RADICI….. guardando indietro un secolo 1918-2018 (tentativo sicuramente incompleto, alla ricerca della strada che ha portato alla nascita del PD).
“Si può dopo una sconfitta elettorale seppur severa, rimettere tutto in discussione, al punto da ripudiare anche il proprio nome?
Io dico NO, non si può cancellare la propria storia, si rispetta il volere del popolo, ci si riorganizza e ci si ripropone dopo aver chiarito i conflitti interni che sono stati la causa maggiore della sconfitta”
Ubaldo Chiarotti
RADICI….. guardando indietro un secolo 1918-2018 (tentativo sicuramente incompleto, alla ricerca della strada che ha portato alla nascita del PD).
1918 Fine della Prima Guerra Mondiale, i Liberali, ex rivoluzionari del Risorgimento che ci avevano condotto ad una Monarchia Costituzionale, stanno arrivando alla fine della loro gloriosa storia; il PSI è il maggior partito italiano.
1919 Don Sturzo fonda il Partito Popolare che poi diventerà DC, Mussolini ex direttore dell’AVANTI, già cacciato dal PSI per le sue posizioni favorevoli alla guerra, fonda i Fasci italiani di combattimento.
1919-1920 Biennio Rosso, dopo la Grande Guerra il malcontento popolare premia la sinistra, Lenin non riesce a capacitarsi del perché il PSI con la sua grande forza non decida di scatenare la Rivoluzione.
1921 Congresso del PSI, scissione di Livorno, A. Gramsci e A. Bordiga fondano il PCI, fin dai primi passi in contrasto con la sterzata dittatoriale di Stalin alla Rivoluzione di Ottobre del 1917 guidata da Lenin. G. Matteotti fonda il Partito Socialista Unitario, Mussolini trasforma i Fasci italiani di combattimento in Partito Nazionale Fascista.
1922 Nascita del PNF, marcia su Roma, mancata proclamazione dello Stato d’Assedio da parte del RE, inizio del ventennio fascista.
1923 Giovanni Gronchi, Giuseppe Spataro e Giulio Rodinò guidano il Partito Popolare.
1924 G. Matteotti viene ucciso, il Partito socialista si ritira sull’ Aventino, Alcide De Gasperi guida il Partito Popolare.
1926 Giovanni Amendola, liberale, dopo un grave attentato di matrice fascista muore in Francia dove era andato a farsi curare. Forzato scioglimento del Partito Popolare Italiano da parte del fascismo il 5 novembre del 1926, i maggiori esponenti del PPI, costretti all’esilio o a ritirarsi dalla vita politica e sociale, mantengono la rete di rapporti e relazioni grazie al faticoso lavoro di collegamento di Don Luigi Sturzo che, dall’esilio londinese, mantiene viva la breve esperienza di impegno politico del disciolto partito.
1926 Gramsci viene incarcerato (“quel cervello per almeno 20 anni deve tacere!”, esclama Mussolini), e negli anni successivi in “Lettere dal carcere” egli comincia già a prevedere un percorso comune coi cattolici (questione cattolica) per arrivare al governo del paese.
1928 Pio XI, quando il gen. Umberto Nobile precipita sulla banchisa polare e viene salvato dalla marina russa di Stalin, convoca Togliatti per tentare di approfittare dei buoni rapporti instauratisi fra l’Italia fascista e la Russia comunista per tentare di convincere il Duce a liberare Gramsci mandandolo in esilio in Russia. Togliatti si oppone perché dice: “con le sue idee tanto diverse dal comunismo russo, non avrebbe vita facile nella Russia totalitaria di Stalin……”.
1926-1928 Quota Novanta. Mussolini, per reagire ad un pesante attacco alla lira che era scesa a 156 lire per una sterlina, impone una politica di rigore enorme, con riduzione dei salari e dei prezzi, tale da riportare il cambio a 90 lire. Questa politica economica rende un grosso favore alla classe nobile in decadenza che lo aveva sostenuto, la quale per mantenere il livello di vita lussuosa, aveva dovuto vendere interi patrimoni , molti nobili erano divenuti quasi dei miserabili e grazie ad essa rientrano in possesso dei beni che avevano venduto mandando in fallimento chi invece aveva acquistato accollandosi debiti che, a quel punto, erano stati resi non più pagabili. Poi a completare il tutto arriva la grande depressione del 1929.
