e liberato dalla sudditanza opprimente della federazione modenese.
Da studente sono stato premiato da un insegnante che era all’opposto delle mie idee, per il coraggio che avevo nell’esprimerle; da insegnante ho sempre insegnato ai miei studenti a dire fino in fondo ciò che pensavano in tutto e per tutto, anche nei miei confronti. Non posso venire meno ora.
Mirandola 29/06/19
In fede
Ubaldo Chiarotti
Aura Greco
Ottimo articolo.Sono pienamente d’accordo con lei
29 Giugno 2019Chiarotti Ubaldo
Grazie infinite!
30 Giugno 2019Jole Ribaldi
Con ammirazione incondizionata, mi sento come il suo insegnante che la premiò pur essendo all’opposto delle sue idee.
30 Giugno 2019Ce ne fossero di uomini come lei!
Una tale perla non poteva essere compresa, né apprezzata se non da chi avesse la mente aperta e pura.
La stimo moltissimo.
Chiarotti Ubaldo
Grazie infinite!
30 Giugno 2019Chiarotti Ubaldo
Un grazie sentito alla redazione, per la lusinghiera introduzione.
Ubaldo Chiarotti
1 Luglio 2019