La parola ai candidati mirandolesi – Alessandra Mantovani
UN’IDEA DI CITTÀ . NESSUN LUOGO È LONTANO
Non c’è nulla da fare . La tragedia che ha sconvolto Mirandola nella notte tra lunedì e martedì segna una nuova cesura non solo nella nostra storia di città , ma anche – e questo è uno dei suoi effetti più secondari – sui modi in cui possiamo pensare di portare a termine la nostra campagna elettorale.
E dunque il primo pensiero va alle persone morte, ai loro cari, all’offesa alla nostra dignità pubblica nell’aggressione al corpo della Polizia Municipale. Al dolore , al cordoglio e allo sdegno si unisce la richiesta che le indagini degli inquirenti possano al più presto portare una completa chiarezza sul fatto accaduto , su ciò che ci appare poco comprensibile come una zona grigia. Aspettiamo con fiducia di conoscere di più e meglio.
Restano perciò in sospeso , per ciò che mi riguarda più direttamente, le nostre conversazioni virtuali su fb sui progetti della cultura a Mirandola. Non è più tempo, ma spero ne avremo occasione in futuro.
Mi congedo dunque da questa campagna elettorale con una riflessione più direttamente politica di quanto normalmente io non faccia , abituata a fare politica certamente sempre, ma in modo indiretto.
Quella Mirandola del buon tempo antico – mai esistita nella realtà , ma solo nel rimpianto di chi proietta nel ricordo la felicità della propria giovinezza- e che ci viene riproposta in un programma politico ispirato al più sguarnito localismo, senza contenuti di progetto che non siano l’orecchiamento superficiale del programma altrui o un sentito dire che si spaccia per proposta, non ha né consistenza né futuro .
I fatti di questa settimana dimostrano che NESSUN LUOGO È LONTANO, come dice il titolo di una nota trasmissione radiofonica .
Il futuro di Mirandola è nella sua capacità di collocarsi in una dimensione ampia e di crescita Europea , non solo dal punto di vista dello sviluppo economico che pure è cruciale . Abbiamo anche bisogno di una dimensione nazionale credibile e di una prospettiva europea a livello politico che ci permetta di pensarci nella SICUREZZA , fuori dagli slogan che promettono soluzioni facili a problemi complessi e ci confinano all’isolamento e dunque all’impotenza . Persino noi a Mirandola dobbiamo piangere oggi per questo , misurando la distanza che passa tra propaganda e capacità di azione efficace .
La sicurezza è un problema enorme oggi e il tema della immigrazione – quando alla storia si aggiungono le variabili della geografia e e della demografia – richiede progetti grandi, dove la soluzione nazionale non può prescindere da un disegno Europeo .
Lo tocchiamo con mano anche noi sul piano locale: uno dei primi effetti del cosiddetto Decreto Sicurezza è il divieto fatto ai comuni di avere un registro completo degli stranieri presenti sul territorio, nelle diverse classificazioni giuridiche che essi posssno avere. Non li possiamo né conoscere né contare . E questo non accresce la sicurezza, ma ci espone al PERICOLO e ci toglie STRUMENTI efficaci di indagine , prevenzione, azione .
Il delinquente , su cui grava un decreto di espulsione che non ha avuto applicazione e che è venuto a portare strage a Mirandola, proveniva da Roma , non era di qua. Ma il rischio anche interno al nostro territorio è destinato a crescere non a diminuire se il quadro delle leggi in cui siamo costretti a muoverci continuerà ad essere questo.
Dobbiamo dirci queste VERITÀ . La storia e il tempo in cui viviamo richiedono pensieri grandi e generosi , che sappiano tenere insieme l’umanità e la fermezza , la solidarietà e il rispetto inflessibile delle regole .
Mirandola città europea è anche questo. Non accontentiamoci di pensarci al sicuro nel perimetro breve del nostro paesaggio familiare. Questa nostra città vive di un respiro più grande. Dobbiamo concepire PENSIERI LUNGHI per vivere in un MONDO GRANDE, che arriva in casa nostra anche se non vorremmo.
Per quello che sta in me, io sono a disposizione ancora . Nelle file del PARTITO DEMOCRATICO , idealmente nelle file del Partito Socialista Europeo, e accanto a ROBERTO GANZERLI , interprete di una vasta coalizione di forze con cui ho l’onore di condividere questa idea di città .