1929 Mussolini firma i Patti Lateranensi. Giorgio Amendola figlio di Giovanni aderisce al PCI, l’unico partito che resisteva al fascismo perché organizzato clandestinamente.
1930…. Anni trenta, continua il grande consolidamento del potere fascista, accompagnato anche da consenso popolare; chi rifiuta l’adesione al PNF incontra grandi difficoltà nella vita quotidiana, chi si oppone è costretto all’esilio o viene mandato al confino.
1937 Morte di A.Gramsci nella clinica fuori dal carcere, morte per molti versi non chiara, qualcuno ipotizza un avvelenamento ordinato da Stalin…..
1938 Il fascismo è al massimo ma l’emanazione delle leggi razziali imposte dall’alleato tedesco, cominciano ad incrinare il rapporto di fiducia col popolo italiano.
1939 Inizio della seconda Guerra Mondiale. L’Inghilterra offre all’Italia l’isola di Malta in cambio della neutralità.
1940 Anche l’Italia entra in guerra, disastrose campagne militari e autentici atti di eroismo dei soldati italiani.
1942 Nasce la Democrazia Cristiana.
1943
Guerra civile in Italia, il PCI guidato da Togliatti, grazie alla sua organizzazione clandestina, diviene il punto di riferimento di tutte le forze che si ribellano al fascismo, e convergono nel CLN organizzando la RESISTENZA:
- Brigate d’Assalto Garibaldi (Partito Comunista Italiano): 575
- Brigate autonome (guidate da militari senza indirizzo politico, particolarmente attive in Piemonte): 255
- Brigate Giustizia e Libertà (Partito d’Azione): 198
- Brigate Matteotti (Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria): 70
- Brigate Mazzini (Partito Repubblicano Italiano)
- Brigate del popolo (Partito Popolare – Democrazia Cristiana): 54
1944 Alcide De Gasperi è il segretario della DC.
1945 fine della Seconda Guerra Mondiale, fine del Fascismo.
1945-46 Governo di unità nazionale, Togliatti ministro della Giustizia, amnistia generale per riappacificare il paese dilaniato.
1946 Referendum istituzionale 2-3 giugno, fine della Monarchia e proclamazione della Repubblica Italiana, Mazzini anche dalla tomba esulta.Anche le donne votano grazie al Suffragio Universale entrato in vigore l’anno stesso e a detta di qualche storico, sembra siano state determinanti per il risultato.
1947 A seguito della scissione Socialdemocratica di Palazzo Barberini il PSIUP torna a chiamarsi PSI.
1948 Togliatti firma il trattato dei Patti Lateranensi con la Santa Sede e riconosce il diritto alla proprietà in contrapposizione a Nenni, ambedue nel Fronte Popolare.
1948 Togliatti, ferito gravemente nell’attentato, trova la forza, nonostante la campagna elettorale della “Madonna Pellegrina”, di tranquillizzare gli ex partigiani che si erano già riarmati pronti alla rivoluzione.
1953 Inizio Guerra Fredda, Togliatti fonda la via italiana al socialismo e si fa portatore del concetto: unità nella diversità, riferito al movimento comunista internazionale.
1956 Invasione dell’Ungheria da parte dei sovietici, prime e gravi crisi di coscienza degli intellettuali Comunisti italiani e di tanti giovani comunisti, tra cui A. Occhetto.
1960 Fanfani segretario della DC apre al PSI e comincia l’era dei governi di centrosinistra, ma questa provoca una nuova scissione nei socialisti e una parte, quella più a sinistra, fuoriesce tornando al vecchio nome PSIUP. Terracini e Amendola già negli anni ’60 spinti anche dal fattore K (conventio ad escludendum verso i Kommunist del PCI) propongono in un congresso di cambiare il nome al PCI con Partito Democratico del Lavoro; proposta respinta, i tempi non erano maturi.
1964 Luigi Longo subentra a Togliatti alla guida del PCI.
1968 Inizio della Primavera di Praga in gennaio, con la speranza di un comunismo dal volto umano di Alexander Dubcek e fine della stessa con l’invasione dei carri armati sovietici.
1969 Nasce il gruppo del Manifesto con conseguente spaccatura del PCI, nasce anche Lotta Continua estrema sinistra extraparlamentare.
1970 Golpe Borghese organizzato da Junio Valerio Borghese sotto la sigla Fronte Nazionale, in stretto rapporto con Avanguardia Nazionale. Lo stesso anno inizio del terrorismo delle Brigate Rosse che imperversano per circa un decennio…. guidate da quel Renato Curcio che dal 1961 al 1964 ad Albenga milita dapprima nel gruppo “Giovane nazione”, quindi in “Giovane Europa”, due piccole organizzazioni che riprendono le tesi nazional-socialiste di Jean Thiriart . Le BR si accaniscono per un decennio, oltre che su magistrati e giornalisti, anche su quell’operaio iscritto al PCI, Guido Rossa, che non accetta di coprire i volantinaggi che istigavano all’odio di classe, effettuati di nascosto in fabbrica.
1971 Roberto Maroni a Varese inizia a frequentare Democrazia Proletaria sino al 1979, formazione di estrema sinistra.
1972 Enrico Berlinguer diviene segretario del PCI e sostiene che è sì d’accordo nel cercare di esportare il socialismo nel mondo, ma certamente non coi carri armati, questo manda a dire a Mosca dall’ex “ragazzo rosso”, ora anziano Giancarlo Paietta che però non viene lasciato parlare di fronte ai comunisti di tutto il mondo…….!
1974 Umberto Bossi si iscrive al PCI di Verghera di Samarate.
1975 l’ex partigiano Zaccagnini diviene nel frattempo segretario della DC e inizia un confronto più aperto col PCI.
Anni ’70 Berlinguer nel 1976 afferma che si sente più tranquillo sotto l’ombrello della NATO, anziché quello del Patto di Varsavia e avvia il Compromesso Storico con Aldo Moro, che viene ucciso dalle BR (telecomandate forse dai sevizi segreti di America e Russia che per motivi opposti non vedono bene il maggior partito comunista occidentale arrivare al governo del proprio paese senza la rivoluzione), Enrico stesso e la famiglia in un viaggio a Mosca, subiscono uno “strano incidente” che solo casualmente non porta gravi conseguenze, durante una visita in Russia in quel periodo.
1978 Sandro Pertini Presidente della Repubblica. Democrazia Cristiana e PSI decidono di isolare il PCI e formano l’accordo del CAF, Craxi Andreotti Forlani, mettendo fine al compromesso storico. Per 15 anni regge l’accordo del CAF e in questi 15 anni comincia il disastro dei conti pubblici italiani, pensioni a gogò vengono concesse anche a donne ventinovenni che avevano solo 14 anni 6 mesi e 1 giorno di servizio come dipendenti pubbliche che erano incinte, forse come voto di scambio….
1979 – 24 Gennaio, Guido Rossa operaio comunista, sindacalista CGIL, viene ucciso dalle BR che con questo atto ottengono il compattamento della società civile italiana che ne determinerà l’isolamento totale e la loro fine.
1980 – 14 Ottobre, marcia dei quarantamila tra quadri e impiegati FIAT in gran parte iscritti alla CGIL, questi si muovono per protestare contro i picchettaggi guidati dal sindacalista CGIL- FIOMM, F.Bertinotti per il nuovo contratto di lavoro che da 35 giorni bloccano la produzione. Qui comincia a prendere piede quella sinistra stanca di estremismo.
1981 Sconfitta delle BR grazie all’azione congiunta di Stato, Carlo Alberto Dalla Chiesa, sindacati e partiti dell’arco costituzionale.
1982 Guerra alla mafia….. fino ad un certo punto perché quando il generale C. Alberto Dalla Chiesa sta portando avanti tenacemente la sua lotta viene abbandonato dallo stato e trucidato assieme alla moglie.
1984 Referendum sul taglio della scala mobile, vittoria del governo guidato da B. Craxi, ulteriore isolamento del PCI. Alessandro Natta subentra alla guida del PCI e continua la linea Berlinguer sino al 1988. Comincia l’immigrazione dal Nord Africa, aiutata anche dal governo stesso che facilita i permessi per controbattere alle alte richieste sindacali.
1985 M. Gorbaciov ultimo segretario del PCUS si ispira al PCI per tanta parte delle sue riforme, tradito da Boris Elstsin e dalla stupidità della maggior parte della classe dirigente europea la quale, anziché aiutarlo, ne approfitta per tentare di annientare il vecchio nemico del capitalismo occidentale.
1988 Achille Occhetto diviene segretario del PCI, era uno di quei giovani comunisti che nel ’56 avevano firmato il documento di condanna all’invasione dell’Ungheria.
1989 Nascita della Lega Nord, fondata da Umberto Bossi e Roberto Maroni, sindacalista CGIL.
1991 Occhetto raccoglie il testimone di Berlinguer e accogliendo la richiesta che sempre più saliva dalla base decide il grande passo e fonda il Partito Democratico di Sinistra, anche D’Alema era d’accordo al contrario di Bertinotti che esce dal partito e fonda Rifondazione Comunista.
1992 Primo Governo Amato, Antonio Di Pietro fa scoppiare Tangentopoli, fine ingloriosa della grande storia del PSI, esplodono le contraddizioni nella Balena Bianca (DC). Falcone e Borsellino quelli del maxi processo alla mafia, vengono massacrati il primo a maggio il secondo due mesi dopo a luglio.
1993 Primo Governo Ciampi.
1994 La sinistra della DC ha il coraggio di rompere la Balena Bianca e rifonda il Partito Popolare. Berlusconi scende in campo e fonda Forza Italia, (per salvare la patria dice lui, ma forse anche Mediaset dal fallimento), che incamera tanta parte dell’ex destra DC, alleato con la Lega di Bossi e Maroni, vince le elezioni contro il PDS di Occhetto. D’Alema però nella campagna elettorale, forse per rivalsa contro colui che era stato eletto segretario, non fa nulla per aiutarlo.
1994-1995 Roberto Maroni ex sindacalista CGIL, cofondatore della Lega Nord, dopo aver fatto cadere Berlusconi, chiede un incontro col PDS disposto a cercare una alleanza, chiedendo autonomia per le regioni, praticamente quell’autonomia delle regioni avviata dal PCI nel 1972 mai completata. D’Alema segretario PDS, lo mantiene per quasi due mesi sulla porta in attesa di udienza poi non lo riceve…..
1995 Governo Dini. Prodi fonda l’Ulivo che si prefigge proprio di unificare quelle genti che spesso si trovavano a lavorare insieme, chi nell’ambito sociale e chi nell’ambito della fratellanza, ma ambedue per il bene della gente.
1996 Nascita del governo Prodi che viene sfiduciato due anni dopo da Bertinotti, dietro manovra di D’Alema e Marini.
1998 Il PDS Part. Dem. di Sin. guidato da D’Alema, si rifonda e diventa DS Democratici di Sinistra ispirato alla Socialdemocrazia europea. Nasce il primo Governo D’Alema sostenuto da Cossiga. Veltroni diviene segretario dei DS.
1999 Secondo Governo D’Alema.
2000 Secondo Governo Amato.
2001 Fassino diviene segretario dei DS. Secondo Governo Berlusconi sino al 2005.
2005 Terzo Governo Berlusconi.
2006 Secondo Governo Prodi e anche stavolta dopo due anni viene sfiduciato principalmente dalla lotta intestina della coalizione di Sinistra. Fassino segretario dei Democratici di Sinistra, Veltroni e anche Bersani e D’Alema sono per il grande passo unificatore dei Democratici di Sinistra e dei Popolari guidati da Gerardo Bianco e Marini, fondando il Partito Democratico, che raccoglie anche tanti socialisti e aspira ad avere i numeri per governare il paese. Grillo chiede di iscriversi al PD e chiede di poter correre per la segreteria, ma viene sdegnosamente rifiutato e ostacolato, allora egli comincia a lavorare per creare il movimento “vaffa” che poi diventarà M5S.
2007 14 Ottobre Veltroni con le primarie, 76% dei voti, diviene il primo segretario del Partito Democratico ispirato sempre alla Socialdemocrazia europea, ma anche ai Democratici americani.
2008 Quarto Governo Berlusconi, costretto a dimettersi dai mercati internazionali nel 2011.
2009 17 febbraio Veltroni si dimette dalla segreteria, ufficialmente per la sconfitta alle elezioni generali del 2008 e in quelle regionali del 2009, ma molto più realisticamente per la rivalità e la nuova guerra intestina di D’Alema. Bersani alle primarie sconfigge Franceschini e Marino e diviene segretario del PD.
2011 Governo Tecnico Monti sostenuto dall’80% del parlamento per ridare fiducia ai mercati.
2012 Bersani alle primarie sconfigge Renzi e diviene segretario del PD.
2013 Elezioni, Bersani candidato premier del PD arriva primo ma non riesce a formare il governo, quindi cede il passo alla nascita del Governo Letta sostenuto anche da Berlusconi, che non riesce a dare il meglio di se in quanto ostaggio delle pretese berlusconiane. Primarie anticipate del PD, Renzi diviene segretario in competizione con Cuperlo e Civati, prende circa due milioni di voti e porta il PD al 42%.
2014 Governo Renzi di centro sinistra, sostenuto anche dai gruppi staccatisi da FI.
2016 Governo Gentiloni nato dopo le dimissioni di Renzi per la sconfitta al referendum sulle riforme costituzionali del 4 dicembre.
2017 Nuove primarie del PD, Renzi che si era dimesso anche da segretario del PD nel dicembre 2016, viene rieletto con oltre due milioni di voti.
2018 Fine della legislatura, elezioni, sconfitta sonora del PD e di tutta la sinistra, vittoria indiscutibile di M5S e LEGA che pur da posizioni opposte, dopo tre mesi di trattative danno vita al Governo Conte-Salvini-Di Maio.
A chi si ispirano tutti questi gruppi di sinistra sempre in gara tra loro per spuntare la posizione sempre più a sinistra della sinistra? Che contestano il Partito Democratico per il fatto che esso porta avanti un progetto con gli ex DC, che fuoriusciti dalla Balena Bianca hanno rifondato il Partito Popolare? In fondo a ben guardare, Gramsci aveva previsto in “Lettere dal carcere” questa collaborazione fra il PCI E i cattolici di Don Sturzo, per arrivare al potere evitando la rivoluzione….
La continua frammentazione suicida della sinistra, Liberi e Uguali, Potere al Popolo ecc…, spesso guidata da teorici opportunisti, D’Alema, Bersani, Speranza, Civati, Grasso, Boldrini, Fratoianni ecc… che hanno completamente perso il contatto con la pancia del popolo che pretendono di rappresentare, ha fatto sì che quel popolo specialmente di sinistra, si sia nauseato e stavolta anziché disertare il voto, ha votato in massa per i populisti della Lega e del M5S che giustamente sentendosi premiati dall’elettorato, dopo ben tre mesi di tribolazione, hanno deciso di formare il governo insieme. Dobbiamo sperare che questo governo possa durare, come accade nelle moderne democrazie europee, perché se farà cose buone ne godremo tutti, ma se non riuscirà a mantenere le varie promesse della campagna elettorale, gli italiani possano convincersi che forse non valeva la pena tutto questo subbuglio; ubriacarsi del nuovo diceva Montanelli.
Obiettivamente anche la personalizzazione spinta di Renzi nell’azione del PD, che io apprezzo, ma che tanta gente non era pronta a capire, ha aiutato la disgregazione del centrosinistra; esempio ne sia la personalizzazione del referendum sulle riforme costituzionali iniziata nel marzo 2016, che se fossero state suddivise in vari quesiti ( le riforme), forse avrebbero potuto in buona parte essere approvate senza provocarne le dimissioni da Presidente del Consiglio.
Ora io chiedo a queste tante persone di sinistra, ma ha senso annientare un percorso iniziato quasi un secolo fa? Ha avuto senso boicottare tutti i tentativi di Pisapia per unificare questi gruppuscoli nati a sinistra del PD? O forse il germe solitario del frazionamento parte proprio dal 1921 con la scissione di Livorno che cominciò a disperdere in tanti rigagnoli di sinistra quello che era il grande fiume socialista?
Forse se ci fosse stata un po’ più di apertura nel 1995 da parte del PDS, verso il mal di pancia espresso dalla Lega di Bossi e Maroni ex attivisti sindacali di sinistra negli anni novanta e dall’altro grande mal di pancia espresso da Beppe Grillo nel 2006 quando tentò di entrare nel PD, forse non saremmo arrivati ad un governo che esprime tutto e il contrario di tutto.
Ora come le regole della democrazia giustamente impongono, chi è uscito perdente dalle elezioni deve farsi carico di controllare ciò che fa il governo che si è formato, cercando sempre di proporre alternative credibili, senza cadere nell’isteria.
Qualcuno auspica la fine del PD, io dico che dopo una sconfitta come questa deve riorganizzarsi, magari anche senza coloro i quali di democratico non hanno proprio nulla, perché chi dopo le primarie che hanno eletto Renzi alla segreteria, ha fatto una battaglia intestina così logorante e meschina contro il segretario eletto da quasi tre milioni di persone e non ha saputo organizzarsi per divenire a sua volta maggioranza, forse deve veramente andarsene per conto suo magari cercando col senno di poi di riunirsi come sperava Pisapia.
Ha senso vedere il nostro paese con il record assolutamente negativo di 66 Governi in 73 anni? Io credo che quelle riforme bocciate il 4 Dicembre prima o poi dovranno essere riconsiderate.
Quarantoli 12/08/18
Ubaldo Chiarotti
Fonti consultate: Storia D’Italia 1861/11969 di Denis Mack Smith, Cento Anni D’Europa 1870/1970 di James Joll, Il Mondo Contemporaneo 1870/1974 di Enzo Santarelli, Storia Degli Italiani di Giuliano Procacci, Enciclopedia Treccani,Wikipedia.
libero montagna
Mi complimento per la tua ricostruzione storica,anche se in alcuni passaggi, per averne conferma, sarebbe fondamentale l’analisi dei documenti,che potrebbe essere cercati negli archivi ,compresi quelli dell’ex PCI,che sono convinto non sono ancora resi pubblici,come quelli nazionali,basti pensare alle varie stragi.
22 Agosto 2018Nel libro “Quando c’era Berlinguer” di W.Veltroni,la figlia Bianca parla dell’attenta al padre,dicendo che fu guidato certamente da Mosca,ma messo in atto in Bulgaria,anzi parla anche della fase successiva,quando le autorità bulgare volevano ricoverare B. per tenerlo in osservazione e per accertamenti,ma quando B.dichiarò che voleva fare una conferenza stampa le autorità diedero subito la liberatoria “sanitaria”per rispedirlo in Italia.Un attentato ,quasi simile,lo subì G.Pajetta a Varsavia.Sempre Pajetta,a Mosca ,in un congresso dei partiti comunisti,potè tenere la sua relazione,ma nel palazzo dei sindacati,praticamente vuoto,anche perchè in URSS i sindacati avevano solo un ruolo di immagine.Io ho sempre votato comunista(salvo la prima elezione per il PSIUP),credo però che ci sia bisogno di rivedere la nostra storiapolitica,dal dopoguerra,sia per il PCI,sia per la DC,in modo LAICO.In quanto al crollo dell’Unione Sovietica,riporto l’analisi fatta da chi conosceva quella realtà,anche se elettore del PCI:UNO STATO NON PUO’ REGGERSI ,SUL PIANO ECONOMICO E DI CONSEGUENZA SU QUELLO POLTICO,QUANDO NON SI SPEGNE IL GAS PERCHE’ MANCANO I FIAMMIFERI O SI LASCIANO MARCIRE I RACCOLTI PERCHE’ NON SI RIPARANO I TRATTORI,ASPETTANDO CHE NE VENGANO MANDATI DI NUOVI.VORREI AGGIUNGERE IL DISATRO DI CHERNOBYL,ma qui dovrei aprire un altro capitolo:alla prossima.
Chiarotti Ubaldo
Ciao Libero, ti ringrazio per il tempo dedicato a leggere il mio “mattone”, ma parlando di un secolo della nostra storia, di più non potevo tagliare. Per quanto riguarda lo strano incidente occorso a Berlinguer e famiglia, ricordo anch’io ciò che hai scritto, ma avendo ascoltato Bianca Berlinguer durante una intervista alcuni mesi fa, lei ha parlato di viaggio a Mosca assieme al padre e non della Bulgaria, quindi ho preso per buona la sua testimonianza.
22 Agosto 2018U. C.
libero montagna
Meriterebbero di essere registrate e proposte nei corsi di storia a scuola le trasmissioni di RAI Storia.Sono fatte molto bene,chiariscono molti aspetti che a livello scolastico non si affrontano e dimostrano come in modo LAICO si dovrebbe fare conoscere la nostra realtà politica ,culturale di un passato remoto e prossimo.L’ultima lezione era sulla figura di Troskj con Lucio Villari,storico classificato di sinistra,non iscritto al PCI,che ha parlato chiaramente come sul fondatore della armata rosse,fosse stato imposto il silenzio storico nel partito e non se ne dovesse mai parlare.Lui stesso ha potuto parlarne solo in una conferenza in un circolo Gramsci.Rimane in sospeso il discorso Chernobyl ,che richiederebbe un’altra puntata.Per ora ti suggerisco di cercare su Internet il “Professore FELICE IPPOLITO”.
22 Agosto 2018